Quantificare la sostenibilità: tre startup
Tre startup per la sostenibilità
Quantificare impatto ambientale
Per sostenere la richiesta di trasparenza del sempre crescente numero di persone che dà valore alla sostenibilità ambientale nascono idee di impresa che collaborino a una valutazione esaustiva dell’impatto ambientale dei processi produttivi.
Hai capito bene, nascono le aziende per il rating dell’impatto ambientale.
La sostenibilità ed il retail non si possono più separare. Il sostenibile è aumentato nelle ricerche del 2019 del 75%. Gli acquirenti vogliono sempre più sapere a riguardo della filiera. Non considerarlo una priorità strategica nel nuovo mercato significa rischiare di perdere competitività.
Il problema dell’eco friendly però è che non è regolamentato, e anzi molto spesso, processi non proprio puliti subiscono uno smeraldino greenwashing.
Basarsi sulla fiducia non basta più.
Per questo sta nascendo una nuova generazione di piattaforme di e-commerce, startup e società di servizi che puntano ad aiutare i consumatori con certezza su cosa acquistare nel rispetto della natura e del pianeta.
Ecco quindi 3 modelli di business per la sostenibilità
Dayrize e il punteggio per la sostenibilità
Startup olandese di e-commerce, questa dà a ogni prodotto venduto sulla sua piattaforma un “punteggio di sostenibilità“.
Dayrize propone sulla sua piattaforma oltre 180 brand tra moda bellezza e casa, consentendo di valutare ogni prodotto attraverso uno strumento che assegna un punteggio tra 0 e 100 in base al quadro generale della loro sostenibilità.
Il punteggio valuta le prestazioni attraverso parametri definiti: dal trattamento della manodopera ai materiali utilizzati fino a ciò che accadrà alla fine del ciclo di vita del prodotto e alla sua utilità reale.
Il sistema di punteggio richiede ai brand di compilare un sondaggio esteso in cui descrivono materiali e partner, in maniera da acquisire un quadro completo, integrati con diversi set di dati, come quelli sul marchio di qualità ecologica. Tutti i dati vengono confrontati poi con i parametri di unicef e WRI.
Compare Ethics: software di valutazione per la sostenibilità
Nata nel Regno Unito, Compare Ethics fornisce una soluzione software-as-a-service in base alla quale i brand pagano per utilizzare la sua tecnologia di valutazione e quindi visualizzare i risultati verificati sui propri siti Web. Non c’è molto altro da dire se non che il software ha riscontrato una enorme mancanza di fiducia sugli statement dei brand e che il lavoro di validazione esterno è davvero necessario.
Good on You: il punteggio di sostenibilità australiano
Fondata in nel 2013, la società giudica i prodotti dei brand in base a cinque categorie: eccellente, buona, media, scarsa e cattiva.
Il rating tiene conto di:
- condizioni di lavoro
- uso di animali
- impatto ambientale
Si sta rivelando interessante soprattutto perché in grado di fare scouting dii piccoli marchi che si stanno impegnando sul tema sostenibilità.
Il sistema di valutazione del marchio Good On You considera le più importanti questioni sociali e ambientali che l’industria della moda deve affrontare per far sì che il giudizio sul marchio sia ponderato in funzione di persone, animali ed ecosistema.
In questo modo, l’utente digitando il nome del brand o il tipo di capo può immediatamente visualizzare la valutazione, qualunque essa sia e quantunque sia grande il marchio.
Un piccolo passo dal cuore verde.
Quantificare la sostenibilità: tre startup