B-Corp nel mondo
Scopri Norlha e altre B-Corp nel mondo, aziende che uniscono sviluppo del business e beneficio per comunità, ambiente, lavoratori e società. Certificazione B-Lab, Nativa e Patagonia in primo piano.
Norlha produce tessuti fatti a mano da popolazioni che hanno filato, tessuto e infeltrito per generazioni. Tessuti di lusso, venduti in tutto il mondo. È il primo atelier di yak khullu dell’altopiano tibetano, produce abiti, accessori, articoli per la casa. Tutto rigorosamente fatto con yak khullu al 100%.
È un’azienda familiare con meno di 20 anni di storia, e quest’anno è stata fra le Best B-Corp del mondo, quella con il più alto punteggio per la categoria comunità.
Facciamo partire da qui un viaggio fra le B-Corp nel mondo, che testimonia il modo in cui queste aziende tengono unito lo sviluppo del business con il beneficio della comunità, dell’ambiente, dei lavoratori, della società.
Le B-Corp, lo ricordiamo, sono imprese che possono utilizzare questa denominazione grazie a una certificazione, che si ottiene attraverso uno specifico percorso di valutazione.
La certificazione viene fornita da B-Lab, l’ente no profit statunitense da cui è partito nel 2006 il movimento delle B-Corp, che oggi conta oltre 6mila 500 aziende nel mondo, e 217 in Italia.
La panoramica internazionale prosegue con due aziende simbolo del movimento B-Corp, l’italiana Nativa, fra le prime nel mondo e ancora oggi Country Partner di B-Lab in Italia, e la statunitense Patagonia, la cui mission aziendale da qualche anno è riassunta nello slogan: il nostro unico azionista è il pianeta.
Norlha, tessuti di lusso dal Tibet
Torniamo sull’altopiano tibetano. Norlha è stata fondata nel 2007 da madre e figlia, La prima, Kim Yeshi, è presidente. Nata a Chicago e cresciuta in Francia, ha studiato antropologia al Vassar College e buddismo all’Università della Virginia, è emigrata in India con il marito tibetano.
Ha trascorso gli ultimi trent’anni a ricercare e produrre tessuti e artigianato. La figlia, Dechen Yeshi, si è laureata al Connecticut College prima di recarsi sull’altopiano tibetano nel 2005 dove tutt’ora vive, ad Amdo, con il marito e tre figlie.
Un business nato da un prodotto locale, lo yak khullu, un piumino che viene prodotto dallo yak per proteggersi dal freddo. È una fibra naturale, non prevede sfruttamento sugli animali, gli yak non vengono né tosati né pettinati per la loro fibra e non vengono mai privati della loro protezione naturale.
Khullu è una muta e, se non viene raccolta in tempo, cade naturalmente. Inizia ad allentarsi a giugno, lasciando una finestra stretta per la raccolta, che viene eseguita facendo leva sulla fibra allentata.
Questa fibra viene lavorata per la produzione del tessuto. Il business ha sostanzialmente portato lavoro in una comunità che grazie agli stipendi riprende vivacità.
I 130 lavoratori di Norlha provengono tutti da famiglie nomadi e la maggior parte di loro ha vissuto la vita da pastore. Popolazioni che tradizionalmente si sostentano vivendo intorno allo yak, e che grazie a questa impresa possono continuare a farlo.
Dall’allevamento sono passati alla trasformazione della sua fibra in un prodotto di classe mondiale. Lavorano in filatura, in tessitura, ma anche in posizioni dirigenziali nella produzione, nelle vendite e in altri settori.
C’è quindi un forte beneficio su una comunità che ha trovato una nuova ragione di sviluppo sostenibile. Norlha ha ottenuto un punteggio complessivo di Impatto B pari a 125,2 (il punteggio medio delle imrese è 50,9).
Nativa, la prima B Corp italiana ed europea
Dall’Asia all’Europa e in particolare all’Italia, siamo a Roma, dove c’è il quartier generale di Nativa, un’azienda con un tradizionale rapporto molto stretto con il movimento B-Corp, che, sostanzialmente, ha contribuito a diffondere in Italia e in Europa.
In Nativa, la mission aziendale praticamente coincide con quella delle B-Corp, è un’azienda di consulenza che aiuta le imprese a rigenerarsi, ovvero a intraprendere percorsi di cambiamenti verso modelli inclusivi e sostenibili. Nativa è anche una società benefit, anzi è nata come società benefit, ed è stata nel 2013 la prima B-Corp italiana.
Fra gli altri riconoscimenti, nel 2022 è stata, all’interno delle B-Corp, fra le Best for the World nelle aree Workers e Governance.
Patagonia, il nostro azionista è il pianeta
Un’altra azienda che può essere considerata un fiore all’occhiello del movimento B-Corp è Patagonia. Yvon Chouinard, founder del brand di abbigliamento sportivo a stelle e strisce, nel 2022 ha venduto tutte le azioni al Patagonia Purpose Trust, un fondo creato ad hoc, e al Holdfast Collective, associazione no profit per la difesa dell’ambiente.
In conseguenza di quest’operazione, spiega il founder, «ogni anno i profitti dell’azienda, una volta reinvestiti internamente, verranno ridistribuiti sotto forma di dividendi, e contribuiranno alla lotta contro la crisi climatica». Detto in parole semplici, tutti gli utili dell’azienda vengono utilizzati per la lotta al climate change.
Panoramica internazionale delle B-Corp
Proseguiamo il giro delle mondo pescando dalle B-Corp che si sono classificate Best of the World 2022. E passando dal Nord al Sud America, all’Asia all’Africa, non senza qualche tappa in Italia. Ecco una panoramica:
- La Greyston Bakery è, come suggerisce il nome, una panetteria. Per la precisione, una panetteria di New York. Che oggi è diventato un e-commerce di settore, che non si limita a produrre e vendere brownies per tutti i gusti. Ma lo fa attraverso un modello di business che è la cifra dello sviluppo di quest’azienda, riassumibile nell’espressione Open Hiring.
Greyston Bakery si definisce fra i pionieri del movimento Open Hiring: una politica inclusiva di assunzioni, basata so formazione e aggiornamento continuo. Il candidato non deve produrre un curriculum, fare un colloquio, ma solo esprimere disponibilità a lavorare.
Man mano che si apre una posizione, si sceglie il primo candidato della lista fra coloro che si sono presentati. Il candidato viene poi formato dall’azienda, come fornaio, o per un’altra posizione. Nata nel 1982, in 40 anni ha assunto con questo metodo una settantina di persone. - Echale è una società messicana di housing sociale, fornisce case a prezzi accessibili alle comunità con soluzioni innovative nel campo dell’edilizia, della tecnologia e della finanza. È un’impresa sociale, collabora con le autorità per partecipare o realizzare progetti abitativi.
Il principale materiale da costruzione che viene utilizzato è l’Ecoblocco, costituito per il 90% da terra della regione e per il 10% da una miscela di cemento, calce, sabbia e acqua. È un materiale isolante termico e acustico, ecologico, e più resistente del blocco di cemento.
Viene realizzato con una macchina idraulica specifica, con design e brevetto al 100% messicano. Eroga finanziamenti equo per l’acquisto delle abitazioni. Il punteggio complessivo di impatto B è pari a 143,7. - Rising International Education and Learning è un’azienda educativa con sede nelle Mauritius. Fondata nel 2014, oggi gestisce più di 700 scuole in Sierra Leone, Liberia, Ghana e Ruanda. Collabora con i governi nella gestione di scuole pubbliche, sviluppa programmi, strumenti e strategie per un apprendimento di qualità a un costo accessibile.
- N&B invece è un’azienda italiana, pugliese, sviluppa prodotti Beauty Care, Health Care e Home Care per aziende. Il ciclo produttivo è a “Km Zero”, parte dall’agricoltura biologica (Aloe Vera, Olivi, Grano, Uva, Tabacco, Piante Officinali), ottenendo estratti di principi attivi biologici che diventano materie prime del prodotto finito, personalizzato in Private Label.
Il ciclo produttivo è certificato da NATRUE. I prodotti vengono realizzati con ingredienti naturali e biologici. - Le Tenute biologiche Bonterra, che dal nome potrebbero sembrare italiane invece sono americane, con sede centrale in California, Usa, sono un’azienda vinicola che produce vini ottenuti da uve biologiche e rigenerative certificate. Si impegna nell’eccellenza, innovazione, ambiente e pratiche commerciali responsabili.
Fondata nel 1987, produce la prima annata di vino biologico nel 1990. I vini sono certificati Climate Neutral, pratica l’agricoltura rigenerativa e ha il 100% dei vigneti certificati ROC-Silver. Infine, è certificata TRUE Zero Waste, evitando discarica o incenerimento di oltre il 98% dei rifiuti. - Un marketplace britannico, Geoethical, che si definisce alternativo ed etico. Bellezza, casa, moda, regali, cibo, artigianato, con marchi etici e prodotti artigianali.
- Anche il settore bancario è rappresentato fra le B Corp, da esempio con Spring Bank, sede nel Bronx, è una banca comunitaria che il Tesoro degli Stati Uniti ha designato come Community Development Financial Institution (CDFI), a riconoscimento del lavoro svolto fra le comunità a basso reddito di New York (prestiti, investimenti).
Nata nel 2007, prima banca con sede nel South Bronx in 25 anni, dal 2012 ha una filiale anche ad Harlem, la mission è quella di sostenere consumatori a basso reddito e piccole imprese, che caratterizzano il territorio in cui si trova, anche con prodotti e servizi innovativi, soprattutto sul fronte di depositi e prestiti. - Infine, Global Prairie è una delle aziende la cui mission fondamentalmente coincide con quella delle B-Corp: è un consulente di marketing strategico per migliorare l’impatto sul mondo. Esperienza più profonda nei settori della sanità, del governo, dell’agricoltura e dell’alimentazione, della sostenibilità, dell’energia, dell’istruzione e delle organizzazioni filantropiche.
Distribuisce il 10% dei profitti alle comunità, e ogni membro del team riceve quasi tre settimane di tempo retribuito all’anno per fare volontariato per organizzazioni civiche e senza scopo di lucro di sua scelta.
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