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Sidereus Space Dynamics, gli ottimi numeri della startup napoletana

Sidereus Space Dynamics

Sidereus Space Dynamics, gli ottimi numeri della startup napoletana. La conquista dello spazio riparte dalla sostenibilità ambientale

Era il 2019 quando Mattia Barbarossa, Luca Principi e Massimiliano Masciarelli fondano a Napoli  la startup Sidereus Space Dynamics. L’idea del progetto era quella di specializzarsi nella realizzazione di veicoli spaziali innovativi.

Un progetto ambizioso nato dal sogno di un bambino di voler esplorare lo spazio ma che, ovviamente, ha impattato contro i “problemi tecnici” nella sua realizzazione.

La prima bozza del progetto è nata con l’idea di realizzare un satellite interplanetario pensato per muoversi dalla bassa orbita della terra verso Marte.

Questo obiettivo però ha subito incontrato il primo impedimento: trovare un veicolo di lancio sostenibile sia a livello ambientale che a livello economico.

Per questo Sidereus Space Dynamics, sin dalla sua nascita, si è concentrata su un “semplice” problema: come arrivare nello spazio nel modo più semplice ed economico possibile.

Per questo è nato EOS, il prototipo di lanciatore orbitale della startup che vuole risolvere i problemi che da sempre affliggono il settore. 

Il progetto consiste in un satellite alto tre metri e mezzo (molto più piccolo dei 17 metri del lanciatore classico) con un peso decisamente contenuto. Un modo per “miniaturizzare” le tecnologie spaziali, partendo anzitutto da motori molto più piccoli.

Più piccoli non vuol dire, certo, meno potenti. Sembra infatti  che questa tecnologia possa generare (in proporzione) la potenza di un milione e mezzo di volte di un semplice motore di automobile. Quindi, data l’incredibile potenza di EOS il team preferisce definirlo “veicolo spaziale” piuttosto che semplice lanciatore.

Oltretutto un’altra grande caratteristica del progetto è quella di poter partire da qualsiasi punto della terra e senza il bisogno di infrastrutture gigantesche come quelle dei siti di lancio.

Sidereus Space Dynamics, come funziona EOS?

Al centro di Sidereus Space Dynamics, però, non c’è solo un sogno ma anche il tentativo di realizzare un veicolo “democratico” che, oltre al prezzo basso, possa essere utilizzato in maniera più autonoma possibile. Si parla di rendere accessibile una tecnologia che, al momento, non è “aperta” a tutti ma solo a specifici attori del settore.

Ovviamente questa idea porta anche diverse limitazioni, tipo ad esempio in termini di carico utile trasportabile che, nel caso di EOS, è molto inferiore rispetto ai lanciatori più grandi. Ovviamente è una scelta voluta, per limitare le dimensioni, la potenza e chiaramente il prezzo.

Proprio per quanto riguarda il costo la Sidereus Space Dynamics ha deciso di utilizzare materiali “comuni” come leghe e metalli. In più si parla di un lanciatore detto single stage to orbit, che non si separa per arrivare in orbita e può tornare sulla Terra per essere riutilizzato.

Ma uno dei fattori più importanti per EOS è sicuramente la sostenibilità ambientale, cosa a cui la startup guarda con grande attenzione. Il mezzo, infatti, è alimentato completamente a biocarburanti prodotti da elementi organici fermentati. Una soluzione “economica” e sostenibile che se sviluppa a dovere potrebbe essere utilizzata anche con i razzi più grandi.

Progetti futuri

La Sidereus Space Dynamics è cresciuta molto negli ultimi anni, diventando la seconda azienda italiana che opera nel settore dei lanciatori spaziali. Tra i maggiori investitimenti c’è quello del  fondo di venture capital Primo Space, insieme a CDP Venture Capital – Fondo Italia Venture. Questo ha garantito all’azienda un round da 1,5 milioni di euro che servirà a implementare la squadra e alla costruzione del sito di prova.

Il prossimo appuntamento con la Sidereus Space Dynamics è fissato al 2022, quando il razzo EOS verrà sperimentato e proverà il primo volo di 5 o 6 metri di altezza. Poi arrivederci al 2023 quando si proverà il primo volo orbitale.

Sidereus Space Dynamics, gli ottimi numeri della startup napoletana

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