Il Lab è diventato Love a Torino
La chiusura totale a causa del coronavirus ci ha privati di moltissime cose, ha smembrato le nostre abitudini, ci ha tolto la libertà di muoverci e allo stesso tempo ha aperto nuovi orizzonti.
Siamo di colpo stati teletrasportati in un mondo che, nemmeno i più tecnologici tra noi, pensavano possibile. Il lavoro di tutti è cambiato, chi era pronto, oggi può farlo a distanza. La scuola ha subìto un terremoto inenarrabile, catapultando tutti, insegnanti, studenti e genitori in un vortice di didattica a distanza con limiti e nuove possibilità che potranno essere comprese solo tra qualche tempo.
Ma la risorsa più preziosa che ha fatto emergere questo virus è sicuramente la solidarietà.
E per aiutare ci sono mille modi, le associazioni di quartiere fanno la spesa per le persone anziane, sono attivi moltissimi canali telefonici per fornire sostegno e informazioni, ma cosa poteva offrire Torino city lab, il laboratorio di sperimentazione dell’innovazione che a Torino fa incontrare imprese e cittadini?
Come a livello nazionale i ministeri hanno attivato la solidarietà digitale, così anche Torino City Lab ha cambiato pelle: è diventato Torino City Love.
Cos’è Torino City Love e come può migliorare la quarantena dei cittadini
Il nome evocativo arriva dall’idea di una bimba, che faceva i compiti accanto alla mamma mentre lavorava in remoto.
La città ha quindi chiesto a tutti i suoi partner: cosa possiamo fare per migliorare la vita in quarantena dei nostri cittadini?
Gli ambiti che sono stati individuati sono:
- Lavoro e scuola: soluzioni di collaboration, connettività, strumenti e device per consentire il lavoro e lo studio da remoto
- Salute: soluzioni per il monitoraggio e la comunicazione a distanza
- Servizi informativi e digitali: soluzioni per la facilitazione di accesso a beni e servizi su scala locale
- Formazione: risorse per la formazione di PA, imprese e professionisti. Una sezione in particolare è dedicata alle opportunità sviluppate nell’ambito dell’iniziativa Torino Skills City
Ma siccome non vogliamo limitare la fantasia di nessuno se avete altre idee saranno ben accette!
Altro: ulteriori soluzioni/servizi in ambiti diversi ma con l’obiettivo comune di fornire servizi/utilità per una migliore vivibilità (es. leasure, cultura, mobilità)
E se un’azienda non è partner, ma vuole contribuire?
La solidarietà non ha confini e chiunque può offrire i suoi servizi perché possano essere mostrati nella vetrina che ogni istante viene aggiornata: basta compilare il form on line.
Un compito speciale per tutti noi, può infine essere quello di indirizzare le informazioni utili e i servizi a disposizione verso chi ne può aver bisogno.
La speranza è che al termine di questo periodo surreale, potremo uscirne tutti con una nuova prospettiva sul mondo che ci circonda, sul nostro lavoro, sul sistema educativo.
Sono i momenti di crisi dopotutto i migliori per creare innovazione!
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