Ufficio stampa 2.0: il futuro di media relations e digital PR
"Ufficio Stampa 2.0" è il libro che descrive lo scenario in cui lavora un addetto stampa oggi. Professionista immerso nell'innovazione che corre veloce.
Il futuro di media relations e digital PR è nelle mani di coloro che sanno parlare alle persone sfruttando il digitale e le nuove tecnologie, rimanendo umani. Questa mia riflessione è nata dopo aver letto il libro “Ufficio Stampa 2.0. Tra media relations e digital PR”, testo che descrive lo scenario in cui lavora un addetto stampa oggi.
Un professionista immerso nella comunicazione 2.0 e nell’innovazione che corre veloce.
Ufficio stampa 2.0: un libro ed una guida per addetti stampa
Durante le vacanze amo dedicarmi alla lettura. Leggo soprattutto libri ispirazionali e formativi perché è nei momenti di calma, tranquillità e calore umano che il cervello produce più serotonina, favorendo lo sviluppo di idee e l’apprendimento.
Quest’anno nella lista di letture c’era “Ufficio stampa 2.0. Tra Media Relations e Digital Pr“, il libro, diciamo anche una guida, per addetti stampa digitali di Fabio Brocceri, giornalista ed esperto di comunicazione.
Il testo è molto interessante ed è scritto per coloro che vogliono capire come comunicare oggi e come comunicano aziende, enti e organizzazioni, pubbliche e private nell’era dei “gatekeeper“: soggetti che hanno il potere di aprire i cancelli dell’informazione come media digitali, social network, influencers.
La lettura è indicata agli addetti stampa alle prime armi, a chi vuole iniziare ad intraprendere questo percorso lavorativo. Ai professionisti nelle media relations e digital PR che vogliono leggere un testo utile alla professione, per ottenere spunti e migliorare il proprio lavoro.
Come si struttura il libro Ufficio Stampa 2.0
Che fine ha fatto il buon vecchio ufficio stampa? In questo nuovo contesto comunicativo composto da tante nuove figure, qual è il ruolo degli addetti stampa?
Queste sono le domande con cui l’autore apre il libro e a cui vuole rispondere attraverso 6 capitoli:
- Il primo capitolo “L’informazione ieri e oggi” è un viaggio che attraversa tre secoli di informazione. Dalle gazzette al quotidiano, dalla radio ai radiogiornali, dalla nascita della televisione di Stato, delle tv commerciali e dei telegiornali, fino alla rivoluzione digitale e al web 2.0.
Troverai un approfondimento sul panorama informativo online di oggi in cui sono riportati dati e statistiche molto interessanti.
La conclusione è che la notizia va oltre il mezzo, tutti possono fare informazione con i rischi su attendibilità ed autorevolezza che questo comporta. - Il secondo capitolo “L’addetto stampa: una professione in evoluzione” inizia con un excursus sulla figura dell’addetto stampa: come nasce e perché, il ruolo importante che ricopriva e che ricopre tutt’oggi, anche se è una figura in continuo mutamento.
L’autore si focalizza su come è cambiato il rapporto dell’addetto stampa con il giornalista: il mondo dell’informazione non è più lineare ed unidirezionale, ma relazionale; e sul contesto in cui nasce l’ufficio stampa 2.0: oggi tutto è connesso e organizzazioni ed aziende vogliono avere stretto contatto con clienti ed interlocutori.
Il capitolo si chiude con l’introduzione dell’argomento principale del libro: come comunicare efficacemente oggi con il web; e grazie a citazioni come quelle di Daniele Chieffi e Alberto Papuzzi, l’autore apre il terzo capitolo agli strumenti dell’addetto stampa 2.0. - Il terzo capitolo “Dalla press room alle news per tutti: gli strumenti” è un vademecum di quelli che sono gli strumenti utili all’addetto stampa 2.0.
Il comunicato stampa non è più un semplice testo, si trasforma, includendo al suo interno le multimedialità ed ipertestualità di internet.
Diventa un approfondimento ben studiato per il giornalista o gatekeeper a cui è indirizzato.
La media list non è più costituita da soli giornalisti; trovano un ruolo al suo interno anche gli influencers, blogger e freelance.
Non ci sono più solamente quotidiani, tv e radio. Ora anche i social network, l’inbound marketing, le conferenze stampa, le interviste, le infografiche, i video e lo storytelling sono validi strumenti che un addetto stampa 2.0 ha a disposizione per svolgere il suo lavoro. - Il quarto capitolo si focalizza invece sulla parte dell’ascolto: l’evoluzione della rassegna stampa e del monitoraggio e gli strumenti più efficaci per rilevare queste attività sul web.In questa parte del libro si vuole sottolineare come il monitoraggio e la ricerca di informazioni avvengano ormai in tempo reale; e di come in questo meccanismo entrino in gioco altri “nodi” (come li definisce l’autore nel libro) quali blog e social network.
Questo comporta ad un’esposizione mediatica più grande e alla nascita di possibili crisi online che un buon addetto stampa 2.0 deve saper prevedere o sedare. - Il quinto capitolo è una bella panoramica su giornalismo e SEO. Tra SEO on-page e SEO off-page, keyword e link building, l’autore spiega quanto sono davvero importanti oggi la reputazione che un sito si costruisce giorno dopo giorno e i contenuti per costruire relazioni.
- Il 6° capitolo, il conclusivo è un insieme di riflessioni su quello che sarà da qui in poi il mestiere dell’addetto stampa 2.0.
Per l’autore l’elemento che inizia a pesare sempre di più nella società moderna dell’informazione, il fattore X, è l’attenzione.
Oggi siamo bombardati da una miriade di informazioni; sono talmente tanti gli stimoli che arrivano al nostro cervello che quest’ultimo svolge una selezione, filtrando cosa tenere e cosa no.
Il compito più importante dell’ufficio stampa 2.0 sarà quello di creare una comunicazione coordinata, integrata, omogenea ed in grado di catturare l’attenzione dell’utente.
Conclusione: Perché leggere Ufficio Stampa 2.0. Tra media relations e digital PR
Nel mondo di oggi tutto si trasforma. Anche la professione del vecchio addetto stampa non è più la stessa. Il digitale e la tecnologia rendono tutto più veloce e sorprendente e restare al passo può diventare difficile.
Il libro “Ufficio Stampa 2.0” di Fabio Brocceri è da leggere perché offre l’opportunità di avere una panoramica esauriente di questo mondo e suggerisce metodologie, strumenti e soluzioni per non rischiare di perdere l’orientamento.
Ufficio stampa 2.0: il futuro di media relations e digital PR