Cosa succederebbe se il Bitcoin diventasse una valuta “regolare”?
Cosa succederebbe se il Bitcoin diventasse una valuta “regolare”? Ipotesi di un futuro remoto tra catastrofi e distruzione
Un economista cinese ha previsto che ci potrebbero essere gravi problemi per tutti se il Bitcoin venisse ampiamente adottato come valuta.
Secondo l’esperto, infatti, sembra che la nostra società potrebbe cadere in “una spirale mortale di deflazione“, aggiungendo che potrebbe portare alla morte (economica e non solo) per tutti.
In una recente intervista su CGTN a proposito di Bitcoin, l’esperto economista non ha usato mezzi termini, sostenendo apertamente le tragiche conseguenze di una diffusione globale della criptovaluta.
Nel corso dell’intervista è stato chiesto: “Può darmi lo scenario peggiore, che tipo di shock darà all’attuale sistema finanziario se il Bitcoin fosse ampiamente utilizzato in Cina o nel resto del mondo?”.
La risposta è stata: “Posso dirti esattamente cosa accadrà… Moriremo tutti. Questo non è uno scherzo”.
Certo, questo è lo “scenario peggiore” ipotizzato, ma comunque seppur remota è una possibilità che preoccupa non poco.
Cina e Bitcoin, quale è la peggiore delle ipotesi?
Il Bitcoin ha un numero totale molto rigoroso e limitato; questo significa che questa è una valuta di deflazione. Spiegato in maniera più semplice, l’importo della criptovaluta non aumenterà con la crescita dello sviluppo umano.
A fronte di questo l’economista ha fatto l’esempio della dinastia Ming che è “auto-esplosa” quando si è trovata a corto di argento.
Ovviamente, dopo queste dichiarazioni e l’esempio chiaro della fine dei Ming, il Bitcoin ha avuto una giornata decisamente no; tra chi si è detto preoccupato della cosa e chi l’ha definita stupida propaganda autorizzata dallo stato. Ad onor del vero la Cina non è mai stata molto propensa alle criptovalute, quindi non sorprende il fatto che voglia screditare il più possibile il denaro digitale.
Tra le reazioni più interessanti quelle legate all’affermazione sui fatti storici citati dall’economista. In molti infatti hanno risposto che “questa ipotesi si basa su dubbie basi teoriche ed empiriche”. Aggiungendo che, oltretutto, la dinastia Ming è caduta per diverse ragioni e non solo per una questione economica.
Adesso, storia e ironia a parte, è importante riflettere su come queste criptovalute potrebbero impattare sull’economia globale. Non sappiamo se realmente porteranno a questa catastrofe economica di cui sopra; tuttavia è sempre possibile giocare d’anticipo (come accade sempre in economia) e fondare un mercato “regolare” con regole e norme ad hoc, così come accade per tutte le altre valute.
Allo stesso tempo bisognerebbe preoccuparsi anche di trovare soluzioni più sostenibili per l’estrazione dei Bitcoin, perché (forse) parliamo del denaro del futuro, ma non certo di quello con l’impatto meno prepotente sul nostro pianeta.
Cosa succederebbe se il Bitcoin diventasse una valuta “regolare”?