Innovazione tecnologica e sfide globali: pianificazione degli impatti
“Datemi una leva e vi solleverò il mondo”. Chissà se Archimede aveva minimamente pensato al valore socialmente innovativo dell’idea! Oggi abbiamo qualche strumento di analisi in più per effettuare questo tipo di valutazione.
Dal White Paper Coalescence Innovation, firmato Seedble, prendo in prestito la chiosa finale sul concetto di innovazione secondo cui “equivale ad un miglioramento dello status quo”. L’innovazione (di prodotto, di processo o di servizio) è “generatore di benessere per la popolazione” qualora sia “in grado di scatenare impatti significativi sul futuro del nostro Pianeta”.
Un articolo di Emanuela Murianni
Compliace – Sustainable Lawyer presso SIS
L’innovazione non è altro che la capacità di pensare fuori dagli schemi imboccando la strada del cambiamento generando impatti.
Attraverso la nostra memoria visualizziamo immediatamente esempi di “idee geniali” che hanno cambiato il mondo (come la leva di Archimede, appunto), ma facciamo fatica ad inquadrare gli impatti significativi generati. Se da un lato la soluzione è concreta, sotto i nostri occhi, dall’altro gli impatti rappresentano le ricadute astratte e intangibili.
Quali sono i cambiamenti che vengono generati senza creare nuovi bisogni?
Per individuare i cambiamenti sociali ed economici generati dall’innovazione di prodotto di Archimede occorrerebbe qualche minuto di riflessione.
Oggi, in un contesto di difficoltà economiche e sociali che dettano le urgenze, possiamo codificare una innovazione tecnologica come significativamente impattante qualora sia in grado di influire positivamente sul raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030.
L’Agenda detta delle priorità strategiche globali e multidimensionali volte a superare diseguaglianze economiche, ambientali e sociali per raggiungere uno sviluppo sostenibile, equilibrato e inclusivo. Contiene una declinazione di 17 SDGs (Sustainable Development Goals), traguardi verso i quali indirizzare le azioni di cambiamento in modo funzionale e strategico.
Dunque, abbiamo indicazioni chiare sugli obiettivi da raggiungere e l’innovazione tecnologica può rappresentare un’opportunità di costruire percorsi alternativi (rispetto a quelli noti ma inadeguati) per raggiungerli.
Abbiamo occasione/necessità di realizzare un piano B per vivere meglio.
Con la dovuta metodologia possiamo essere in grado di prevedere, analizzare e misurare in quale ambito (sociale, economico o ambientale) l’innovazione tecnologica (l’idea, la soluzione) è in grado di generare cambiamento e verificarne la sintonia o distonia rispetto alla direzione che il Mondo sta prendendo.
Quanto vale l’innovazione tecnologica?
La pianificazione degli impatti può diventare strumento per capire se la soluzione proposta è all’altezza delle sfide globali così recepite:
- I 17 Goals dell’Agenda fanno riferimento a 3 dimensioni di sviluppo sostenibile: economica, sociale ed ecologica e mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro le disuguaglianze, ad affrontare i cambiamenti climatici, a costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani.
- Il Green Deal Europeo punta a far diventare l’Europa primo continente a impatto climatico zero promuovendo: l’uso efficiente delle risorse passando a un’economia pulita e circolare; il ripristino della biodiversità e la riduzione dell’inquinamento
Dunque, il piano europeo illustra gli investimenti necessari e gli strumenti di finanziamento disponibili e spiega come garantire una transizione equa e inclusiva.
Per l’Europa, conseguire questi obiettivi significa:
- investire in tecnologie rispettose dell’ambiente;
- sostenere l’industria nell’innovazione;
- introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite, più economiche e più sane;
- decarbonizzare il settore energetico;
- garantire una maggiore efficienza energetica degli edifici;
- collaborare con i partner internazionali per migliorare gli standard ambientali mondiali.
In tal senso, la Politica di Coesione Europea indica le priorità strategiche e di bilancio che incidono pesantemente sui temi che saranno volano di crescita anche per il nostro Paese. Le Politiche, l’orientamento degli investimenti pubblici e privati contribuiscono, quindi, ad individuare le aree di interesse e priorità sulle quali puntare per un futuro più sostenibile.
Abbiamo un panorama di indicazioni complesso, ma univoco.
In questa prospettiva, pianificare gli impatti dell’innovazione tecnologica è l’occasione di vincere la sfida per il futuro qualora si intervenga su obiettivi di benessere delle persone, accrescimento economico e sociale in modo etico.
Per sapere quanto vale un’idea dovremmo, quindi, chiederci se e quanto la nostra ipotesi di cambiamento è in linea con le sfide globali. La pianificazione degli impatti è il percorso strategico operativo che consente di connettere l’innovazione tecnologiche e le suddette sfide.
Dunque, quanto vale l’innovazione tecnologica? Dipende dalla vocazione all’innovazione sociale che porta con sé. Da questo dipenderà, sempre di più, la finanziabilità e la scalabilità della soluzione posta sul Mercato.
Emanuela Murianni
Compliace – Sustainable Lawyer presso SIS
Innovazione tecnologica e sfide globali: pianificazione degli impatti