Qual è il ROI dell’innovazione?
Ogni investimento ha uno scopo e un costo, e un ritorno sperato, anche l’innovazione. Ma come si misura il ROI dell’innovazione?
Prima di definire qual è il ROI dell’innovazione, affrontiamo subito l’elefante nella cristalliera. Perché le aziende devono investire nell’innovazione? Innanzitutto, perché l’innovazione può contribuire a far crescere un business: le nuove tecnologie e le invenzioni possono consentire alle aziende di accedere a nuovi mercati globali, diversificare i prodotti e fornire servizi migliori.
In secondo luogo, l’innovazione può essere utilizzata come vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Una volta che un’azienda ha implementato nuove tecnologie o inventato nuovi processi interni, può sfruttare queste innovazioni per ridurre i costi o lanciare prodotti migliori o più economici sul mercato.
Inoltre, innovando costantemente è anche possibile anticipare le tendenze future e, anche in questo caso, espandere le opportunità di business.
L’innovazione è dunque un elemento importante, anzi fondamentale, perché contribuisce alla sostenibilità di un’organizzazione a lungo termine. Ma non solo.
Introducendo cambiamenti innovativi ed efficaci, le aziende possono migliorare anche la produttività del lavoro e l’efficienza dei processi. Ciò significa che le persone possono rendere di più e più in fretta ed eseguire compiti complessi con meno fatica, contribuendo ad aumentare la produttività organizzativa globale.
Quindi, sfruttando la tecnologia moderna, le organizzazioni possono aumentare il valore della propria attività e produrre risultati migliori nel lungo periodo.
Il vantaggio d’investire in innovazione
Innovazione è un termine chiave in qualsiasi azienda. L’innovazione può aiutare un’azienda a distinguersi dai suoi concorrenti, portando al suo prodotto o servizio un vantaggio competitivo.
Comprendere come sfruttare le soluzioni innovative per differenziare il mercato è vitale oggigiorno. Utilizzare le ultime tecnologie e imparare come implementarle nel business può aprire nuove opportunità e rafforzare posizioni già esistenti nel mercato.
Per esempio, l’uso di nuovi strumenti di marketing digitale e analytics può aumentare la visibilità dell’azienda e consentire alle aziende di misurare l’efficacia delle proprie strategie.
Nel mondo moderno, le tecnologie intelligenti hanno rivoluzionato il modo in cui interagiamo con il nostro ambiente. Dall’introduzione dell’apprendimento automatico ai sofisticati algoritmi utilizzati negli assistenti intelligenti come Chat-GPT, questi progressi tecnologici hanno trasformato il modo in cui accediamo alle informazioni e comunichiamo tra di noi.
Questo cambiamento ha anche avuto un profondo impatto sulla nostra vita quotidiana, permettendoci di svolgere compiti con maggiore efficienza e precisione che mai.
Inoltre, ha aperto nuove opportunità per le aziende di sfruttare il potere dei dati per ottenere informazioni sul comportamento dei consumatori e migliorare i loro profitti. Pertanto, una parte significativa dei recenti investimenti in tecnologia è stata finalizzata all’ulteriore sviluppo e perfezionamento di queste tecnologie intelligenti, rendendole ancora più potenti e utili.
Incentivare le aziende a investire nell’innovazione è un modo per dare maggiore impulso alla crescita economica. Ma non esclusivamente.
Investire nelle persone
L’innovazione promuove la produttività aziendale, contribuisce allo sviluppo di competenze e conoscenze, apre nuovi mercati e offre servizi di migliore qualità. Inoltre, l’innovazione incoraggia la creazione di posti di lavoro specializzati e ben remunerati.
Secondo Deloitte, le organizzazioni con una forte cultura dell’innovazione e dell’apprendimento sono:
- 92% in più di probabilità di sviluppare nuovi prodotti e processi;
- 52% più produttive;
- 56% in più di probabilità di essere fra le prime a commercializzare i propri prodotti e servizi;,
- 17% più redditizie rispetto ai competitor.
Gallup ha scoperto che i team ad alte prestazioni aumentano la redditività del 23% e aumentano la produttività lato vendite del 18%.
Non è un caso che gli innovation specialist tengano conto di sei elementi:
- Individui: I dipendenti e la leadership possiedono il talento e le competenze per i tipi di innovazione che l’organizzazione vuole produrre?
- Squadre: I team possiedono il talento, le competenze e le risorse per questo tipo di innovazione?
- Progetti: I progetti necessari per raggiungere gli obiettivi finali sono in numero sufficiente e di qualità adeguata?
- Pipeline: Quanto tempo ci vuole per passare da una fase all’altra? Sono state prese decisioni basate sui dati per ogni fase? Le decisioni sono trasparenti e vengono comunicate alle persone coinvolte?
- Cultura dell’organizzazione: La cultura aziendale abbraccia o respinge comportamenti innovativi? I leader sono coerenti fra quel che dicono e quel che fanno?
- Sistemi di innovazione: Il sistema di innovazione aziendale (governance e processo) promuove i tipi di proposte che l’organizzazione cerca? Il budget e la leadership quotidianamente dedicati all’innovazione sono sufficienti?
È interessante notare che le principali organizzazioni innovative non cercano soltanto nuovi innovatori, ma vogliono saper identificare e trattenere le persone ad alto potenziale innovativo e creare team più competenti e meglio bilanciati per dare continuità ai processi di innovazione. In effetti, parlare di innovazione è parlare della forza lavoro.
Non ultimo, tieni conto che, attraverso investimenti finanziari mirati nelle attività innovative, le organizzazioni possono realizzare profittabilità a lungo termine sentendosi sostenute dai governi in questa impresa. Questo supporto include forme di agevolazioni finanziarie come incentivi fiscali, esenzioni dalle tasse e sussidi diretti al settore privato.
Aziende che hanno avuto successo investendo nell’innovazione
Esempi di aziende che hanno raggiunto il successo investendo nell’innovazione includono, manco a dirlo, Amazon, Apple, Microsoft e Google.
- Amazon è stata una delle prime aziende a investire pesantemente nell’innovazione per sviluppare un modello di business che le ha permesso di diventare la più grande azienda di commercio elettronico al mondo.
- Apple ha introdotto prodotti che hanno rivoluzionato l’industria dei dispositivi mobili come l’iPhone e l’iPad.
- Microsoft ha fatto un uso innovativo della tecnologia per creare prodotti come Windows e Office.
- Google è diventata una delle principali società Internet con servizi come Gmail, Search e YouTube. Ha anche investito in modo aggressivo nelle nuove tecnologie, come intelligenza artificiale e cloud computing.
Ma, quindi, per investire in innovazione bisogna essere dei colossi? Niente affatto, si tratta solo di ottimizzare i costi d’investimento e assicurarsi di saper misurare il ritorno derivante da tali investimenti.
Prima di approfondire il concetto di ROI dell’innovazione, c’è però un tratto comune che caratterizza le aziende che sono state capaci di innovare che è bene evidenziare: tutte hanno investito tempo ed energie nella ricerca e sviluppo di prodotti e processi per assicurarsi che fossero all’avanguardia, esplorando diligentemente nuove tecnologie e raffinando le loro tecniche di produzione.
Inoltre, hanno spesso stretto partnership con altre aziende emergenti (startup) per amplificare il potenziale di innovazione attivando processi di Open Innovation. Ciò ha dato loro la possibilità di espandere rapidamente la propria base di clienti e portarli in prima fila nella scena globale dell’innovazione.
Rapporto fra velocità dell’innovazione e ROI dell’innovazione
Qualunque esperto di innovazione sa che ci vuole tempo per portare un’innovazione sul mercato; la norma è di circa tre anni, ma può richiedere anche più tempo in settori altamente regolamentati o in cui l’innovazione si basa sulla ricerca e sulle innovazioni trasformazionali.
Si crea quindi un gap, un vuoto, fra la fase di avvio del processo innovativo e l’implementazione stessa, che va misurato al pari delle altre metriche:
- Leading Indicators
- Key Performance Indicators
- Lagging Indicators
Viene quasi automatico pensare a un approccio graduale come alternativa, e in effetti un sano equilibrio nel portafoglio d’innovazione è spesso la chiave. Ma non è sempre così.
Sebbene il rischio connesso alle innovazioni incrementali sia potenzialmente inferiore, lo è anche il ROI che ne deriva. Harvard Business Review riferisce che le innovazioni Core (o incrementali) generano circa il 10% del ROI dell’innovazione, e le innovazioni adiacenti contribuiscono al 20%.
Sono però le innovazioni trasformazionali quelle che generano il maggiore ritorno, pari a circa il 70% del ROI dell’innovazione. Va da sé che, se un’organizzazione ha come obiettivo una crescita più elevata, essa deve investire di più in trasformazione.
Come misurare il ROI dell’innovazione
Il concetto di “ritorno sull’investimento” (ROI) si riferisce al rapporto tra i profitti generati da un investimento e il capitale iniziale investito. Esprime la redditività del capitale impiegato nell’investimento ed è espressa solitamente come una percentuale o come un rapporto.
Per calcolare il ROI, è necessario sottrarre il valore iniziale dell’investimento dal valore attuale dello stesso, vale a dire il valore che l’investimento ha generato in termini di profitto o di risparmio.
Questa cifra, divisa per il valore iniziale dell’investimento e moltiplicata per 100, fornisce l’indicazione del ROI su base percentuale.
Il punto importante del ROI consiste nel confrontare costi e benefici di più opzioni d’investimento disponibili. Come in qualsiasi campo, per misurare il ROI dell’innovazione occorre individuare degli indicatori chiave (KPI). Questi solitamente includono:
- Monitoraggio del tempo impiegato su un progetto;
- monitoraggio delle entrate generate da un’innovazione;
- Calcolo della competitività di innovazioni esistenti rispetto a quelle emergenti;
- Analisi del mercato, tra cui ricerche di tendenza e valutazione della reputazione e della notorietà dell’azienda;
- Valutazione delle tempistiche, compreso il successo o l’insuccesso nell’implementazione di un programma di innovazione entro tempi specificati;
- Analisi del rapporto costo-benefico.
Gli indicatori più specifici includono le metriche come la velocità con cui viene raggiunto un obiettivo innovativo o il numero di prodotti venduti con successo attribuibili all’innovazione. Al fine di incoraggiare le aziende a utilizzare i KPI per misurare il ROI dell’innovazione, è importanti.
Misurare gli investimenti finanziari sostenuti per realizzare le iniziative innovative, confrontarli con i risultati ottenuti, e quindi valutare se tali risultati sono stati sufficientemente proficui da garantire un ritorno finanziario positivo è fondamentale anche in ottica revisionale e migliorativa dei processi di innovazione.
I KPI principali
Gli indicatori principali possono includere:
- La percentuale di forza lavoro con capacità di innovazione;
- Un punteggio base che indichi la capacità d’innovazione di individui, leader e team;
- Gli innovatori ad alto potenziale impegnati in progetti di innovazione;
- La percentuale di forza lavoro formata su concetti e competenze necessarie per l’innovazione;
- I punteggi base che misurano la cultura dell’innovazione aziendale;
- Un indicatore che misura quanto i diversi i team sino mentalmente predisposti verso l’innovazione;
- Il tasso di abbandono degli innovatori ad alto potenziale;
- Le percezioni dei dipendenti e dei manager verso la cultura dell’innovazione;
- Gli obiettivi fissati per migliorare la cultura e le capacità di innovazione individuale e di gruppo in 1, 2 e 3 anni.
Altri indicatori possono essere:
- Avere una forza lavoro altamente innovativa;
- La percentuale di proposte di innovazione dai dipendenti per orizzonte;
- Indicare in che modo questo mix fluisce nel portfolio di servizi offerti;
- La percentuale di proposte finanziate dall’azienda;
- Il tempo medio impiegano le idee per passare dalla prototipazione al mercato;
- Il tasso di successo delle idee attraverso le fasi di sviluppo;
- Il tasso di sopravvivenza delle innovazioni sul mercato dopo 1, 3, 5 anni.
Analisi dei risparmi sui costi associati all’innovazione
Altra parte importante del processo di innovazione è l’analisi dei risparmi sui costi associati all’innovazione.
Si tratta di un esercizio che va al di là del semplice sviluppo tecnologico; include anche la valutazione dei costi che sono direttamente associati all’innovazione, come gli investimenti in capitalizzazione, il personale addestrato e le risorse individuali.
La valutazione deve coprire tutti i possibili canali di risparmio e potenzialità di guadagno derivanti dall’applicazione della tecnologia innovativa, e la fase di analisi deve considerare i benefici a breve termine, ma anche quelli a lungo termine così da ottenere un quadro chiaro ed esaustivo degli aspetti più importanti.
Conclusione
Calcolare il ROI dell’innovazione può essere un processo complesso. Per iniziare, è importante valutare l’investimento necessario e, solo successivamente, confrontare questa spesa con le entrate che ne derivano.
Dopodiché, bisogna valutare se il profitto netto sia sufficiente a coprire altri costi aziendali, come ad esempio le tasse o gli stipendi dello staff coinvolto nella gestione del progetto.
Qual è il ROI dell’innovazione?