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Modelli di Corporate Venture Capital

Il Corporate Venture Capital è una forma di open innovation guidata da tre modelli. Vediamoli in dettaglio.

Corporate Venture Capital

Il Corporate Venture Capital è una forma di investimento con cui un’azienda matura e consolidata investe in un’impresa target come una startup, avendo così una quota di minoranza di capitale sociale della stessa società da poter utilizzare come desidera. 

Quindi si tratta di uno strumento di “open innovation” con cui le aziende raggiungono alcuni obiettivi strategici di presidio e sviluppo di nuove tecnologie e business attraverso investimenti CVC.

“In cambio dell’investimento in startup, la grande corporation apre una finestra di opportunità su tecnologie e aziende sinergiche che hanno le potenzialità per diventare partner”, ha spiegato Andrea Cavallaro, Senior Advisor degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

“Inoltre, altri obiettivi strategici spesso perseguiti dalle aziende riguardano l’introduzione di nuove idee, l’approfondimento di nuove tecnologie e trend di business, l’identificazione di opportunità che vanno oltre l’attuale business aziendale, l’accelerazione delle proprie piattaforme, la costruzione di relazioni e l’avvicinamento alle competenze della comunità imprenditoriale, l’apertura di vere e proprie ‘opzioni strategiche’ su tecnologie e modelli di business da testare”, ha aggiunto Andrea Gaschi, associate partner di P4I – Partners4Innovation.

Tuttavia esistono tre modelli di corporate venture capital che vedremo meglio di seguito.

Modello Balance Sheet 

Questo modello di Corporate Venture Capital prevede che gli investimenti vengano effettuati direttamente dall’impresa che investe, utilizzando budget, struttura e processi di allocazione del capitale interni. Non è prevista pertanto la costituzione di un veicolo ad hoc per completare la procedura. Questo modello è chiamato anche “Corporate/Direct Investment”.

Modello General Partner

Detto anche “Internal Dedicated Fund” questo modello di Corporate Venture Capital prevede che l’investitore maggiore del progetto abbia il ruolo e i vantaggi del General Partner di un fondo captive di venture capital che compie il deal, in cui l’impresa mantiene un forte o completo controllo. Le decisioni strategiche spettano a quest’ultima in autonomia.

Modello Limited Partner

L’impresa in questo modello di corporate venture capital diventa Limited Partner di un fondo esterno, quindi investe ma non influenza le scelte strategiche. Di solito questo modello può essere considerato il primo passo per un’azienda che vuole creare un CVC perché con esso può sviluppare alcune capacità e competenze del Venture Capital studiando e comprendendo meglio le varie dinamiche del mercato. 

Ogni azienda sceglie il suo percorso in base alle proprie esigenze, non esiste una legge universale per il corporate venturing, ma circa il 50% delle grandi aziende intervistate mette ogni anno a disposizione del proprio CVC un capitale di oltre 10 milioni di euro, mentre il 36% meno di 5 milioni e il 14% tra i 5 e i 10 milioni di euro. Il nemico più grande di queste operazioni è la burocrazia italiana che può causare ritardo o incomprensioni. 

Corporate Venture Capital

Un fenomeno in continua crescita

I numeri parlano e confermano che il corporate venturing è un fenomeno in crescita nel mondo delle aziende di vari settori, nonostante la pandemia.

Oltre 13.000 startup innovative identificate nel Registro Imprese ad Agosto 2021, più del 16% rispetto a quelle del 2020 e tali startup presentano più di 83.000 quote detenute da 56.955 soci distinti.

Inoltre più di 4000 startup innovative partecipate da soci CVC sono state registrate nel 2021, quindi più del 23% rispetto al 2020 e quasi il doppio di quelle del 2017.

Sono dati che parlano chiaro e confermano che questo strumento è valido e vantaggioso per le imprese.

Questi dati vengono fuori dal Sesto Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital Italiano, promosso da Assolombarda con InnovUp, InfoCamere, gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, Osservatori  e con il supporto di Confindustria, Piccola Industria Confindustria e AnciLab.

In Europa, in particolare nel 2021, è stato registrato un record nel secondo trimestre e la pandemia non ha rallentato i progetti, aumentando negli anni seguenti fino ad oggi. Il colosso inglese BP Ventures, in particolare, si è distinto diventando una “Integrated Energy Company” con un fondo investito che supera i 700 milioni di dollari e che ogni anno investe molto nelle startup e varie iniziative di “open innovation”.

Tra queste ha creato Launchpad, un venture builder che richiede il lavoro di 50 persone sfruttando un budget di investimento di 100 milioni l’anno. In Italia la crescita del corporate venturing è altrettanto consistente, soprattutto tra le piccole e medie imprese.

Curioso ma vero che sono queste a investire maggiormente nelle startup e dare quindi fiducia a nuovi imprenditori, rispetto alle aziende più grandi e affermate che potrebbero rischiare di più. 

Modelli di Corporate Venture Capital

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