Turismo spaziale, la conquista all’ultima frontiera riparte dalle “gite”
l’obiettivo di tutte le società che si occupano di queste cose è uno solo: avviare il turismo spaziale.
Al quinto tentativo il razzo di SpaceX partito dal Texas sembra essere riuscito ad atterrare senza troppi problemi. A fronte di questo Elon Musk è tornato a parlare dell’obiettivo di tornare sulla Luna il prima possibile.
Un sogno che gli vale un contratto con la Nasa di circa 3 milioni di dollari e che forse potrebbe portare a qualche azione legale da parte di Jeff Bezos e della BlueOrigin che ha visto la SpaceX soffiargli il contratto da sotto il naso.
Comunque, battaglie legali a parte l’obiettivo di tutte le società che si occupano di queste cose è uno solo: avviare il turismo spaziale. Molto semplicemente nel prossimo futuro si potrà decidere di andare a fare una gita fuori porta, attorno alla Terra, magari verso la Luna o intorno alla Stazione Spaziale Internazionale. Un nuovi business milionario che potrebbe portare nei prossimi anni a guadagni stratosferici che, chiaramente, interessano tutte le compagnie che si stanno concentrando sempre di più su una loro flotta di razzi “riutilizzabili”.
Quanto costeranno i primi viaggi spaziali?
Secondo le stime più ottimistiche, sembra che per i primi voli turistici nello spazio potrebbero già arrivare a luglio di quest’anno. La BlueOrigin, infatti, sembra avere già in programma il primo viaggio a bordo della navicella New Shepard che dovrebbe portare i passeggeri in volo fino a un massimo di 100km dalla Terra. Abbastanza in alto per poter provare il brivido dell’assenza di gravità, vedere la curvatura del pianeta e perdersi nelle immensità dello spazio profondo.
L’annuncio arriva quasi come un fulmine a ciel sereno e ha anticipato la concorrenza. SpaceX infatti aveva annunciato il viaggio turistico nello spazio entro il 2021, ma è stata battuta sul tempo da BlueOrigin che potrebbe avere già pronta la prima missione. Al momento, ovviamente, si tratta solo di date “buttate” là, ma con buone possibilità realmente entro la fine di quest’anno sarà possibile fare una gitarella nello spazio.
Il tasto dolente? Il prezzo del biglietto che, secondo alcune stime, potrebbe essere estremamente costoso: circa 200 mila dollari a biglietto. Forse, anche quest’anno a noi persone comuni toccherà la stessa spiaggia e lo stesso mare, ma per il futuro mai dire mai.
Turismo spaziale, la conquista all’ultima frontiera riparte dalle “gite”