Startup e Bandi, una coppia vincente
Un’impresa per esistere necessita di un team, di una vision condivisa, di obiettivi comuni e di risorse economiche. Per avviare o sostenere la tua startup, di bandi per richiedere finanziamenti e agevolazioni ne sono stati introdotti di interessanti.
Startup e Bandi insieme possono fare grandi cose. L'importante è tenere d'occhio i finanziamenti e le agevolazioni e rispettare i requisiti.
Abbiamo già avuto modo di osservare in articoli precedenti la composizione interna e le caratteristiche di una Startup, oltre all’essenziale requisito di rispondere a un’esigenza dei consumatori che il mercato non ha ancora soddisfatto. Tuttavia, anche quando sembra di avere in tasca l’idea vincente validata direttamente dai futuri acquirenti, dare fiducia alla propria intuizione imprenditoriale e investire nel suo successo può non essere semplice, sia in termini personali che finanziari: sebbene sia necessario partire con i piedi di piombo per non sprecare le proprie energie e i propri fondi, è evidente sin da subito che per iniziare bene serva mettere in gioco delle risorse economiche.
La domanda sorge spontanea: dove e come è possibile recuperare le risorse necessarie?
In prima battuta, è comune utilizzare i propri risparmi e chiedere un prestito ad amici e parenti, per poi eventualmente avviare campagne di crowdfunding e cercare business angel che credano nella nostra idea.
Lo step successivo potrebbe riguardare la ricerca di fondi di Venture Capital entusiasmati dalla nostra realtà e pronti a fornirci il capitale giusto per crescere e migliorare il nostro prodotto/servizio; per poi passare infine a chiedere finanziamenti e prestiti a banche e istituti commerciali di credito online.
Esiste tuttavia anche un altro modo per recuperare le risorse economiche necessarie: attraverso specifici bandi pubblici con i quali è possibile ottenere finanziamenti agevolati o a fondo perduto più o meno corposi.
Esistono degli incentivi per creare una startup: tieni d’occhio i bandi
Fortunatamente se vuoi avviare una tua attività, se hai le carte in regola e rispetti alcuni specifici requisiti, è possibile ottenere degli aiuti economici che siano di supporto per il lancio iniziale e per i primi passi della tua nuova creatura. Diverse regioni attivano bandi per startup che puntino a creare qualcosa di utile e significativo per il proprio territorio; altri finanziamenti vengono dedicati invece a imprese innovative che possano migliorare significativamente settori specifici.
Inoltre, il 2022 è decisamente un buon anno per chi avesse voglia di mettersi in gioco rendendo realtà una propria idea imprenditoriale, dal momento che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sta per sbloccare i milioni di euro del Recovery Fund, premiando in particolar modo quelle startup che incanaleranno il proprio business verso la sostenibilità e la digitalizzazione.
La differenza tra finanza classica e finanza agevolata
Prima di entrare nel dettaglio e vedere alcuni dei bandi più interessanti, è utile innanzitutto avere chiara la differenza tra finanza classica e finanza agevolata.
Nel primo caso si tratta di strumenti di finanziamento tradizionali, offerti per esempio dagli istituti di credito, che consistono in prestiti, mutui o finanziamenti a tassi di interesse variabile concessi sempre a seguito della prestazione di una garanzia patrimoniale.
Nel secondo caso invece siamo davanti a tutti quegli strumenti finanziari e fiscali che il legislatore nazionale oppure europeo offre per favorire la nascita di nuovi progetti e lo sviluppo di nuove imprese.
Proprio in questa seconda categoria rientrano una serie di incentivi che possono rivelarsi utili per chi ha intenzione di iniziare una propria attività, come i finanziamenti a fondo perduto e i finanziamenti agevolati.
I finanziamenti a fondo perduto e i finanziamenti agevolati
I contributi a fondo perduto sono dei prestiti che a differenza di quelli bancari non prevedono una restituzione o un rimborso e vengono usati specialmente per dare l’avvio a nuove attività, cercando così di supportare l’imprenditore che già si trova ad affrontare una grande scommessa ad alto rischio di fallimento.
Solitamente i finanziamenti a fondo perduto sono erogati tramite procedure a evidenza pubblica da soggetti regionali o nazionali, e per ottenerli è necessario soddisfare dei requisiti specifici, divisi tra soggettivi e oggettivi: i primi riguardano la natura fisica del richiedente, i secondi riguardano invece il codice attività ATECO, oppure l’iscrizione a registro delle imprese locali.
Questo tipo di contributo non è purtroppo così frequente e spesso la competizione per accedere al finanziamento è davvero serrata.
Diverso è il caso dei finanziamenti agevolati, accessibili tramite bandi che offrono una copertura di spese a fondo perduto (dal 40% all’80%), mentre il resto del capitale viene erogato sotto forma di prestito. Questo tipo di contributo è sicuramente il più utilizzato anche perché ha il vantaggio di pagare un tasso di interesse molto inferiore a quello di mercato, solitamente intorno allo 0,5%.
Oltre a questa tipologia di incentivi, esiste anche quello erogato in conto interesse, che copre cioè solamente gli interessi che un’azienda deve pagare su un prestito o un mutuo. Cosa ancora diversa poi sono le agevolazioni che vengono concesse con dei bonus o tramite il credito di imposta.
Solitamente l’erogazione di questi finanziamenti avviene tramite la creazione di bandi a gestione diretta, gestiti quindi dalla Commissione Europea, oppure indiretta, organizzati da PON e POR (Piani Operativi Nazionali e Regionali) degli Stati membri e delle regioni.
E per le startup innovative?
Sempre più spesso si sente parlare di innovazione in relazione a nuove idee imprenditoriali, tanto che è nata una specifica definizione e una specifica regolamentazione per le startup di questo tipo.
Per startup innovativa si intende un’impresa giovane e altamente tecnologica, con un potenziale di crescita molto alto. Il D.L. 179/2012 ha inserito nella normativa alcune misure particolari per sostenere in tutto il ciclo vitale queste imprese, con la finalità di creare un ecosistema fervido e competitivo, fornendo allo stesso tempo nuove opportunità lavorative in un’ottica sostenibile.
Ovviamente per essere considerata tale, una startup innovativa deve possedere alcuni requisiti specifici:
- Deve essere un’impresa nuova o comunque non essere costituita da più di 5 anni;
- Il fatturato annuo deve essere inferiore a 5 milioni di euro;
- Deve avere sede in Italia o in un paese dello Spazio Economico Europeo avendo però una filiale o sede produttiva sul suolo italiano;
- L’oggetto sociale esclusivo o prevalente deve essere lo sviluppo o la promozione e valorizzazione di un prodotto ad alto valore tecnologico;
- Non deve essere quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione;
- Non deve distribuire o aver distribuito utili in passato;
- Non è il risultato di una scissione, fusione o cessione di un ramo aziendale.
Inoltre, per essere definita a pieno titolo innovativa, una Startup deve rispettare almeno 1 di questi tre requisiti:
- Almeno il 15% del fatturato o dei costi di produzione (a seconda di quale dei due sia maggiore in termini assoluti) viene impiegato per spese R&D e innovazione;
- Include nella propria equipe personale altamente qualificato come dottori di ricerca, dottorandi e ricercatori per 1/3 del totale o laureati magistrali per 2/3 del totale;
- Risulta titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto o titolare di un software registrato.
Le imprese che risultano in possesso di questi requisiti possono godere di diversi benefici entro 5 anni dalla loro fondazione e hanno poi la possibilità di trasformarsi in PMI innovative senza perdere i benefici disponibili.
Possono inoltre accedere allo status di startup innovative grazie a un’autocertificazione e godere di varie agevolazioni iscrivendosi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della propria provincia.
Startup, quali i bandi più interessanti
Smart&Start Italia 2022
Ad oggi, uno dei bandi più importanti è senz’altro quello di Smart&Start Italia 2022, creato ad hoc per sostenere le nuove imprese del settore digitale e tecnologico e per valorizzare la ricerca scientifica, finanziando progetti tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.
Pubblicato per la prima volta nel 2020, rispetto alla prima versione sono state introdotte novità significative, prima tra tutte l’annessione dei finanziamenti del Fondo Impresa Donna, previsto dal PNRR per spronare e supportare l’imprenditorialità femminile.
Sono poi stati semplificati i criteri di valutazione per concedere agevolazioni, con l’introduzione di nuovi incentivi per collaborazioni con organismi di ricerca, incubatori o innovation hub e per la realizzazione di business di impresa nel sud del Paese per realtà già attive nel centro nord.
Tra le novità di quest’anno c’è anche una nuova definizione dei piani di impresa e delle spese ammissibili, compreso un incremento del finanziamento agevolato fino all’80%, e fino al 90% per società di sole donne, di under 36 o con almeno un socio dottore di ricerca. Tra le spese ammissibili troviamo impianti e macchinari tecnico-scientifici, brevetti o licenze, servizi di progettazione o sviluppo, impianti tecnologici produttivi e personale dipendente utile alla realizzazione dell’impresa.
Un bando veramente invitante, che apre le sue porte a tre categorie di startup: quelle innovative, quelle create da persone fisiche e le imprese straniere.
Cultura Crea 2.0 di Invitalia
In ambito culturale abbiamo invece Cultura Crea 2.0 di Invitalia, un bando ideato per sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese no profit in ambito culturale e turistico per valorizzare Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. I beneficiari potranno ottenere un finanziamento agevolato a tasso zero e un contributo a fondo perduto sulle spese ammesse e incentivi che possono coprire fino all’80% delle spese totali, al 90% in caso di richiedenti giovani, donne e imprese con rating di legalità.
Selfiemployment e On nuove imprese a tasso zero
Sempre Invitalia promuove i bandi Selfiemployment e On nuove imprese a tasso zero. Il primo ha come obiettivo quello di aiutare l’avvio di piccole iniziative ideate da giovani NEET con finanziamenti agevolati a tasso zero per piani di investimenti compresi tra i 5.000 e i 50.000 euro.
Il secondo invece è dedicato alle imprese costituite da meno di 60 giorni, composte da giovani tra i 18 e 35 anni oppure da donne. Il bando permette di ottenere un finanziamento a tasso zero per 10 anni e un contributo a fondo perduto con spese ammissibili concesse da 1,5 a 3 milioni.
Ti interessa particolarmente l’argomento startup e bandi? Iscriviti al gruppo “Bandi Istruzioni Per L’uso” di Startup Italia, per essere sempre aggiornato sulle novità e per poterne discutere con la community!
Startup e Bandi, una coppia vincente