Business e Etica possono coesistere? L’esempio di Facebook
Business e Etica possono coesistere? L’esempio di Facebook potrebbe avere ripercussioni sull'intero tessuto aziendale globale
Un nuovo rapporto di Deloitte evidenzia la scelta che molte aziende tecnologiche stanno affrontando quando si tratta di etica aziendale.
In queste pagine, vengono mostrate molte contraddizioni che rischiano di mettere seriamente l’etica in secondo piano rispetto al business.
Dai dati analizzati sembra che l’82% ha sostenuto fermamente l’eticità della propria azienda. Solo il 24% è d’accordo sul fatto che l’industria tecnologica abbia un approccio etico ai prodotti e ai servizi che crea.
Un altro sondaggio sui Millennial e sulla Generazione Z ha rilevato che il 70% di entrambi i gruppi pensa che le aziende si concentrino maggiormente sulla propria agenda che sull’impatto sulla società.
A fronte di questi dati ci sono dei “miglioramenti” da fare sul piano etico, che potrebbero riportare le aziende sulla “retta via”:
- Cambiare idea su meccanismi aziendali consolidati che sono stati vantaggiosi
- Discutere i compromessi tra efficienza e prestazioni e un approccio più etico
- Bilanciare i flussi di entrate esistenti con solide pratiche etiche
- Cambiare il processo di ingegneria del software
- Investire di più nello sviluppo del prodotto per comprendere le conseguenze indesiderate
- Identificare nuovi modi per valutare e premiare i team di progetto
Questo elenco illustra i numerosi dilemmi che affliggono i settori produttivi e che le aziende dovrebbe risolvere per svincolarsi dalle accuse di poca eticità.
Business ed etica, cosa fare per migliorare?
Sicuramente, “riparare” un prodotto richiede tempo e denaro; concentrarsi a monte di eventuali problemi e riorganizzare il lavoro in base ai principi etici può aiutare molto le aziende.
Business e etica non vanno sempre d’accordo, per questo di tanto in tanto bisogna scendere a compromessi.
Sempre Deloitte ha identificato cinque aree in cui le aziende tecnologiche devono svolgere un lavoro migliore bilanciando etica e business:
- Utilizzo dei dati, che dovrà essere pensato per il business ma senza vanificare la privacy e quant’altro.
- Sostenibilità ambientale e il coraggio di scegliere alternative meno impattanti sul pianeta.
- L’utilizzo di una Intelligenza Artificiale affidabile per risolvere i vari processi aziendali.
- Minacce alla verità e contrasto di fake news e affini.
- Salute fisica e mentale, misurando meglio gli impatti della tecnologia sulla salute, nonché l’impatto sul settore sanitario.
Come appare evidente da questa lista di proposte, molte si riferiscono a Facebook e ai suoi problemi in maniera diretta. Il noto social network non sta attraversando un bel periodo, per questo più che pensare a un cambio di nome, sarebbe opportuno rivedere il discorso della governance.
Questo, tuttavia, non vuol dire che le altre aziende siano libere da questi problemi. Infatti quello di Deloitte è un discorso che si può applicare a buona parte del tessuto produttivo globale; che potrebbe essere molto più impegnato riguardo certi temi.
Per questo il suggerimento è quello di cercare di integrare molto di più i processi di etica all’interno del business; ridisegnando, se serve, l’intero schema aziendale in una prospettiva positiva per tutti, dai consumatori alla concorrenza.
Quello che si chiede, infatti, è “semplicemente” un po’ di senso di responsabilità nell’affrontare le sfide future e nel mettere in atto cambiamenti virtuosi che possono fare la differenza per tutti.
Business e Etica possono coesistere? L’esempio di Facebook