L’intelligenza artificiale, un aiuto concreto contro gli aneurismi cerebrali
L’intelligenza artificiale, un aiuto concreto contro gli aneurismi cerebrali. Le nuove frontiere della medicina per i chirurghi del futuro
Un chirurgo indiano ha condotto la prima operazione pratica su cervelli virtuali utilizzando un sistema di intelligenza artificiale.
Il professor Tufail Patankar del Leeds Teaching Hospitals ha eseguito l’intervento utilizzando il sistema di AI progettato per rendere la chirurgia cerebrale più sicura per i pazienti, meno stressante per i chirurghi e risparmiare un’enorme quantità di denaro.
Il sistema, sviluppato dalla start-up britannica Oxford Heartbeat, consente ai chirurghi di provare una procedura rischiosa in una rappresentazione 3D del cervello di un paziente, che; ovviamente il tutto gestibile dallo schermo di un pc.
È la prima volta che uno strumento abilitato all’intelligenza artificiale viene utilizzato per operazioni in cui piccoli stent, o tubi, vengono inseriti nei vasi sanguigni per trattare aneurismi potenzialmente letali.
Secondo molti, questo trasformerà la chirurgia, rendendola più sicura; anche perché i dottori potranno fare “esercizio” con modelli digitali e affinare le proprie capacità come in un videogioco.
Una sperimentazione più ampia è ora in corso in diverse strutture e potrebbe diventare di uso comune già dai prossimi anni.
Intelligenza artificiale e aneurismi cerebrali, come funziona la nuova tecnica?
Gli aneurismi cerebrali si verificano quando un vaso sanguigno si gonfia per formare una struttura a palloncino. Se si rompono, possono essere fatali o portare a danni cerebrali, ictus ed epilessia.
L’intervento prevede l’esecuzione di un incisione all’inguine e il passaggio di un sottile tubo attraverso una grande arteria fino ai minuscoli vasi sanguigni all’interno del cervello.
Il tubo viene utilizzato per posizionare lo stent, un dispositivo a molla che devia il flusso sanguigno, prevenendo una rottura. Gli stent hanno tipicamente una dimensione di pochi millimetri, ma hanno strutture meccaniche complesse. Sono impossibili da rimuovere una volta posizionati.
Lo stent sbagliato può portare a complicazioni, che attualmente si verificano tra il 5 e il 10% degli interventi. Si tratta, chiaramente, di procedure ad alto rischio e molto stressanti per i chirurghi. Per questo questo sistema basato sull’intelligenza artificiale può essere un ottimo modo per rendere i medici molto più sicuri del proprio lavoro.
Secondo gli esperti le squadre chirurgiche che utilizzano la nuova intelligenza artificiale dovrebbero ottenere risultati migliori e recuperi più completi.
La prima paziente è stata Caroline Kuhnel, 64 anni, di Wakefield, West Yorkshire.
Chiaramente non è un gioco e anche se l’operazione può essere fatta per “allenarsi” a combattere gli aneurismi cerebrali, resta sempre una procedura complessa e faticosa.
Però in questo modo i chirurghi hanno un aiuto concreto che può essere un valido alleato nella pratica e nelle future operazioni.
L’intelligenza artificiale, un aiuto concreto contro gli aneurismi cerebrali