Servant Leadership: 7 benefici per le aziende

Se sei curioso di scoprire quali sono i benefici per le aziende che adottano la Servant Leadership, sei nel posto giusto perché parliamo spesso su Spremute digitali di come il mondo del lavoro sia cambiato dopo la pandemia e come continua a farlo.

Si sono fatti largo nuovi modi di lavorare e, con essi, nuovi modi di gestire le persone, aprendo le porte a paradigmi un tempo irrealizzabili.

Sono cambiati gli spazi, le modalità, e sono cambiati anche i ruoli. O meglio, in molte aziende, è cambiato il modo di vivere certi ruoli. Mai come in questo momento quindi, i leader hanno il dovere morale di scegliere da che parte stare. 

Adottare il modello di Servant Leadership nella propria azienda può significare portarla in quel futuro che è proprio un passo oltre la consuetudine del “si è sempre fatto così”. 

Parliamo di un approccio che punta tutto sulle persone, sul loro benessere e sul condividere un ambiente di lavoro sano e pro attivo. Se c’è infatti una cosa positiva che questi anni difficili ci hanno lasciato è senza dubbio la necessità di avere relazioni più sane, nella vita privata, certo, ma anche sul posto di lavoro.

Una volta rientrati a lavoro dallo smart working, infatti, molti dipendenti non si sono accontentati più di rapporti sterili, o peggio ancora, tossici. Su questa scia, va da sé che anche i leader hanno dovuto rivedere o consolidare il proprio approccio.

I leader che avevano già abbracciato nuovi approcci si sono sicuramente trovati avvantaggiati. È innegabile, infatti, che la “leadership di servizio” svolga un ruolo centrale nel bilancio del benessere aziendale.

Qui di seguito puoi scoprire i principali benefici, ovvero quelli che sono più evidenti nelle aziende che adottano questo tipo di approccio. 

1. Team più forti 

Tra i 10 principi della Servant Leadership ci sono l’empatia, la comunicazione e il fare gruppo. Se applicati tutti correttamente, è abbastanza probabile che uno dei risultati sia quello anticipato dal nostro punto uno.

Una comunicazione corretta, fatta di ascolto attivo, accoglienza, valorizzazione e feedback costruttivi e mai punitivi, porta le persone ad avvicinarsi, a sentirsi legate da un progetto comune e, soprattutto, condiviso. Non si lavora per far contento il capo, perché il capo sarà lì accanto a lavorare con te, e per te. 

In un gruppo più forte non si corre da soli, ma si collabora per raggiungere gli obiettivi in modo efficiente. La collaborazione tra i dipendenti, a prescindere dalla gerarchia, è il carburante principale che fa camminare un’azienda. 

2. Ambiente di lavoro positivo 

Alzi la mano chi non si è mai trovato in un ambiente lavorativo negativo! Ecco, ahi noi, vediamo ben poche mani all’orizzonte, perché queste realtà sono ovunque.

Non c’è settore, livello, area geografica, immune dal virus del posto di lavoro tossico. E questo deve farci riflettere, molto. A questo proposito, a un Servant Leader che si rispetti è richiesto di saper mettere in atto, oltre all’ascolto continuo, un altro principio fondante: quello della guarigione.

Riconoscere i dipendenti che arrivano da ambienti di lavoro degradanti, opprimenti e poco stimolanti, accogliere il loro disagio e trasformarlo in benessere.

Un ambiente di lavoro positivo si crea con la collaborazione di tutti, non viene certo imposto dall’alto. Proprio per questo lo indichiamo come uno dei benefici per le aziende che adottano la Servant Leadership.

Abbracciare questo modello implica coinvolgere ogni membro del grande gruppo aziendale affinché si senta parte attiva nel raggiungere e mantenere il proprio benessere, certo, ma ancor di più di tutti gli altri.

3. Impegno, fiducia e lealtà dei dipendenti 

Fare gruppo, ascoltarsi, dare valore a tutti, sono gesti e attenzioni boomerang: tanto impegno profuso nel dare agli altri tornerà verso l’azienda. Sì, perché le aziende che hanno adottato la Servant Leadership testimoniano un enorme tornaconto non solo in termini produttivi, che è assolutamente importante, ma anche in termini umani.

I dipendenti ripagano il Servant Leader con la stessa moneta: impegno, lealtà e fiducia. Migliora dunque la produttività, ma migliorerà anche in modo positivo e pro attivo. I dipendenti saranno leali verso il proprio leader perché ne riconoscono l’impegno che lui per primo ha verso di loro, e si fideranno di lui anziché metterlo in discussione, o lavorando di malumore. 

4. Maggiore agilità organizzativa 

Una comunicazione efficace, circolare e non rigida e gerarchica fa sì che le informazioni circolino in modo più agile. Ne consegue che anche l’organizzazione interna si snellisca, e non poco.

Uno dei benefici per le aziende che adottano la Servant Leadership è anche la capacità di riconfigurarsi in tempi più rapidi, a seconda dei tempi, del contesto, e delle sfide che l’impresa si trova ad affrontare.

Bypassare rigidi protocolli, sia di comunicazione sia di diffusione dei compiti, permette di essere più veloci ed efficienti. Questo si traduce, senza inutili giri di parole, nella caratteristica che ogni azienda che si rispetti rincorre continuamente: essere competitiva. 

5. Supporta una cultura di appartenenza 

Torniamo a citare i 10 principi della Servant Leadership. Questa volta ci torna utile quello che si riassume in “costruire una comunità”.

Un buon leader sa come far sentire tutti parte di qualcosa di più grande. Non è un caso, infatti, che il team building sia una parte fondamentale della filosofia della Servant Leadership.

Le aziende in cui si promuovono momenti d’incontro e di svago sia all’interno che all’esterno della sede di lavoro, sono aziende dove il senso di appartenenza è radicato e anche auto alimentato dai dipendenti stessi, che hanno i giusti stimoli. 

6. Apprendimento e sviluppo accelerati 

Il team building è importante, ma altrettanto lo è il personal building, ovvero la formazione. Tra i benefici per le aziende che adottano la Servant Leadership c’è anche una maggiore velocità di crescita personale.

Questo avviene perché, come abbiamo già detto più volte, si tratta di ambienti stimolanti, pro attivi, e in cui si valorizza e incentiva la formazione. Parliamo quindi di imprese che organizzano internamente corsi di formazione alla leadership o stipulano convenzioni con scuole esterne.

Aziende che non ostacolano la crescita personale, ma spingono i dipendenti a crescere e ad approfondire e consolidare le proprie skill vincenti, così da poter crescere anche lavorativamente.

È proprio questa spinta, questa motivazione continua, che fa sì che il lavoratore abbia voglia di apprendere, mettersi in gioco, e quindi, crescere. 

7. Incrementa la capacità di leadership di ciascun membro del team 

Proprio sulla scia di quanto detto nel paragrafo precedente, migliorarsi, studiare e crescere porta al raggiungere anche ruoli più prestigiosi nell’organico aziendale. Ma non è soltanto questione di inquadramento e RAL.

Incentivare e stimolare la leadership personale di ogni membro del team significa anche avere dipendenti consapevoli, propositivi e non remissivi. Significa dare spazio e valore alle proposte dei dipendenti, e non imporre sempre dall’alto i compiti da svolgere.

Formare e dare spazio alla capacità di leadership dei lavoratori, indipendentemente dal ruolo, crea gruppi in continuo fermento positivo, dove ci si sostiene e spalleggia; dove si dà valore alla saggezza dell’anziano e al vigore dell’ultimo arrivato; dove, quindi, ognuno trova il suo spazio e la sua ragione d’essere e di emergere. 

Conclusioni

Abbiamo elencato sette benefici, ma potremmo continuare. La Servant Leadership è senza dubbio un approccio efficace e positivo in un contesto aziendale. Apporta benefici su molteplici fronti e contribuisce in modo consistente al benessere generale dei lavoratori.

Un Servant Leader è il trampolino di lancio verso progresso. Team più forti, ambienti di lavoro positivi, lealtà e facilità organizzativa. E ancora, un senso di appartenenza radicato e continua crescita personale di tutti i dipendenti.

È un modello difficile da sostenere, richiede impegno costante ma, soprattutto la volontà e la reale capacità di mettersi in discussione. 

In un mondo in cui tutti sembrano sentirsi leader finiti, risolti, detentori delle verità universali, i veri leader del futuro saranno coloro che continueranno ad avere pochi valori certi, e continueranno a porsi domande. E tu, da che parte vuoi stare?