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Human Resource Management per un business di successo!

Human Resource Management

Valerio Lalli

Pubblicato: 4 Novembre 2016

In questo articolo ho estrapolato alcuni concetti chiave della tesi scritta durante la mia attività di stage, dove ho potuto approfondire il Human Resource Management e lo Smart Working attraverso studi di settore e interviste ad esperti, i quali mi hanno coinvolto in progetti dove questa modalità di lavoro era ben sperimentata.
Durante l’ultimo anno di Università frequentato alla European School of Economics di Roma, in occasione dell’esperienza di stage presso Seedble, ho avuto l’opportunità di conoscere lo Smart Working più da vicino. Sin da subito, con le prime letture e incontri, ho scoperto che si trattava di un approccio che poneva molta attenzione ad aspetti quali l’equilibrio vita privata-lavoro (work-life balance), l’autonomia, l’organizzazione e la flessibilità. Ho ritenuto, dunque, interessante focalizzare i miei studi sulla gestione Risorse Umane nell’era dello smart working, evidenziando il cambiamento nelle modalità di lavoro, nell’aumento della produttività e delle performance organizzative in questo ambiente.
Riporto in questo articolo tre elementi chiave su cui il HR Management dovrebbe far sempre leva: performance, motivation e job satisfaction.
È prassi considerare che instaurare un rapporto autoritario con il worker generi business di successo. Non è più così, oramai da tanto tempo, ma ancora pochi comprendono la necessità di cambiare approccio e investire realmente nella gestione delle risorse umane. Tom Redman, professore alla Duhram University nonché autore di moltissimi libri che trattano di Human Resource Management e Adrian Wilkinson, professore di HRM alla Loughborough University la definiscono come

Un modo per sviluppare e utilizzare le capacità delle risorse umane al fine di perseguire gli obiettivi strategici di un’organizzazione.

 

risorse-umane

I diversi aspetti dello Human Resource Management (Human Resource Management, 2012)


 

Elementi chiave: performance, motivation e job satisfaction

La gestione delle Risorse Umane comprende una serie di aspetti interessanti: performance, motivation e job satisfaction.
Per performance, ovviamente, indichiamo la capacità di compiete un compito in maniera efficiente e produttiva, nel rispetto dei risultati. Tuttavia, è utile comprendere che cosa motivi un lavoratore a portare a termine il suo obiettivo. Secondo il libro “Human Resource Management”, fino agli anni Ottanta il concetto di performance era inteso come il risultato dell’abbinamento fra abilità e motivazione, ossia l’intenzione che un individuo pone in una determinata attività, elemento fondamentale che influenza notevolmente la performance di un lavoratore.


PER APPROFONDIRE leggi anche Cosa fa un’organizzazione per motivare le persone?


Unitamente a questi due concetti si collega un’altra nozione, quella relativa alla job satisfaction, definita in svariati modi in base alle interpretazioni degli studiosi. Ad esempio Victor Vroom, professore alla “Yale Management Business School”, ha definito il concetto di job satisfaction come una reazione emotiva e percettiva di un individuo verso una parte importante del proprio lavoroEdwin A. Locke, uno psicologo americano e professore di “Motivation and Leadership” all’Università del Maryland, interpretò la job satisfaction come uno stato emozionale piacevole o positivo dalla valutazione di un’esperienza lavorativa di un individuo.
Ciò nonostante, non è facile definirne la natura, proprio perché può avere diversi significati. Dagli studi effettuati, è emerso che il livello di job satisfaction potrebbe essere influenzato da diverse variabili come ad esempio fattori organizzativi, sociali, culturali, ambientali e individuali. Vediamo nel dettaglio cosa sono:

  • Il fattore organizzativo può includere le politiche di HR, l’impostazione del lavoro e il tipo di leadership.
  • L’aspetto sociale riguarda il tipo di relazioni che si instaurano all’interno dell’organizzazione, la struttura aziendale o le regole aziendali.
  • La variabile culturale è legata a tutti quegli aspetti che concernono con quelli che sono i valori della filosofia aziendale.
  • L’elemento ambientale comprende i fattori esterni che influenzano un’organizzazione. Fattori esterni possono essere ad esempio quelli che di solito vengono esaminati nella cosiddetta PESTEL o PEST analysis (Political, Environmental, Sociological, Technical, Economical and Legal analysis).
  • Gli aspetti individuali invece, sono relativi generalmente a tutte le caratteristiche di una persona, quali l’educazione o le esperienze personali.

Un altro aspetto che influenza la job satisfaction che è importante sottolineare, è l’idea del cosiddetto lavoro flessibile.


PER APPROFONDIRE leggi anche Perché HR può evolversi grazie allo Smart Working?


Quando i lavoratori hanno più libertà nel gestire il proprio lavoro si nota un incremento nelle loro performance con una maggiore job satisfaction. Uno degli effetti di questa soddisfazione è quella di dare al lavoratore maggiore autonomia e maggior senso di empowerment (potere decisionale).
Cosa aspettano le aziende ad investire in HR considerando questi tre aspetti chiave alla base delle loro strategie per la gestione delle persone? Solo dopo si potrà parlare di Smart Working.

Human Resource Management per un business di successo!

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