I nuovi trend del lavoro nel 2022
Nell’era post-Covid, nuovi trend del lavoro si sono attivati spontaneamente e il ritorno al passato è impossibile.
I nuovi trend del lavoro nel 2022 sono, inevitabilmente, il risultato dei due anni appena trascorsi, segnati dalla pandemia. Il mondo del lavoro è stato caratterizzato da alcuni fenomeni considerevoli, rivoluzionari, tra cui la diffusione delle modalità di lavoro agili (smart working) e le dimissioni massive (great resignation), anche influenzate da quella che viene chiamata YOLO economy.
Il mondo del lavoro è cambiato e non si tornerà più indietro, all’era pre-Covid. Le persone hanno nuove esigenze, diversi stili di vita e altrettante priorità. Le organizzazioni, di conseguenza, stanno cambiando, si stanno trasformando e stanno acquisendo nuove consapevolezze e competenze. In questo conteso, l’unica costante sembra essere il cambiamento.
I trend che caratterizzeranno e plasmeranno il mondo del lavoro nel 2022 sono molti, alcuni abbiamo già imparato a conoscerli, altri meritano una nuova attenzione e riflessione.
Nuovi trend del lavoro nel 2022: Diversità e inclusione
I temi della diversità e dell’inclusione sono diventati centrali nella maggior parte dei dibattiti. Si parla di diversity & inclusion, ossia di una nuova e maggiore assunzione di responsabilità sociale da parte delle aziende.
Che si tratti di inclusione di genere, età, orientamento sessuale, origine geografica o altro, le organizzazioni hanno sempre più a cuore questo argomento.
La questione trova diverse declinazioni. Ad esempio, ci sono aziende che ritengono inclusivo permettere ai propri dipendenti di lavorare da remoto ovunque questi vogliano, potendo tornare anche nei propri luoghi di origine.
Come è evidente, sono tante e svariate le scelte che un’organizzazione può compiere per essere inclusiva e tutelare le diversità.
Valorizzare le diversità ed essere inclusivi, sotto tutti i punti di vista, è un compito complesso e le risorse umane sono chiamate a perseguire questi obiettivi in prima linea. Gli HR hanno il dovere di farsi pionieri di un cambiamento culturale importante, che va a scardinare decenni di pregiudizi, teorie e prassi.
Le politiche di diversity & inclusion portano in azienda diversi benefici, sia morali (come un maggior commitment, motivazione, sensibilità e responsabilità sociale) sia economici (come l’accesso a nuovi gruppi di lavoratori, l’attrazione e la fidelizzazione dei migliori talenti, una maggiore efficienza, produttività, creatività e innovazione e migliori opportunità e vantaggi competitivi sul mercato).
Nuovi trend del lavoro nel 2022: Settimana corta
In un periodo storico caratterizzato dall’inflazione, in cui le retribuzioni varranno sempre meno in termini di potere d’acquisto per i dipendenti, alcune organizzazioni, anziché aumentare i salari, concorreranno per attrarre e trattenere i talenti riducendo il numero di ore lavorate. È così possibile che molte aziende optino per passare a settimane lavorative di 32 ore, a parità di stipendio.
Oltre all’inflazione, a influire su questo trend è stato sicuramente anche il mutamento delle esigenze lavorative all’insegna della flessibilità avvenuto in tutto il mondo con il Coronavirus.
Poi ci sono le evidenze, emerse di recente grazie a uno studio svolto dall‘Organizzazione mondiale della Sanità, da cui è emerso che: “nel mondo si lavora troppo e questo nuoce gravemente alla salute dei lavoratori“.
Salute, libertà e flessibilità portano e porteranno così le organizzazioni a rivedere e rivalutare il proprio tempo. Questo trend gioca in favore di un’economia più innovativa, sostenibile e digitale.
I nuovi trend del lavoro nel 2022: Obiettivi, non ore
Ci sono poi organizzazioni che hanno smesso di contare le ore lavorate dei propri dipendenti. Che siamo 32 o 40 poco importa, ora si guarda agli obiettivi.
Lo smart working ha infatti spostato l’attenzione di molte aziende dal conteggio delle ore lavorate a quello degli obiettivi raggiungi.
Al centro non c’è più la giornata fissa 9-18, bensì la produttività. Non importa né quanto né dove si lavora.
Questo trend sposa quello della settimana corta, sopra descritta, ma anche quello, ad esempio, dalle ferie libere. La persone diventano padrone del proprio tempo, della loro vita, in favore di una sana work-life integration.
I nuovi trend del lavoro nel 2022: Work-life integration
Le nuove modalità di lavoro hanno portato al superamento del work-life balance in favore della work-life integration, un approccio che crea maggiori sinergie tra tutte le aree che definiscono la vita: lavoro, famiglia, comunità, benessere personale e salute.
Stiamo imparando a valutare la nostra vita nella sua interezza, cancellando ripartizioni e classificazioni inutili e dannose. Nel work-life balance vita e lavoro sembrano essere in competizione tra loro, avversari.
Nel 2022, le organizzazioni considerano le persone nella loro interezza, riconoscendo i loro riversi ruoli. Ad esempio, in qualità di genitori, molti lavoratori oggi possono assentarsi per andare a prendere o portare i figli a scuola.
Le aziende lo sanno: nell’attuare la work-life integration è indispensabile una piena consapevolezza da parte di tutti. È questione di cultura. Le persone devono imparare a lavorare in maniera flessibile, organizzando i propri impegni, dandosi delle regole.
Oggi, si risponde alle e-mail alla fermata dell’autobus, si fanno riunioni da remoto dalla casa al mare o dal tavolino di un bar. Non c’è più un limite né fisico né temporale a separare il “work” dal “life”: tutto fa parte della vita di una persona.
Se ben gestita, la work-life integration genera benessere e felicità.
Nuovi trend del lavoro nel 2022: Maggior turnover
Sempre più lavoratori cercano la flessibilità. Se le organizzazioni non sapranno andare incontro a questa richiesta, vedranno un maggior turnover dei propri dipendenti.
Con il lavoro ibrido e remoto, poi, si espande anche il raggio geografico delle possibilità, che porta le persone dinnanzi a una platea più ampia di realtà a cui approcciare. In poche parole, se non importa più da dove si lavora, le possibilità di impiego aumentano a dismisura.
Lo smart working, di cui abbiamo visto il boom con la pandemia, ha dato il via a tassi di rotazione sostenuti e più elevati rispetto a prima. Parallelamente e conseguentemente, si è diffusa anche la YOLO economy, causa principale della great resignation o del burnout di molti lavoratori.
Anche per questo trend, sono gli HR ad avere il compito di garantire un contesto rispondente alle nuove esigenze.
Nuovi trend del lavoro nel 2022: Organizzazioni piatte
La digitalizzazione e le nuove modalità di lavoro hanno spinto le aziende verso un cambiamento profondo, a trasformazioni organizzative. Sono emersi nuovi paradigmi e approcci differenti: metodologie agili, lavoro per obiettivi, responsabilizzazione delle persone, leadership diffusa.
Tutti questi elementi appartengono a quelle che vengono definite organizzazioni piatte, le quali favoriscono la creatività, l’innovazione e la collaborazione.
Oggi, non è più sostenibile adottare un metodo rigido, basato su una struttura verticistica. Le organizzazioni verticali, piramidali, quelle con diversi livelli di subordinazione e altrettanti gradi di responsabilità, quelle in cui la comunicazione interna è spesso carente e i tempi di risposta sono lunghi, non sono più efficaci.
Viene anche meno la figura dell’uomo solo al comando: il leader, oggi, è colui che scende dal trono del potere per ascoltare le persone, dando loro responsabilità e fiducia. Le nuove organizzazioni vengono definite “piatte”, proprio perché non ragionano più verticalmente, ma orizzontalmente, sul piano delle competenze.
Gli elementi caratteristici delle organizzazioni piatte sono essenzialmente tre:
- Cultura e metodi agili;
- Responsabilizzazione e benessere delle persone;
- Soft skill e leadership accessibile.
Nuovi trend del lavoro nel 2022: Ritorno in ufficio
Oltre il 90% dei datori di lavoro prevede di adottare un modello di lavoro ibrido per i propri knowledge worker, nel 2022.
Secondo Harward Business Review, è possibile che numerose aziende di alto profilo cambino rotta e chiedano il ritorno dei dipendenti, a tempo pieno, in ufficio. Gli elementi che potranno guidare verso una tale decisione sono:
- scarse prestazioni aziendali che i CEO cercano di spiegare come causate dal lavoro ibrido;
- aumento del turnover dei dipendenti che lavorano con orari ibridi;
- segnalazione aneddotica di dipendenti ibridi che svolgono più lavori contemporaneamente;
- perdita percepita della cultura organizzativa.
Tuttavia, le organizzazioni che attuano un duro ritorno in ufficio scopriranno rapidamente che le sfide che stavano affrontando erano dovute ad altri fattori sottostanti. Il ritorno forzato in ufficio dei dipendenti non farà che aggravare ulteriormente i tassi di turnover.
Attenzione, poi, l’ufficio non è più quello di un tempo! È diventato un luogo multifunzionale, flessibile, in cui spariscono le scrivanie prestabilite e gli open space caotici. Aumentano, invece, i luoghi d’incontro e condivisione.
Nuovi trend del lavoro nel 2022: Benessere delle persone
Sono diverse le metriche utilizzate dai manager per comprendere i proprio dipendenti, come la soddisfazione o il coinvolgimento. Il 2022 ha visto nascere e strutturarsi nuove misure, le quali valutano principalmente la salute mentale, fisica e finanziaria delle persone.
Un sondaggio di Gartner, effettuato su 52 dirigenti delle risorse umane, ha rilevato che:
- il 94% delle aziende ha effettuato investimenti significativi in programmi di well-being;
- sono aumentati dell’85% i sostegni in favore della salute mentale;
- è aumentato del 50% il supporto per il benessere fisico;
- è stato dichiarato il 38% di sostegno in più per il benessere finanziario.
Ovviamente, un maggiore benessere personale si traduce in livelli più elevati di prestazioni e fidelizzazione.
Il 2022 vede un maggior interesse per il benessere organizzativo, inteso come la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i lavoratori.
Nuovi trend del lavoro nel 2022: Purpose
Emerge sempre più distintamente come ogni organizzazione debba avere chiaro, comunicare ed agire in linea con il proprio purpose.
Il purpose è, letteralmente, lo scopo o, meglio, la ragione per cui un’azienda esiste. È il motivo che sta dietro alla sua esistenza. È la risposta alle domande “Chi siamo?”, “Perché esistiamo?”
Ogni organizzazione, intesa come insieme di persone, affinché sia guidata da ideali e valori condivisi, deve avere ben chiaro e interiorizzato il proprio purpose.
È proprio partendo dal perché della propria esistenza che un’azienda può poi lavorare su tutto il resto, sul come (la cultura, l’esperienza e il know-how) e il cosa (prodotti o servizi offerti).
Il purpose ha un’identità narrativa poiché serve per comunicare sia all’interno sia al mondo esterno un impegno in grado di attrarre molte persone e generare fiducia.
Lo scopo di un’organizzazione diventa, oggi, essenziale, essendo ciò su cui si fondano le relazioni con i clienti e gli stakeholder e il legame con i dipendenti.
Nuovi trend del lavoro nel 2022: Job rotation
Un trend del 2022 è sicuramente quello della job rotation, una tecnica nata già negli anni ‘90, che consiste nella rotazione delle mansioni all’interno della medesima organizzazione.
L’obiettivo primario è quello condividere e potenziare il know-how interno. Le persone possono così imparare nuove competenze esercitandosi a pensare in maniera aperta e flessibile.
I nuovi trend del lavoro nel 2022