Perché serve l’Open Innovation?
L’innovazione aperta gioca un ruolo chiave per la crescita delle aziende e della società. Vediamo perché serve l’Open Innovation e i relativi vantaggi.
L’innovazione non è un’opinione e questo è un dato di fatto. Se ci pensiamo un attimo, la storia dell’umanità si fonda sull’innovazione e sulla volontà di cambiare situazioni statiche e apparentemente immutabili cercando nuove idee e soluzioni per risolvere i problemi della società.
Dalla scoperta del fuoco all’invenzione della ruota, dalla scrittura manuale alla stampa, passando per le macchine a vapore, l’elettricità, le onde radio, le scoperte medico-scientifiche, fino ad arrivare ai giorni nostri, tra Internet, metaversi virtuali e intelligenze artificiali.
Insomma, grazie all’innovazione ne abbiamo fatta di strada. Tuttavia, sussiste oggi un paradosso: con lo sviluppo del capitalismo, dunque con la conseguente monetizzazione dell’innovazione come vero e proprio componente del patrimonio aziendale (ad esempio, con la brevettazione di idee e prodotti), nel tempo si è affermato un modello definito come Closed Innovation, cioè Innovazione Chiusa.
Le aziende che operano secondo questo approccio tendono a contare unicamente sulle proprie forze ed evitano collaborazioni con altri partner sul fronte della ricerca e dello sviluppo: storicamente, ciò ha rappresentato certamente fonte di ricchezza per qualcuno, ma per altri un ostacolo allo sviluppo dei settori innovativi.
Oggi, grazie alle brillanti intuizioni di Henry Chesbrough partendo proprio da alcune riflessioni su questo paradosso e sulle immense potenzialità del mondo globalizzato e tecnologicamente avanzato, si può parlare di Open Innovation – anzi, bisogna parlarne! In un precedente articolo abbiamo visto cos’è e come funziona questo approccio, ora è il momento di soffermarci sul perché l’Innovazione Aperta è importante e quali vantaggi comporta.
Perché è importante innovare?
Parlare di innovazione nell’ambito delle aziende e dell’economia significare parlare dello sviluppo e dell’applicazione concreta di idee per la creazione di nuovi prodotti e servizi, con l’obiettivo di migliorare sempre di più i processi produttivi. Naturalmente, ciò apre molte strade importanti anche per l’esplorazione di nuovi mercati e l’affermazione di nuovi modelli imprenditoriali o di business.
Fare innovazione è necessario per emergere nell’economia, ma anche per fare emergere l’economia: infatti, uno dei principali benefici dell’innovazione è il contributo, spesso fondamentale e decisivo per le sorti delle aziende, alla crescita economica. Cosa significa? Molto semplicemente, a fronte di un’adeguata strategia, l’innovazione può comportare un aumento della produttività (che si traduce anche in maggiore flessibilità per i collaboratori, ad esempio con il cosiddetto lavoro liquido) e quindi una maggiore produzione di beni servizi mantenendo alta la qualità; ovvero, in questo modo tutta l’economia ne risente positivamente e cresce.
Il processo che si innesca è una vera e propria reazione a catena:
- sviluppo di idee innovative;
- applicazione concreta delle idee creando nuovi prodotti e servizi;
- implementazione delle novità e aumento della produttività;
- incremento della produzione e, conseguentemente, della redditività aziendale;
- aumento dei consumi e messa in moto dell’economia;
- miglioramento delle generali condizioni economiche e lavorative;
- sblocco del mercato del lavoro e aumento degli stipendi;
- aumento del potere d’acquisto pro capite;
- concrete possibilità di crescita e ampliamento delle aziende;
- aumento delle assunzioni e/o di iniziative di recruiting anche tra scuole e Università.
Certo, questa lista appare perfetta in teoria e sappiamo che nella pratica, spesso, molte altre variabili intervengono a rallentare o addirittura bloccare alcuni passaggi. Tuttavia, è chiaro come l’innovazione sia il fattore chiave per l’economia di domani. Ma per avere buoni frutti domani, occorre seminare bene già da oggi: questo è possibile grazie all’Open Innovation e alle grandi possibilità che offre per guidare la crescita non solo delle aziende, ma anche della società.
I vantaggi dell’Open Innovation
L’applicazione di modelli operativi legati all’Open Innovation comporta cinque vantaggi significativi, riassumibili nei seguenti punti:
- sviluppo più veloce di nuove soluzioni, prodotti e servizi ed abbattimento dei costi e dei rischi sostenuti grazie alla condivisione di risorse con partner esterni tra altre aziende, startup, scuole o Università;
- sviluppo di una struttura aziendale snella e flessibile sulla base del lean thinking;
- aumento della qualità e della varietà degli output nonché dell’attività sul mercato, derivante dalla collaborazione con altri attori specializzati nel loro settore;
- velocizzazione del time-to-market, ovvero riduzione delle tempistiche tradizionali per passare dalla progettazione al lancio sul mercato;
- generale favorimento dello sviluppo tecnologico e innovativo di tutti gli attori coinvolti nel processo di Open Innovation.
Innovare mediante la collaborazione
La caratteristica principale dei percorsi di Open Innovation è certamente la collaborazione. Questo modello di innovazione, infatti, collega la crescita del valore economico di un’azienda alla cooperazione esterna con startup, PMI e Università. Esattamente l’opposto di ciò che invece accade nella Closed Innovation.
Come nasce l’innovazione nell’Open Innovation? Di solito il processo innovativo parte dal basso, verosimilmente all’interno di un’azienda alle prese con la messa a punto di nuove idee o le sue prime applicazioni. Ma, per il principio fondante dell’Innovazione Aperta, i reali benefici delle innovazioni oggi si realizzano solo quando esse si diffondono esternamente all’azienda coinvolgendo attivamente altri attori socio-economici precedentemente citati. Possiamo parlare, allora, di Co-Innovation: co-innovare significa cooperare in sinergia su obiettivi comuni e producendo effetti positivi per tutte le parti, con l’obiettivo di generare qualcosa di nuovo. Non necessariamente qualcosa di materiale, anche lo sviluppo di un’idea ben articolata può essere un output straordinario di un processo di co-innovazione aperta.
Sviluppare una cultura dell’innovazione
Uno dei problemi più grossi che ancora oggi ostacolano l’innovazione riguarda quella che potremmo definire una paura dell’innovazione, in particolar modo della classe dirigente, con conseguente ritardo nello sviluppo di una cultura dell’innovazione e per l’innovazione.
Questo fattore, in pratica, si traduce nel bisogno di interventi e attività su più livelli, tra politica, economia, istruzione e società, che mettano realmente l’innovazione al primo posto. Ciò significa stanziare fondi per lo sviluppo di idee innovative e il lancio di startup, l’avvio di progetti di ricerca nelle Università o la facilitazione della gestione d’impresa per le aziende che fanno realmente innovazione. Una delle iniziative più interessanti da tenere d’occhio riguarda il Liceo TRED, un esempio di scuola del futuro improntata alla pratica, alla scoperta e al confronto: tutti principi cardine dell’innovazione sulla quale ci auguriamo si possa fondare la competitività italiana ed europea nei prossimi anni.
Perché serve l’Open Innovation?