Personal Empowerment

Quattro tecniche per essere un fantastico peresentatore

Guida alle presentazioni

Primer sulle skill necessarie a presentare memorabilmente

Partiamo dall’ovvio. Qualunque lavoro tu faccia, prima o poi qualcosa la dovrai presentare.

Non importa se ti piace, o che qualifiche ti sono richieste, o se le odi come la peste, prima o poi dovrai condividere informazioni davanti a un gruppo.

Per la tua carriera, che ti chiedano di fare presentazioni è una gran cosa, sia di persona che in un setting virtuale. Se ti chiedono di parlare, significa che hai qualche informazione di qualità su cui contano anche gli altri, e possibilmente qualche nuovo passo verso qualche promozione.

Con questo in mente eccoci a parlare di:

Quattro tecniche per migliorare le proprie presentazioni per i business talk

Non è un segreto che il mondo ultimamente si stia spostando nel virtuale a causa della pandemia. Ok, il lavoro da remoto ha i suoi vantaggi, ma ci sono dei drawback palesi. Uno di questi è fare delle presentazioni appealing anche da remoto.

Adattati all’ambiente

Mancano un sacco di elementi online, dalla presenza al calore della voce non metallica, questi rendevano coinvolgente l’esposizione, e ora non ci sono, senza contare che i vincoli alla deissi sono abbastanza proibitivi nelle possibilità di indicare e fare appello ad elementi circostanti.

Ma non è questo il punto. Ci si deve interfacciare con degli strumenti di presentazione nuovi, e per massimizzare la piacevolezza di una presentazione, c’è bisogno di conoscenza del mezzo: Tempi, strumenti, allenamento a confrontarsi con una telecamera.

Sarebbe opportune seguire seminari online o guide su come trasporre al meglio le presentazioni in presenza ad elementi legati al mondo virtuale.

Diventa più personale

Quando pianifichi i tuoi contenuti è importante includere elementi di personalizzazione in ogni presentazione.

Dopo tutto, la tua presentazione è una opportunità di stringere relazioni con la tua audience. Altrimenti a che servirebbe? Quindi tratta ogni presentazione come se fosse una performance live per veri esseri umani (anche da remoto).

Includi storie personali e magari applicabili al contesto. Ridi, sorridi e fai ogni tanto qualche accenno di leggerezza, beh se il contesto te lo concede. Ma più importante di tutti, mettici passione in quello che stai facendo. Cerca di essere naturale, altre volte scava per trovare elementi meno prevedibili e più personali da presentare.

Mettici la tua energia, il lavoro è tuo, rendilo tale.

Interagisci, non aver paura delle persone

(O almeno non mostrarla, ok potrebbe esserci il mega-direttore galattico, ma più che farti del male che può farti? Ok esempio sbagliato)

Ancora una volta, la tua presentazione deve essere unica. Questa volta però perché devi considerare che oltre a te, ad ascoltarti ci sono altre persone. Queste persone non solo sono il tuo pubblico, sono una risorsa, soprattutto in termini di spazialità del linguaggio. Fagli domande, vedi se hanno capito, scherzaci, apprezzali, coinvolgili. Ok nessuno si aspetta che tu sia Maurizio Battista con la signora in prima fila che non ha capito, ma non sarebbe neanche il massimo, portato a quel punto. Non devi essere un comico, però neanche un blocco di salgemma metronomico. Sciogliti. La questione rimane quella, rendi partecipe il tuo pubblico. Tienilo engaged.

Preso atto di questo poi, dovresti pensare anche a rendere il discorso fruibile come se le persone potessero andarsene via in qualsiasi momento. Dividilo in micro categorie comprensibili anche autonomamente. Poi vedi se il pubblico ha capito. Poi ripetilo alla fine e ricongiungi tutto. Bene sono tutti coinvolti, o quasi.

Infine: porta la migliore versione di te.

Una volta che hai preparato i contenuti nei dettagli, pensa a te stesso. Sei affamato? Teso? Preoccupato? Non va a tuo favore. Ogni prestazione può portare con se ansia, ma pensala così, non ti farò lo spiegone su Mark Twain che dice, il coraggio è la resistenza alla paura e non la sua assenza, perché forse non siamo in una trincea, però invece di schivare quello di cui hai paura, prova a cercare soluzioni per controllarla al meglio.

Riposati prima di cominciare. Mangia, rilassati

Che non è la pubblicità di Mangia, Prega, Ama, ma un reminder del fatto che quando siamo sotto pressione tendiamo a dimenticarci delle cose fondamentali.

Prendi tempo prima di cominciare e ragiona su quello che dovrai esporre. Sei pronto.

Ricordati. Il contenuto è importante, la memoria anche, ma non bastano a fare uno speech memorabile.

Devi sapere a chi ti rivolgi. Quindi, senza colpoferire, dato che non sarò io a dover dire qualcosa ma tu a dover preparare, quindi posso solo che augurarti una buona fortuna, arrivederci.

Quattro tecniche per essere un fantastico peresentatore

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