Assistenti vocali, perché continuiamo a pensarli come se fossero donne?
Assistenti vocali, le persone continuano a pensarli come se fossero donne, ma tutte le compagnia hanno ormai diverse voci nel catalogo
Gli assistenti vocali basati sull’intelligenza artificiale sono uno degli strumenti più interessanti degli ultimi anni. Nonostante il buon livello di performance raggiunto ultimamente, c’è da dire che, almeno all’inizio, ci sono stati parecchi problemi di comprensione.
Altra curiosità al riguardo, quasi tutti questi assistenti, indipendentemente dall’azienda o dal nome, hanno iniziato con una voce femminile prima di consentire agli utenti di scegliere tra una varietà di voci. In realtà non è che cambi molto; ma qualcuno preferisce avere la possibilità di scelta, per questo le aziende si sono decise ad accontentare queste persone.
L’unica a resistere a queste pressioni è Alexa; sembra però che Amazon stia finalmente per permettere agli utenti di scegliere una voce dal suono maschile. E sono passati “solo” otto anni dal suo debutto sul mercato.
Assistenti vocali, l’intelligenza artificiale è donna?
In realtà, dovrebbero esserci studi scientifici su come certe voci femminili possano sembrare più piacevoli agli ascoltatori di qualsiasi genere; tuttavia potrebbero esserci anche implicazioni psicologiche ed etiche nel ritrarre quegli assistenti intelligenti come donne, come impostazione predefinita.
Sebbene tutti gli assistenti abbiano ancora le voci femminili, Siri, Google Assistant e tutti gli altri hanno moltissime voci che gli utenti possono scegliere in base alle proprie preferenze. Da quando è stato lanciato nel 2013, tuttavia, Amazon ha mantenuto la predominanza femminile.
Sembra, però, che Amazon darà ad Alexa altre voci, spesso come espediente di marketing a tempo limitato. Ancora non c’è una lista ufficiale ma dalle prime indiscrezioni sembra che potrebbero arrivare presto anche le voci di personaggi famosi dello spettacolo.
Questi cambiamenti, che stranamente non sono molto pubblicizzati, fanno molto per correggere gli stereotipi su questi assistenti, anche se nell’immaginario collettivo, alcuni resteranno comunque delle donne.
Anche Amazon, in effetti, continua a riferirsi ufficiosamente ad Alexa come donna, nonostante sulla documentazione ufficiale insista sul fatto che non ha alcun genere poiché è solo un’intelligenza artificiale.
Assistenti vocali, perché continuiamo a pensarli come se fossero donne?