5 libri per capire le Smart City
I migliori libri per comprendere le complesse dinamiche che regolano l’equilibrio fra sviluppo urbano, tecnologico e umano nelle Smart City.
In un momento di relax, un libro è spesso il compagno ideale, ma invece del classico romanzo, noi vi consigliamo qualche buona lettura informativa, in questo caso sul tema delle Smart City.
Abbiamo già parlato di Smart City in questo articolo e poi abbiamo fatto un focus concentrandosi sull’esempio di Barcellona. Ora, vediamo cosa hanno scritto alcuni dei maggiori esperti sul tema.
Building and Dwelling – Ethics for the City
Iniziamo da quello che si è imposto come un classico della letteratura dedicata alla smart city. Building and Fwelling – Ethics for the City di Richard Sennett, uscito nel 2018, prende il lato della smart city in una maniera nuova per gli studiosi dell’ambiente urbano.
Lo fa affrontando la modernità con lo sguardo di un esploratore, da un lato – ma contemporaneamente con quello dell’esperto che esplora le contraddizioni della città contemporanea e del suo sviluppo in un’ottica spesso tecnicistica e modernistica.
È su questa ambivalenza tra la smart city della tecnologia e quella della città smart abitata e vissuta che gioca la differenza tra building e dwelling che dà il titolo al libro dello studioso.
Un libro che si pone in un’ottica anche critica di questo concetto onnicomprensivo che è la città smart, laddove davvero si pone come un ambiente intelligente.
La sfida che Sennett pone nel suo libro è proprio questo: ragioniamo davvero di città intelligenti? O di città tecnologiche? E qual è il gap tra le due realtà?
The Rise of the Creative Class
Sempre prendendo il lato di ciò che vivono le persone, i cittadini, all’interno della sfera urbana, prende piede il libro di Richard Florida The Rise of the Creative Class, uscito nella sua prima edizione nel 2015 e divenuto rapidamente un punto di riferimento per gli studiosi delle contraddizioni degli spazi urbani.
Una élite urbana può essere tanto un motore quanto, spesso, il blocco contro cui le differenze cittadine-sociali vanno a scontrarsi nel momento in cui, davanti al crollo dell’azione politica, è l’azione individuale che prende in mano il futuro della città, lanciandosi in quelle pratiche bottom-up che Florida mette in luce nel suo libro e che, nella realtà, sono spesso visibili in molte città italiane ed europee, sotto forma di associazioni, gruppi di cittadini attivi, a volte fondazioni e imprese sociali.
A differenza di altri libri consigliati in questa lista (parziale), The Rise of the Creative Class si concentra molto su coloro che potenzialmente vivono uno spazio urbano, ma anche su quelle che sono le sfide della convivenza in una civiltà – quella urbana occidentale – sempre più frammentata e divisa.
Smart Cities
Chiunque sia interessato in qualche modo all’ambiente urbano, non può sfuggire alla lettura di un libro uscito molto recentement, a cura della MIT Editorial Press, dal titolo esplicativo Smart Cities, di Germaine Halegoua.
Il libro si mostra come una presentazione del tema delle Smart City, dei problemi, dei vantaggi e dei rischi che questo approccio all’idea della città può offrire tanto all’analista quanto al cittadino che allo stakeholder.
Differentemente dall’approccio degli altri volumi, che a volte si schierano per e contro il concetto stesso di smart city, o si focalizzano su particolari aspetti che la forma urbana può assumere, Smart Cities affronta alla larga il tema, offrendo una grande varietà di spunti di riflessione sulla città stessa.
Frankenstein Urbanism
In maniera diversa, invece, Frankenstein Urbanism, di Federico Cugurullo (Routledge), affronta il delicato tema della ricostruzione dell’ambiente urbano e della relazione con le tematiche sempre attuali di sostenibilità e politiche ambientali green.
Il libro, come dal titolo si può capire molto bene, prende ispirazione dal capolavoro della letteratura di fantascienza, Frankenstein, di Mary Shelley, per costruire un lungo paragone tra la creazione del mostro omonimo e la città-smart (che smart può e può non essere).
Un libro italiano scritto in inglese che tenta, con un approccio nuovo e intellettualmente stimolante, di porre dinanzi al lettore le sfide che il concetto di città smart porta con sé nel XXI secolo e le possibili soluzioni che si possono applicare.
The Responsive City
Un altro libro che non può mancare è sicuramente The Responsive City, di Stephen Goldsmith e Susan Crawford, perché si cala all’interno del complesso panorama della città smart e della tecnologica, ponendosi come guida per i decisori pubblici e privati che si ritrovano a dover ragionare attivamente su come approcciarsi alla governance urbana, e soprattutto alla governance del suo principale prodotto e strumento: i dati.
Come gestire la complessità dei dati? È una delle principali sfide che si pone dinanzi a tutti coloro che si spingono dentro ai meandri della tecnologia e dello spazio urbano, dove si pongono le grandi criticità – come quella della privacy – e le grandi capacità predittive della stessa città considerata come intelligente.
Non solo libri
Oltre che di libri, vogliamo aggiungere un paio di extrai speciali a tema città moderne.
Design and the City
Diversi podcast hanno toccato il tema della smart city, infatti, prendendolo da diversi punti di vista. Per esempio, Design and the City, curato da reSITE, è uno di quelli che principalmente si dedica proprio all’ambiente urbano.
Approcciando questo tema da diverse prospettive, da quelle architetturali alle ecologiche, questo podcast in lingua inglese è composto da una serie di conversazioni concentrate su come interpretare lo sviluppo dello spazio urbano tenendo a mente i suoi protagonisti principali, ovvero i cittadini, lasciando al contempo spazio ai creativi, ai creatori, a chi queste città le pensa e le realizza in pratica.
Le puntate spaziano sui più diversi temi, tutti inerenti la grande e variegata sfera urbana, approcciandolo da diversi lati e soprattutto con ospiti diversi che offrono la possibilità di sentire un coro di voci mai univoco su un mondo complesso e complicato, ma al contempo affascinante, che sconfina spesso con il mondo dell’architettura, dell’arte, della politica e dell’ingegneria.
Cities Skyline
Un altro media che merita attenzione sul tema delle Smart City è, sorprendentemente, rappresentato da un videogame.
Figlio di una lunga tradizione dedicata al ricreare su schermo la complessità della realtà urbana, Cities Skyline è forse uno dei gestionali che in maniera più complicata, ma anche completa, tenta di riportare nel mondo informatico-videoludico la sfaccettata realtà della città.
Insieme al suo corposo set di espansioni, che portano il giocatore a doversi occupare di ogni aspetto, dal trasporto pubblico al turismo nella propria città, questo gioco è anche un mezzo per provare a mettere in pratica alcuni dei concetti appresi dai libri della nostra lista.
5 libri per capire le Smart City