Classico, Adattivo, Modellante o Visionario – tu che approccio strategico adotti?
Come si vince la competizione? Quante volte ci siamo fatti questa domanda e quante volte non siamo riusciti a dare una risposta esaustiva. Leggiamo libri, articoli e casi studio sul tema e solitamente il successo di un’impresa è associato alle capacità di manager e imprenditori di comprendere le opportunità di business e di assumere le giuste decisioni strategiche.
Queste derivano da un’accurata analisi dell’ambiente competitivo, delle sue possibili traiettorie evolutive e del confronto con le risorse e competenze aziendali. In questo modo, l’impresa riesce a distinguersi dai principali competitors e accrescere la propria quota di mercato, in altre parole raggiunge e accresce nel tempo il proprio vantaggio competitivo.
Tutto questo basta?
Di sicuro il contenuto di ogni singola decisione strategica ha un peso specifico determinante nel successo aziendale, ma c’è di più…
Ogni decisione deriva a monte dall’approccio e dallo stile manageriale adottato. Individuare lo stile strategico più idoneo alle caratteristiche ambientali risulta essere quindi un primo passo per il successo e per catturare nel migliore dei modi le opportunità di mercato disponibili e formulare le giuste strategie.
Un’interessante ricerca della Boston Consulting Group confronta gli approcci strategici di 120 imprese in relazione alle caratteristiche del loro ambiente competitivo.
C’è una relazione tra stile strategico e creazione di valore?
La relazione è positiva e neanche troppo banale. Adottare uno stile strategico in linea con le caratteristiche dell’ambiente competitivo permette di accrescere nel giro di tre anni il total shareholder return tra il 4% e l’8%. Quattro sono i principali macro stili strategici individuati:
- Classico: è tipico di ambienti stabili, facilmente prevedibili e difficilmente malleabili, dove le decisioni strategiche vengono assunte seguendo, solitamente alla lettera, un piano a lungo termine. Potrebbe essere un approccio a te familiare e tipico della maggior parte di imprenditori e manager. Ma attenzione… un improvviso cambiamento delle regole del gioco potrebbe cogliervi completamente impreparati…
- Adattivo: è tipico di ambienti difficilmente prevedibili e malleabili, dove il processo strategico si basa su una continua sperimentazione e aggiustamenti real time, piuttosto che su una pianificazione di lungo termine. Sei un manager/imprenditore flessibile e con una gran capacità di comprendere l’ambiente, adattando prontamente le tue decisioni ai suoi cambiamenti. Un esempio è Zara che non segue un piano strategico formale di lungo periodo, ma attraverso esperimenti cerca di adattarsi alla richiesta del mercato. Attenzione non lanciatevi in eccessivi e/o stravaganti esperimenti, non dimenticate che hanno un costo….
- Modellante: è tipico di ambienti difficilmente prevedibili per gli alti tassi di innovazione, ma facilmente malleabili per le basse barriere all’entrate. Sei un manager/imprenditore che guardi al di là della tua impresa e sei in grado di influenzare o modellare il mercato a tuo favore. Riesci a farlo attirando nel tuo ecosistema clienti, fornitori ed influenti stakeholder. Un esempio su tutti è Mark Zuckerberg, che con Facebook ha sconfitto MySpace in pochissimi anni. Creando una piattaforma flessibile e popolare, ha modificato l’ambiente competitivo a proprio favore. Attenzione a non sopravvalutare eccessivamente le tue idee ed invenzioni, come spesso accade nel mondo start-up…
- Visionario: è tipico di ambienti altamente prevedibili e malleabili. Sei un manager/imprenditore capace di anticipare i trend futuri e le aspettative dei consumatori o di stravolgere le regole del gioco con nuove sorprendenti tecnologie. Le tue capacità visionarie ti permettono di modificare il mercato anticipando il futuro. Sfrutti i vantaggi del first mover, definendo nuovi standard e nuove traiettorie evolutive, come fatto ad esempio da UPS nel 1994 che comprese per prima le potenzialità dell’e-commerce. Attenzione a non fare troppi voli pindarici…
Si può dire che non esiste un approccio strategico vincente a priori, ma varia a secondo del ciclo di vita dell’impresa e al suo ambiente competitivo. Allo stesso tempo, però, è anche strettamente legato alle proprie caratteristiche personali, al proprio modo di pensare e vedere le cose, cioè è insito nel nostro stesso modo di essere.
Un detto popolare dice “Chi nasce tondo non può morire quadrato”. È vero, ma non del tutto. C’è sempre tempo per cambiare e per farlo dobbiamo accrescere le nostre competenze manageriali e strategiche e imparare soprattutto a modificarle e/o adattarle al mercato. Adottare il giusto stile strategico rappresenta il primo passo per implementare vincenti decisioni strategiche e cogliere le opportunità di mercato.
Non resta che farsi un’analisi di coscienza e chiedersi: che stile strategico adotto? Mi sento un Mark Zuckerberg o il mio modo di pensare è più standard ed in linea con le tradizionali imprese?
Classico, Adattivo, Modellante o Visionario – tu che approccio strategico adotti?