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SpaceX e Starlink: Elon Musk alla conquista dello spazio

L’ultimo lancio è stato il 115esimo volo complessivo per il Falcon 9 e il 61esimo per il booster “ricondizionato”. Tutti i lanci del 2021 di SpaceX sono stati effettuati su questo modello con un cospicuo risparmio economico.

SpaceX torna in orbita con 60 nuovi satelliti che vanno ad unirsi alla rete Starlink di Elon Musk. Il razzo che ha portato i satelliti, un Falcon 9 decollato da Cape Canaveral, è atterrato per la settima volta con successo, segnando l’81esimo recupero di un modulo di trasporto.

Continua incessante la corsa verso lo spazio da parte di SpaceX che è arrivata alla sua dodicesima missione soltanto nel 2021, la maggior parte delle quali utilizzate per il progetto della banda larga Starlink e, quindi, per il posizionamento dei vari satelliti in orbita. Al momento la società ha già messo in rete oltre 14000 satelliti sui circa 30mila in programma per l’ambizioso progetto di Elon Musk dedicato alla connessione internet ad altissima velocità.

L’ingegnoso sistema di Elon Musk

La carta vincente della strategia dell’eccentrico miliardario è quella di usare componenti già pluri collaudati che siano in grado di tornare integri sulla Terra. Riutilizzare sempre lo stesso razzo comporta un notevole risparmio economico da parte della compagnia che può spingere il Falcon 9 fino al suo limite.

Era giugno del 2020 quando questa tecnologia venne impiegata prima volta per trasportare in orbita un satellite GPS III per la US Space Force. In quella missione, per la prima volta in assoluto è stato possibile recuperare il booster che è stato poi impiegato per altri viaggi spaziali.

Una volta che i componenti tornano alla base vengono controllati, sistemati e ripreparati per la prossima missione; nel caso di Elon Musk i razzi sono stati utilizzati più volte per portare in orbita le flotte di satelliti di Star Link.

L’ultimo lancio è stato il 115esimo volo complessivo per il Falcon 9 e il 61esimo per il booster “ricondizionato”. Tutti i lanci del 2021 di SpaceX sono stati effettuati su questo modello con un cospicuo risparmio economico.

I primi studi avevano previsto un utilizzo compreso tra le 10 e le 100 volte prima del ritiro di un Falcon 9. In realtà i recenti interventi e tutto ciò che i tecnici che hanno imparato nel corso delle varie ristrutturazioni hanno portato Elon Musk a teorizzare un utilizzo potenzialmente illimitato per il suo razzo preferito.

Sembra non esserci limite, dunque, all’ambizione del celebre miliardario e con le sue continue trovate geniali sta realmente contribuendo a cambiare il corso della storia dell’uomo. La questione del riutilizzo dei razzi è solo un piccolo passo nel suo grande progetto che, oltre alla banda ultra veloce, prevede anche un piano per colonizzare Marte in tempi ragionevolmente brevi.

SpaceX e Starlink: Elon Musk alla conquista dello spazio

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