Post in Translation – Il modo in cui facciamo organizzazione, cambia tutto
Per cambiare in modo significativo come fare organizzazione, è necessario un approccio "full stack" con tutti gli elementi del sistema.
È ora di darci una regolata. Per anni abbiamo sentito e letto sul futuro del lavoro e delle organizzazioni del 21º secolo che sarebbero state la “prova del futuro”, “resilienti”, “umane” – così sono state chiamate. Abbiamo anche assistito alla crescita del numero di organizzazioni e gruppi che coraggiosamente hanno spianato la strada in questo campo. Eppure, intorno a noi vediamo istituzioni, organizzazioni e governi fallire, spesso peggiorando le complesse problematiche che il nostro mondo deve affrontare. Il futuro del lavoro sarà solo un’altro di quei trend gestionali che finiscono per essere nient’altro che un restyling estetico del “business-as-usual”?
Come società, non possiamo permettercelo. È ora che ci lasciamo alle spalle le culture e le strutture organizzative in cui ci siamo intrappolati.
Un articolo a cura di Francesca Pick
su medium.com
È ora di cambiare radicalmente il modo di fare organizzazione
Questo non è un lavoro per i deboli di cuore e né tanto meno possiamo farlo da soli. Ma se ci impegniamo qui ed ora a fare pratica con gli altri, possiamo esserne in grado.
Stiamo scrivendo questo articolo per presentarvi Greaterthan, un collettivo che abbiamo costruito silenziosamente negli ultimi 3 anni per lavorare alla nostra mission e per essere al servizio degli individui e delle organizzazioni che la portano avanti. Parleremo di come siamo arrivati qui, del nostro approccio per cambiare il modo in cui ci organizziamo e di cosa c’è in serbo per il futuro.
Come siamo arrivati fin qui
Per molti di noi, i nuovi modi di fare organizzazione sono da tempo la nostra realtà professionale. Lavoriamo in reti imprenditoriali come Enspiral e Ouishare sin dal 2012, dove siamo stati in grado di sperimentare e imparare ad un ritmo incredibile.
Alimentando culture di lavoro collettivo che (come ci è stato spesso detto) si sentono estranee al mondo del lavoro “normale”, abbiamo imparato come essere una rete, una comunità, un collettivo e un business. Tutto allo stesso tempo.
Lavorare in questo modo non è stato facile. Abbiamo avuto tutti momenti in cui volevamo rinunciare.
Ma abbiamo anche avuto un assaggio di ciò che è possibile. Sappiamo che per cambiare davvero, dobbiamo creare condizioni che ci permettano di impegnarci collettivamente in questo lavoro a lungo raggio. Per questo abbiamo creato Greaterthan, la nostra casa professionale dove crescere e affrontare insieme alcune grandi sfide:
- Come ci liberiamo da una cultura profondamente radicata con precarietà di collaboratori e una mentalità limitata?
- Come possiamo ridefinire il nostro rapporto con il denaro, evitare di sperperarlo e fare il lavoro che amiamo?
- Come bilanciamo autonomia, mutualismo e impegno per perseguire le nostre ambizioni e correre rischi coraggiosi?
- Come bilanciamo l’appartenenza a più reti mantenendo chiari gli impegni reciproci?
Non abbiamo tutte le risposte… Ma il nostro viaggio consiste nello sperimentare modi per affrontarle. E per quanto devastante sia stato il 2020 per il mondo intero, ciò che si è svolto sembra essere un forte segnale che siamo sulla strada giusta.
Cambiamento organizzativo full-stack
Nel 2017, Greaterthan è emerso dal lavoro sui nostri rapporti personali e collettivi con il denaro e dai gruppi di supporto per prendere insieme decisioni finanziarie più collaborative e trasparenti.
Oggi si è andati oltre il denaro per supportare gli altri a creare, scalare e passare a nuove forme organizzative: self-managing e teal organization, comunità in rete, cooperative di piattaforma, DAO, reti guidate da uno scopo, collettivi e movimenti. Cosa hanno in comune tutte queste cose?
A prima vista, possono sembrare molto diversi, ma vediamo questi modelli come parte di due tendenze chiave:
Le organizzazioni stanno diventando sempre più collegate in rete
Le organizzazioni stanno diventando più aperte, connesse e meno limitate. Molti stanno costruendo piattaforme che creano valore collegando i propri utenti, clienti, fornitori e partner. Stanno promuovendo lo sviluppo di comunità interne e reti interorganizzative.
Le reti e le comunità stanno diventando più organizzate
C’è un’ondata di reti in tutto il mondo che sta migliorando efficacemente nel comunicare in modo altamente reattivo e dinamico. L’infrastruttura tecnologica e la crescente conoscenza sull’auto-organizzazione consentono a questi gruppi di raggiungere nuovi livelli di maturità e professionalità.
Vediamo un’enorme opportunità nell’impollinazione incrociata degli apprendimenti attraverso questi modelli emergenti per aiutarli a maturare e diventare valide alternative al business-as-usual. Ciò che condividono è una tendenza verso dinamiche meno top-down e più partecipative.
Più connessi. Più organizzati. Greaterthan è il risultato di tutto questo. 😉
Per migliorare in tali ambienti, abbiamo bisogno di nuovi set di abilità: problem solving, leadership collettiva, facilitazione, sense-making, process design, promozione delle relazioni, capacità di ascolto e comunicazione, consapevolezza di sé, auto-leadership e auto-responsabilità.
Sebbene possiamo mettere in pratica queste nuove abilità da soli o creare strutture organizzative innovative senza cambiare la cultura, non pensiamo che sia abbastanza per andare lontano.
Per cambiare in modo significativo il nostro panorama organizzativo, è necessario un approccio “full stack“: si lavora con tutti gli elementi del sistema organizzativo, piuttosto che armeggiare con le singole parti.
Ecco perché il nostro approccio è quello di concentrarci sull’intersezione tra cambiamento personale e organizzativo, passando dal cambiamento di mentalità, introduzione di micro-pratiche e crescita di nuove culture del lavoro, allo sviluppo della nuova (infra)struttura organizzativa: processi, strumenti, governance e assetti proprietari.
Cosa c’è in serbo per il futuro
Dopo un’accurata stagione di “preparazione del terreno”, siamo entusiasti di come sta andando. Con 18 tra partner e associati e un ecosistema in crescita, da Wellington a Vancouver a Barcellona, stiamo attualmente supportando una varietà di organizzazioni, che abbracciano reti crittografiche, servizi di supporto sanitario, ONG, fino a una comunità di meditazione buddista con sede in Nepal.
Stiamo aiutando i gruppi a fare il budget collaborativo con Cobudget, supportando i team nel passaggio al lavoro a distanza e formando le persone attraverso la nostra accademia, con corsi come Practical Self Management, Thriving Networks, Liberating Structures Studio, Full Circle Leadership, Designing and Facilitating Online Workshops e Trauma-Informed Collaboration.
Il lavoro che facciamo nel mondo inizia con l’applicazione dei nostri principi a noi stessi e utilizzando la nostra organizzazione come terreno di sperimentazione. Questa è la strada giusta verso il cambiamento organizzativo.
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