Sfide e opportunità dell’Open Innovation: creare valore partendo dalle idee
Scopri l’importanza della creazione di valore economico tramite l’Open Innovation e le tecniche per generare idee e svilupparle in modo efficace.
L’obiettivo di ogni azienda è raccogliere delle buone idee e svilupparle nella pratica per creare valore economico. Vediamo come fare con l’Open Innovation.
La creazione del valore economico rappresenta un obiettivo fondamentale per la strategia di business di ogni azienda, oggi strettamente legato anche al concetto di innovazione e soprattutto all’Open Innovation con le sue sfide e le sue opportunità.
Creare valore economico attorno al proprio brand è molto importante per comunicare efficacemente l’identità di un’azienda, in particolare per le PMI e le startup innovative che vogliono proporsi sul mercato alla ricerca di partnership vincenti per trasformare idee innovative in ricchezza, materiale ed immateriale. Questi fattori chiave legati al branding sono:
- chi siamo?
- cosa facciamo?
- per chi lo facciamo?
- ma soprattutto, perché lo facciamo?
Rispondere a queste semplici domande è un punto di partenza importante per prendere consapevolezza di cosa rappresenta un’organizzazione e cosa vuole rappresentare per tutti gli stakeholders con i quali si interfaccia: altre aziende, startup, clienti, fornitori, enti pubblici. In altre parole, creare valore economico sia reale sia percepito.
Come si crea valore economico? La chiave per avere successo nel business è innovare e la capacità di generare idee. In questo articolo approfondiamo le migliori tecniche per ricevere stimoli, pensare e sviluppare idee con potenziale, analizzando nel dettaglio le sfide e le opportunità dell’Open Innovation, il modello strategico che oggi può stimolare positivamente la conversione di idee in ricchezza e dunque la crescita di un’azienda nel proprio mercato.
Cosa significa creare valore economico?
Il valore economico per un’azienda consiste nell’individuazione del valore effettivo percepito dal pubblico verso l’organizzazione stessa, in quanto insieme di persone, di beni e di attività. Dunque, gli elementi che competono alla definizione del valore sono fondamentalmente tre:
- le risorse umane, dipendenti e/o collaboratori detentori del know-how che è il pilastro del valore aziendale;
- gli output, cioè i beni (prodotti e servizi) che un’impresa distribuisce sul mercato a fronte di un certo valore di scambio – il prezzo al dettaglio per i clienti;
- le attività economico-sociali, ovvero i processi che caratterizzano da un lato la ragion d’essere di un’impresa, dall’altro i valori che intende promuovere (es. il brand activism).
In tal senso, non è facile determinare in termini quantitativi il valore di un’azienda, poiché non tutto può essere misurato con la moneta. Ad esempio, è semplice calcolare il valore economico di un’azienda in funzione alla sua produzione considerando il valore dei prodotti e dei servizi che essa vende. È certamente molto più difficile, invece, calcolarlo in funzione alla sua capacità produttiva, ovvero al potenziale esprimibile dalle risorse coinvolte nei processi gestionali e produttivi con il loro bagaglio di conoscenze, competenze, performances e idee.
Già, le idee. Cos’è un’idea? Perché le idee creano valore economico? Vediamolo insieme
Innovare e creare valore economico: perché le idee sono fondamentali?
Secondo Treccani, il concetto di idea riguarda “ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve di una cosa reale o immaginaria”.
Le idee sono il vero cuore pulsante di ogni azienda. È proprio dalle idee che nasce la volontà di fare impresa, ridisegnando le regole del mercato o lanciandone uno del tutto nuovo. È dalle idee che nasce la voglia di innovare, sviluppando ed implementando nuovi modi di lavorare, nuove tecnologie, nuove soluzioni per risolvere i problemi della contemporaneità.
Le idee sono quindi fondamentali anche per garantire la sopravvivenza a lungo termine di un’azienda: elaborare delle buone idee, focalizzandosi su obiettivi strategici ben precisi, significa dare nuova linfa alla propria attività.
Quali possono essere i risultati? Grazie alle idee con potenziale, il valore economico può crescere sotto diversi aspetti quantitativi e qualitativi:
- fatturato e margini di profitto più alti;
- maggiore frequenza delle vendite;
- creazione di relazioni forti e durature con gli stakeholders;
- attrazione di nuovi clienti in target;
- sviluppo di nuovi output e know-how, specialmente nell’ottica dell’Open Innovation.
Cosa significa farsi venire delle buone idee?
Chi l’ha detto che le idee migliori sono quelle più complesse? Spesso, sono proprio le idee più semplici a produrre i risultati più significativi, naturalmente accompagnate da un’ottima strategia innovation-friendly e seguendo un vero e proprio innovation framework.
Elaborare delle buone idee significa saper cogliere tutti gli elementi di cui già si dispone e trovarne la giusta alchimia per avviare progetti capaci di coinvolgere attivamente il pubblico.
Dunque, gli obiettivi strategici devono essere chiari e misurabili:
- generare maggiori conversioni, incrementando le vendite e i contatti con i clienti;
- migliorare la customer experience con il proprio prodotto o servizio;
- costruire una propria nicchia di mercato interessata alla tua attività;
- scalare la quantità e la qualità dei feedback sulle principali piattaforme digitali.
Da idee di valore, attraverso l’azione, si può generare valore economico per l’azienda. Le possibilità sono tante e gli strumenti di supporto per costruire l’innovazione consentono ormai di realizzare i progetti più ambiziosi. Come? Basta farsi venire una buona idea.
Come si possono sviluppare delle buone idee?
Bisogna concepire un’idea come un frutto che nasce da un albero per poi crescere, maturare ed essere consumato. Una metafora affascinante, vero? Ora proviamo a cambiare la prospettiva: noi stessi siamo alberi, capaci di generare e modellare il nostro pensiero dando vita a idee in maniera del tutto spontanea. Ma questo è solo il tronco.
Proprio come le ramificazioni di un albero, è fondamentale creare valore intorno ad un’idea per dare concretezza e validità ai propri progetti, ponendosi in un’ottica multilaterale: per questo è molto importante sviluppare una pianificazione che pone come pilastro di riferimento proprio una cultura dell’innovazione e della ricerca costante di idee.
Le migliori strategie per lo sviluppo di idee si basano sulla non-linearità. Vediamone alcune:
- il brainstorming è una tecnica famosissima, da svolgere in team, che consiste nella raccolta di idee e pensieri di passaggio nelle menti dei partecipanti partendo da un tema centrale o un problema da risolvere;
- le mappe mentali sono strumenti utilissimi per fare self-brainstorming e rappresentare graficamente il pensiero seguendo un flusso di coscienza coerente con il tema di partenza;
- l’ispirazione relativa alla libera fruizione di contenuti, come la lettura di libri, la visione di video o film, l’ascolto di un podcast, di un webinar o magari di un TED Talk.
Bisogna saper coltivare con cura la propria creatività, in modo da essere sempre capaci di elaborare idee e farle maturare in attività o progetti reali. L’azione e la pratica costante faranno il resto, realizzando le idee sotto forma di fattori chiave per la creazione di valore economico.
Sfide e opportunità dell’innovazione: dalle idee alla creazione di valore
Ti proponiamo un esercizio per allenare la tua organizzazione ad entrare nell’ottica dell’innovazione, cogliendo con entusiasmo le sfide e le opportunità dell’Open Innovation:
Punto 1 – annota quotidianamente i pensieri e le riflessioni che fluiscono liberamente nella tua mente ed intorno al tuo ambiente aziendale (colleghi, collaboratori esterni o libera ispirazione tratta da altre fonti) tramite meeting appositi o semplici form online.
Punto 2 – tieni a mente gli obiettivi da raggiungere e quelli raggiunti, cosa funziona e cosa va migliorato, quali sono i needs specifici del mercato e come la tua azienda intende risolverli, tenendo conto delle grandi potenzialità che possono nascere dalla collaborazione con altri attori di settore interessati allo sviluppo di progetti comuni.
Punto 3 – individua le opportunità per cominciare a concretizzare le idee e trasformarle in qualcosa di più strutturato grazie alla collaborazione inbound e outbound con l’ambiente esterno:
- interfacciandosi con consulenti o aziende specializzate in innovazione;
- condividendo risorse e progetti con altre PMI, startup e Università;
- partecipando e/o organizzando eventi come gli hackathon e le call for ideas.
Punto 4 – fai matching tra tutte le informazioni raccolte nelle fasi precedenti proseguendo con quella che è la più impegnativa sfida dell’innovazione, ovvero la prototipazione, un momento fondamentale per comprendere subito se e come un’idea può manifestare problemi di attuazione e quindi agire nei giusti tempi per implementare correzioni o nuove features; in tal senso, uno strumento utilissimo per tracciare la road map ideale per arrivare al prototipo di una soluzione innovativa è il double diamond, ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo.
Punto 5 – se vuoi innovare sul serio, tira fuori il coraggio di:
- sperimentare e fare test con il prototipo innovativo anche se il momento non è perfetto;
- valutare cosa ha funzionato e cosa no, correggere, adattare e riprovare;
- fallire se necessario, imparare, rimettersi in gioco e ripartire; siamo sicuri che qualche buona idea verrà fuori, la sfida per l’innovazione è lanciata!
Le sfide dell’Open Innovation
È possibile sintetizzare le sfide dell’Open Innovation in quattro tipologie:
- strategiche, riguardanti le problematiche che emergono in fase di ideazione come la non chiarezza degli obiettivi da raggiungere o l’interazione con un’audience sbagliata, per quanto riguarda sia i collaboratori sia i consumatori finali;
- operative, riguardanti le problematiche che emergono in fase di sviluppo come la costruzione di processi efficaci nei quali implementare le nuove idee o la ricerca dei mezzi e degli strumenti giusti per concretizzare la realizzazione dell’innovazione;
- legali, riguardanti le problematiche che emergono in materia di gestionale come la proprietà intellettuale, i termini e le condizioni di uso;
- culturali, riguardanti le problematiche che emergono nel mindset di un’organizzazione come l’attitudine negativa, la concentrazione sulle preoccupazioni piuttosto che sulle opportunità e la mancanza di impegno ed intraprendenza.
Le opportunità dell’Open Innovation
Per quanto riguarda le opportunità dell’Open Innovation, è possibile sintetizzarle in cinque punti:
- apertura verso le potenzialità della co-creazione e della co-innovazione collaborando con i principali attori dell’innovazione;
- accesso ai migliori talenti di settore, avendo modo di interagire con i migliori professionisti senza doverli per forza assumere direttamente in azienda;
- accesso alle infrastrutture dell’innovazione, ovvero a veri e propri ecosistemi di interazione e condivisione che coinvolgono azienda, startup, Università, professionisti ed enti pubblici con l’obiettivo comune di generare soluzioni innovative di successo;
- creazione di nuove fonti di profitto, ad esempio mettendo a disposizione di terzi tramite il licensing i propri prodotti e servizi innovativi;
- riduzione di costi gestionali, rischi e tempistiche in merito alle attività volte alla progettazione, sviluppo, produzione e distribuzione di prodotti innovativi.
L’Open Innovation è per molte realtà economiche la strada ideale per cogliere l’opportunità di costruire idee di valore e trasformarle concretamente in valore economico, rendendo di fatto questo modello strategico uno dei più performanti per aumentare il vantaggio competitivo delle aziende che fanno dell’innovazione il proprio core business.
Sfide e opportunità dell’Open Innovation: creare valore partendo dalle idee