Come implementare l’IA in azienda senza fallire
Benché il futuro delle aziende è sempre più orientato all’Intelligenza Artificiale, molte organizzazioni falliscono proprio nel suo utilizzo. Vediamo quali sono gli ostacoli e gli errori più comuni.
Spesso le aziende non sanno come implementare l’IA in azienda. Molte organizzazioni falliscono, infatti, nell’adottare tecnologie basate sull’IA benché il futuro sia prevalentemente basato su di esse. Ciò, stando a quanto ha affermato McKinsey in un articolo pubblicato su Harvard Business Review, avverrebbe soprattutto per ostacoli di tipo organizzativo ma, soprattutto, culturale. Nell’articolo, infatti, si legge:
“Se si vuole costruire un’organizzazione alimentata dall’Intelligenza Artificiale (AI), la sfida più grande non è la tecnologia, bensì la cultura.”
Fountaine, McCarthy and Saleh, 2019
Erroneamente, infatti, l’intelligenza artificiale viene considerata come un percorso lineare. Stando a questa presunta linearità, l’azienda adotterebbe la tecnologia, spingerebbe un bottone di accensione e, per magia, otterrebbe i benefici promessi.
In realtà, giorno dopo giorno, l’organizzazione si renderebbe conto che dal progetto pilota fino al raggiungimento della soluzione tecnologica ne passa di acqua sotto i ponti!
Quando si introducono le nuove tecnologie, infatti, le organizzazioni devono comprendere che, in precedenza, vanno adattate: cultura, struttura e modo di portare avanti il lavoro da parte degli impiegati.
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Come accogliere correttamente l’IA in azienda
In azienda, dunque, prima di studiare come implementare l’IA in azienda e introdurre tecnologie basate su di essa, dovrebbero essere apportati dei cambiamenti precursori. Il primo riguarda la collaborazione interdisciplinare, fondamentale al fine di assicurare competenze che siano mixate e prospettive comuni.
Ad esempio, gli utilizzatori finali dovrebbero essere coinvolti nella progettazione del design delle applicazioni poiché saranno loro a usarle.
Non meno importante, l’organizzazione dovrebbe creare un sentimento di fiducia attorno a quello che l’Intelligenza Artificiale promette di offrire.
Inoltre, dovrebbe responsabilizzare il problem solving in merito ai suggerimenti dati dalle nuove tecnologie in via di introduzione.
Chi lavora in azienda dovrebbe adottare un approccio più flessibile e agile, al fine di ottenere e dare riscontri continui circa le migliorie introdotte dall’IA. Soltanto in questo modo, si potrebbero testare velocemente le possibili soluzioni e adottare strumenti che limitino gli insuccessi.
Come è stato scritto poco più sopra, i dipendenti dovrebbero essere coinvolti in tutto e per tutto. A renderli partecipi dovrebbero essere gli stessi leader del progetto di AI.
Per farlo, dovrebbero spiegare loro che si tratta di soluzioni tecnologiche adottate dall’organizzazione per ragioni urgenti che non hanno l’obiettivo di sottrarre o sminuire il loro lavoro.
Chi guida il processo di trasformazione aziendale verso l’IA
I leader dovrebbero farsi portavoce del fatto che l’IA verrà introdotta nell’organizzazione per impedire l’obsolescenza non solo dell’azienda stessa ma del lavoro dei singoli dipendenti che, evolvendosi, sapranno fronteggiare i nuovi scenari.
Introdurre l’Intelligenza Artificiale nelle proprie organizzazioni non significa investire soltanto in tecnologia. Risulta di fondamentale importanza, infatti, investire anche in formazione, comunicazione e design del flusso di lavoro.
Si tratta di elementi che potranno favorire l’integrazione e l’adozione delle soluzioni, scongiurando il fallimento dell’introduzione tecnologica.
L’educazione di tutti i componenti dell’organizzazione, dal top manager all’operaio, è fondamentale affinché le tecnologie vengano accolte al meglio. Non si può investire in IA e sperare ci sapere come implementare l’IA in azienda senza pensare di fare formazione interna, a tutti i livelli.
Per assicurarsi che vi sia una buona accoglienza aziendale delle tecnologie AI, è importante che le organizzazioni educhino tutti in azienda, dai top leader agli operatori. Alcune aziende stanno implementando delle Academy interne su AI che offrono formazione su 4 livelli di figure aziendali.
Un altro errore commesso dalle organizzazioni è quello di credere che i progetti di IA possano implementarsi velocemente in modo efficace.
In realtà, la sola implementazione richiede tra i 18 ai 36 mesi per essere terminati ma, non è escluso, che tale lasso di tempo possa dilatarsi fino ad arrivare a 5 anni.
Fintantoché i progetti non vengono portati a termine, chi è a capo dei progetti di IA non deve perdere la motivazione. Sono proprio loro a dover tenere vivo il loro e l’altrui interesse partecipando in prima persona ad attività di formazione e ad incoraggiare gli altri componenti dell’azienda.
Quando si introduce l’IA in un’organizzazione, inoltre, non di dovrebbe delegare tutto nelle mani di esperti di analytics. Piuttosto, dovrebbero essere tutti i componenti della business unit che hanno adottato la trasformazione digitale, a guidarne l’implementazione che rimarrà una loro responsabilità.
Per aumentare la fiducia nella trasformazione che si sta compiendo nell’organizzazione, può essere buona norma quella di mostrare i risultati in corso d’opera per incoraggiare tutti i componenti.
Ad esempio, si potrebbero mostrare i dati di problem solving condotto con e senza IA messi a confronto. Non ispirare le persone al cambiamento e non supportarle è uno degli errori più comuni che si può commettere quando si introducono delle novità.
Perché le imprese devono investire nell’intelligenza artificiale?
L’Intelligenza Artificiale, a oggi, può essere considerata come il motore in grado di alimentare il progresso dell’uomo in un prossimo futuro, neanche tanto lontano.
Per l’azienda, dunque, pensare di non investire in IA è un errore. Al contrario, gli investimenti dovrebbero essere fatti non solo per stare al passo con la concorrenza ma anche per abbassare i costi da un lato e aumentare la produttività dall’altro.
L’IA, inoltre, permette di poter migliorare l’esperienza della clientela.
La società di business intelligence americana International Data Corp. (IDC) ha stimato che i ricavi in tutto il globo per il mercato dell’intelligenza artificiale sfioreranno i 500 miliardi entro il 2024. Si tratterà di un incremento stimato per anno del 17,5% se confrontato ai dati attuali.
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Come implementare l’IA in azienda: Enterprise AI
L’Enterprise AI rappresenta una categoria di software destinati alle imprese che adoperano tecniche di intelligenza artificiale molto avanzate al fine di realizzare la trasformazione digitale.
Sviluppare e adottare tale software significa avere bisogno di un nuovo approccio tecnologico.
L’uso di una piattaforma di questo tipo, fornisce all’azienda un pacchetto di soluzioni necessarie a perseguire la sua trasformazione digitale, scongiurandone i possibili fallimenti.
L’Enterprise AI, infatti, viene in aiuto per poter aggregare e unificare una grande quantità di dati diversi tra loro, sebbene provenienti da fonti disparate e in formati diversi fra loro.
Proprio la gestione dei dati, da parte dell’azienda, infatti, è uno dei problemi principali quando ci si approccia all’IA. Grazie al software, il data management è uniforme e più facilmente consultabile.
Come implementare l’IA in azienda senza fallire