Project Freta, le nuove frontiere della caccia ai malware
Project Freta si occuperà di scansionare gli spazi digitali e di tenerli al sicuro da eventuali attacchi e intrusione esterne.
Con l’avvento sempre maggiore del cloud sono aumentati anche i rischi che possono derivare dall’avere accesso ad una quantità di informazioni così sterminata che può fare gola ai cybercriminali di tutto il mondo. Queste persone, infatti, potrebbero attaccare l’infrastruttura per rubare i dati altrui con lo scopo di chiedere un riscatto consistente in cospicue somme di denaro. Somme che, diciamoci la verità, la maggior parte di noi pagherebbe pur di riavere indietro la propria privacy.
Il mondo è cambiato radicalmente nell’ultimo decennio e siamo andati incontro a sistemi sempre più avanzati in grado di gestire in autonomia processi e qualunque altra situazione da quelle lavorative fino ai momenti di svago. Con migliaia e migliaia di server in tutto il mondo e sempre più dati caricati al loro interno, anche il mondo del crimine si è dovuto riorganizzare in questa prospettiva, dando vita a nuove organizzazioni che puntano a intrufolarsi in questi archivi e rubare quanto più possibile.
A nuove tecnologie positive ne sono state lanciate altrettante malevole in grado di rompere e aggirare i sistemi di sicurezza entrando all’interno dei database con l’unico obiettivo di rubare più dati possibile.
Project Freta – la soluzione di Microsoft
Per questo Microsoft sta sviluppando degli strumenti per identificare i malware che girano su macchina virtuali e cloud in modo da fermare i cybercriminali prima che facciano danni. Il progetto dal nome “Project Freta” si occuperà di scansionare questi spazi digitali e di tenerli al sicuro da eventuali attacchi e intrusione esterne. Il programma identificherà il codice dei vari malware e li renderà innocui, aggiungendo poi i dati dell’intrusione agli strumenti di scansione già attivi, che da quel momento riconosceranno quel tipo di codice come malevolo. Ma la vera novità è che questo nuovo applicativo Microsoft agirà “in silenzio” scansionando il sistema senza che i malware se ne accorgano.
Ovviamente, un progetto del genere per avere successo ha bisogno di scansionare milioni e milioni di informazioni in uno spazio potenzialmente infinito. Quindi le tecniche di controllo tradizionali potrebbero essere troppo lente in questo caso e non essere in grado di rilevare tempestivamente la minaccia e agire rapidamente. Perciò Project Freta si affiderà alle potenzialità del cloud e all’automazione per muoversi quanto più liberamente nel sistema a caccia di malware in maniera rapida ed efficace.
Project Freta, le nuove frontiere della caccia ai malware