Agevolazioni fiscali per startup innovative 2022
Come sono cambiate le agevolazioni fiscali per startup innovative nel 2022, in Italia? Per fortuna, la situazione non è sfavorevole!
Agevolazioni fiscali per startup innovative, in Italia, fanno schifo. Falso. Nonostante la maggior parte delle persone pensi che ci siano delle leggi sfavorevoli, l’Italia si conferma tra i Paesi che investono maggiormente nella creazione.
Sicuramente, esistono paesi con legislazioni fiscali migliori, con incentivi all’imprenditoria maggiori, tuttavia il nostro Paese, negli ultimi anni, ha adottato numerose politiche volte alla nascita di nuove aziende innovative, per dare uno slancio a un mercato che altrimenti asfittico.
Tutte le agevolazioni fiscali per startup innovative
Tra le agevolazioni di cui beneficiano le startup innovative è previsto l’esonero dal pagamento di determinate imposte che qui vado a elencare:
- Non sono previsti i versamenti dei diritti direttamente alla Camera di Commercio per il primo anno;
- Non sono richieste le imposte di bollo;
- I soci che costituiscono una startup possono beneficiare di una detrazione fiscale del 30% sul capitale investito. La detrazione è applicabile fino a un limite massimo di investimento che cambia a seconda della tipologia di socio.
Le uniche imposte da versare sono l’imposta di registro di €200 e la tassa di archivio notarile di €27,50.
Il notaio serve o no?
Purtroppo, non è più possibile costituire una startup anche senza notaio tramite procedura online. Tale procedura è rimasta in vigore fino al 29 marzo 2021, ma poi è stata cancellata.
Si trattava di un’opzione interessante, che consentiva un risparmio notevole sui costi di apertura, è verissimo, ma che ha dimostrato di avere forti carenze dal punto di vista burocratico, con periodi di esecuzione molto lunghi.
Contributo a fondo perduto startup, come richiederlo?
I contributi a fondo perduto sono dei prestiti che, a differenza del prestito classico, non vanno restituiti e non hanno tassi di interesse. Proprio per questo, sono ovviamente molto vantaggiosi, perché garantiscono alla startup un’iniezione di liquidità gratis.
I portali più importanti dove ricercare contributi a fondo perduto per la tua startup sono sicuramente quelli dell’Agenzia delle Entrate o di Invitalia, ma anche quelli regionali possono spesso aprire bandi interessanti – da tener d’occhio Lazio Innova e Regione Lombardia.
Come avviare un’attività pagando il 5% di tasse?
Anche in Italia è possibile avviare un’attività pagando solamente il 5% di tasse. Possiamo farlo attraverso la flat tax. L’aspirante imprenditore che vuole fruire della tassa piatta al 5% deve rispettare le seguenti condizioni:
- Nessuna attività nei tre anni precedenti: prima dell’avvio della startup, non deve risultare svolta alcuna attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare, nel triennio calcolato a partire dalla data da cui si vuole accedere al regime forfettario. La semplice apertura della partita IVA non è causa di esclusione, perché deve anche sussistere l’esercizio effettivo dell’attività;
- Nuova attività non mera prosecuzione di altra attività, magari svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, (es. stessi beni, stessa sede, stessi clienti). L’unica eccezione è la pratica obbligatoria per l’esercizio di arti o professioni;
Prosecuzione attività altrui con ricavi fino a €65.000: l’ammontare di ricavi e compensi precedenti al riconoscimento del beneficio, non deve essere superiore alla soglia di uscita dal regime.
Agevolazioni fiscali per startup innovative 2022