Tastry, cosa hanno in comune Intelligenza Artificiale e vino?
Tastry, la nuova applicazione che sfrutta l'intelligenza artificiale per consigliare alle persone il vino più adatto ai loro palati
Fino a poco tempo fa i metodi con cui le cantine decidevano cosa produrre e cosa vendere erano quasi del tutto soggettivi. Senza dati, era davvero difficile capire come fare un grande vino che avrebbe venduto bene sul mercato.
Ma in un contesto estremamente competitivo, in cui molte aziende vinicole hanno solo una possibilità a stagione per produrre un ottimo vino, sempre più enologi sono alla ricerca di modi per intercettare i consumatori e i loro gusti.
Tastry è un’azienda che utilizza l’apprendimento automatico e la chimica avanzata per insegnare all’intelligenza artificiale a “assaggiare” il vino.
La tecnologia di Tastry decodifica i profili di aroma e sapore analizzando chimicamente migliaia di vini nel loro laboratorio. Quindi identifica il palato del consumatore che risponde a un quiz in un negozio o sulla propria app.
La loro tecnologia di intelligenza artificiale fornisce approfondimenti scientifici non solo ai consumatori, ma anche ai produttori di vino e ai rivenditori che desiderano migliorare le vendite utilizzando dati reali dei propri clienti.
Ogni individuo ha un’esperienza di gusto unica. L’app di Tastry, BottleBird, guida gli utenti attraverso un quiz che permettere di identificare le preferenze dei consumatori e trovare il prodotto più adatto a loro.
Tastry l’intelligenza artificiale al servizio del settore Food
Inoltre, Tastry ha notato che i produttori di vino di piccole e medie dimensioni stavano cercando di emergere in un mercato sempre più saturo.
Così l’idea di aiutare queste persone a risparmiare denaro sulla produzione fornendo dati sulla chimica del vino che li aiutino ad adattare i loro prodotti ai gusti dei clienti; con informazioni che possono aiutarli a prendere decisioni migliori sul targeting e sulla distribuzione.
Insegnando all’intelligenza artificiale ad “assaggiare” il vino, il modello di Tastry elimina la soggettività dall’equazione per i consumatori che vogliono smettere di sprecare soldi per bottiglie di vino che non gli piacciono; lo stesso discorso vale per le cantine e i rivenditori che vogliono aumentare le vendite comprendendo ciò che i consumatori vogliono.
Tastry ha già dimostrato efficacia non solo per i vini, ma anche per prodotti come profumi, birre, liquori e caffè. L’App è stata usata anche con aziende di salsa piccante.
Insomma, sembra proprio che anche sul settore alimentare l’Intelligenza Artificiale potrà avere grandi sbocchi in futuro o quantomeno avrà cibo e vino gratis.
Tastry, cosa hanno in comune Intelligenza Artificiale e vino?