Corporate Innovation

Open Innovation: la teoria di Chesbrough in 5 libri

Henry Chesbrough è il padre dell’Open Innovation e autore di numerosi libri a tema. Ne abbiamo selezionati cinque per scoprire di più su questo modello economico.

Quante volte al giorno senti parlare del bisogno di innovare? Crediamo che capiti a tutti ormai, tutti i giorni, di approcciarsi a questo argomento così affascinante per mezzo dei dibattiti politici, degli speech di esperti del settore o, più semplicemente, della pubblicità.

Al giorno d’oggi il tema dell’innovazione è sicuramente tra i più importanti posti al centro delle agende strategiche di istituzioni, governi e aziende. O meglio, i temi dell’innovazione: dal digitale alla sostenibilità, dall’approccio smart al lavoro e alla formazione all’organizzazione di strutture complesse come la macchina pubblica, passando per un sostanziale cambiamento culturale che sta coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni, tutto è innovazione.

Innovare, in qualunque contesto, significa per definizione trasformare qualcosa introducendo elementi di novità: ma chi dice che la trasformazione debba necessariamente partire dall’interno?

Il Professor Henry Chesbrough, economista e innovatore, è infatti convinto che in quest’epoca di forte transizione sia opportuno per tutti gli innovator-wannabe, in particolare le aziende, aprirsi al confronto con le realtà che popolano l’ambiente circostante – le startup, le Università, le scuole, le consulenze professionali – cercando quella contaminazione positiva di idee e sinergie che danno slancio allo sviluppo di nuove opportunità di business: in estrema sintesi, Open Innovation.

Cosa significa? Da pioniere di questo nuovo modello economico, Chesbrough è anche l’autore di numerosi testi di approfondimento sulle tematiche dell’Innovazione Aperta.

Abbiamo selezionato cinque dei suoi libri per scoprire insieme questa nuova visione e comprendere nel dettaglio il potenziale dell’Open Innovation nel più ampio contesto dell’economia globalizzata. Iniziamo!

Chesbrough: 5 libri per conoscere l’Open Innovation

“L’Innovazione Aperta è un paradigma che afferma che le imprese possono e debbono fare ricorso ad idee esterne, così come a quelle interne, ed accedere con percorsi interni ed esterni ai mercati se vogliono progredire nelle loro competenze tecnologiche.”

Chesbrough, 2006

Un primo e fondamentale fattore sul quale Chesbrough si sofferma è lo sviluppo del lavoro delle aziende verso una progressione di carattere tecnologico, con particolare riferimento alle conoscenze e alle competenze che le nuove tecnologie richiedono di implementare.

L’Open Innovation, in tal senso, si profila come un modello vincente che garantisce alle aziende innovative e innovatrici la possibilità di accedere a nuove idee, strumenti e soluzioni secondo un approccio aperto contraddistinto da due percorsi complementari: l’Inbound Open Innovation e l’Outbound Open Innovation, che riguardano rispettivamente i processi che consentono di assimilare l’innovazione all’interno dell’organizzazione partendo dall’esterno e gli strumenti per proiettare l’innovazione all’esterno creando valore economico.

La complessità dell’argomento rende necessaria un’analisi approfondita di questo nuovo modello economico, a partire proprio dalla letteratura di settore prodotta dal Professor Chesbrough in qualità di padre del paradigma dell’Innovazione Aperta e massimo esperto in materia. Ecco per te cinque libri per conoscere l’Open Innovation, le sue caratteristiche e le sue potenzialità.

1. Open Innovation: The New Imperative for Creating and Profiting from Technology

Nel testo avanguardista “Open Innovation: The New Imperative for Creating and Profiting from Technology”, pubblicato nel 2003 per la Harvard Business School, Chesbrough presenta il concetto di Open Innovation e la sua brillante teoria incentrata sulla collaborazione e sulla conseguente contaminazione di idee e progetti come fattore di crescita per le organizzazioni.

Il gioco dell’innovazione è cambiato e le aziende incapaci di innovare e di innovarsi sono destinate a fallire. Il paradigma dell’Innovazione Aperta segna una nuova era dello sviluppo economico e tecnologico, perfettamente in linea con la contemporaneità della globalizzazione, della società dell’informazione e delle transizioni in atto a livello digitale, ecologico e culturale.

Per Chesbrough la strada da seguire è quella dell’apertura, del dialogo e della sperimentazione, per scoprire nuovi modi di generare e commercializzare il valore della conoscenza.

2. Open Business Models: How to Thrive in the New Innovation Landscape

Nella pubblicazione “Open Business Models: How to Thrive in the New Innovation Landscape”, edita nel 2006, Chesbrough analizza più nel dettaglio come è possibile monetizzare l’innovazione e sviluppare un business model efficace nel panorama dell’Open Innovation.

In particolare, l’autore osserva i principali strumenti che caratterizzano la creazione di valore economico partendo dall’innovazione, ovvero la proprietà intellettuale e il licensing

Gestire in modo oculato la paternità e la fornitura su licenza del proprio know-how è una strategia di posizionamento assolutamente centrale nell’economia aperta auspicata da questo paradigma. In questa prospettiva, la costruzione e la distribuzione della conoscenza e delle competenze è molto più vicina al concetto di know-where: un fattore vitale per le aziende innovative, capaci di individuare dove e come reperire all’esterno le risorse giuste nel momento giusto.

3. Open Services Innovation: Rethinking Your Business to Grow and Compete in a New Era

Pubblicato nel 2010, “Open Services Innovation: Rethinking your Business to Grow and Compete in a New Era” rappresenta un ulteriore punto di svolta nello sviluppo della teoria di Chesbrough sul modello dell’Open Innovation dove il focus della ricerca si sposta dal prodotto al servizio, la vera leva che oggi determina il valore economico di un’azienda.

Concentrarsi sul prodotto, infatti, è tipico del vecchio modello dell’innovazione chiusa e se non si tiene conto del servizio correlato a esso può essere difficile emergere nei mercati dove l’impatto dell’innovazione si fa sentire con maggiore forza.

Pensiamo, ad esempio, a un qualsiasi device tecnologico: oggi i clienti non acquistano più un prodotto per ciò che è, ma per ciò che offre in termini di servizi che gravitano intorno al prodotto stesso – e più tali servizi risultano performanti, maggiore sarà il valore economico creato dalla ricerca sull’innovazione.

Nel modello dell’Innovazione Aperta è fondamentale approcciarsi al mercato tenendo ben a mente i servizi che si intendono sviluppare e offrire, passando solo dopo alla costruzione di un prodotto che soddisfa tali specifiche.

4. Open Innovation Results: Going Beyond the Hype and Getting Down to Business

Con il libro “Open Innovation Results: Going Beyond the Hype and Getting Down to Business” uscito nel 2019, Chesbrough fa il punto della situazione sull’Innovazione Aperta e sui concreti risultati ottenuti dopo oltre quindici anni di studi, sperimentazioni e osservazioni sul campo dell’applicazione di questo modello.

In particolare, uno dei tratti più interessanti riguarda il carattere esponenziale che la tecnologia ha assunto nella società contemporanea, un terreno fertile per la diffusione di un entusiasmo talvolta virale verso il nuovo. Questo, se da un lato rappresenta una fonte di motivazione per spingere sull’innovazione, dall’altro è una lama a doppio taglio: ne sono esempio quei settori economici e quelle realtà dove l’innovazione tecnologica fa fatica a entrare e manifestare effetti positivi, nonostante le promesse che spesso accompagnano il lancio di nuovi strumenti e soluzioni.

L’invito del Professore è dunque quello di attivarsi per concretizzare le opportunità di aprirsi all’Open Innovation: interagire con gli altri players economici, con le istituzioni pubbliche e con gli istituti di formazione, condividere e capitalizzare il proprio know-how ‘in esubero’ mediante il licensing e attirare nella propria organizzazione risorse dal grande potenziale di crescita.

5. How to Create Smart Villages: Open Innovation Solutions for Emerging Markets

Pubblicato nel 2020, il libro “How to Create Smart Villages: Open Innovation Solutions for Emerging Markets” è una pubblicazione ambiziosa che riunisce il lavoro di Chesbrough e di altri docenti e colleghi – Solomon Darwin e Werner Fischer – per affrontare un tema di grande interesse e rilevanza: portare l’innovazione e vincere le sfide delle transizioni nelle aree rurali del mondo, in particolare in paesi come l’India contraddistinti da enormi ambiguità e differenze tra i grandi centri urbani e i villaggi dell’entroterra.

Henry Chesbrough è il padre dell’Open Innovation e autore di numerosi libri a tema. Ecco i nostri 5 preferiti per imparare questo modello di business.

Quest’opera definisce soprattutto la centralità che le aziende di tutto il mondo possono assumere in queste dinamiche, dalle multinazionali della tecnologia alle PMI e alle startup. In particolare, il loro impegno può rappresentare la risoluzione dei problemi che attanagliano queste località nonché una grande opportunità di apertura verso mercati nuovi, in fervente crescita e ricchi di enorme potenziale sui quali investire nell’ottica dell’Open Innovation.

Il risultato? Interessantissime possibilità di crescita e sviluppo per questi territori – generando appunto smart villages oltre che smart cities – per la loro popolazione, per i mercati e ovviamente per le aziende.

In quest’epoca di transizione digitale, ecologica e culturale, innovare è sempre di più la parole d’ordine da applicare nella progettazione di piani di sviluppo che possono potenzialmente coinvolgere tutto il nostro pianeta.

Il modello dell’Open Innovation, teorizzato e sviluppato da Henry Chesbrough ormai da vent’anni, è giunto alla sua piena maturazione e la strada per il futuro sembra consolidata – non senza scetticismi, ma certamente con spirito positivo. Cosa succederà? Lo scopriremo solo vivendo, perché non si smette mai di innovare.

Open Innovation: la teoria di Chesbrough in 5 libri

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