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I 10 principi della Servant Leadership

I 10 principi della Servant Leadership sono alla base del modello sociologico del leader di servizio. Scopriamo quali sono e come influiscono nella gestione di un’azienda.

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Servant Leader è illuminato, attento e deciso. Consapevole del proprio ruolo, ma anche dell’essere parte, e non solo a capo, di una squadra, senza la quale la sua azienda non sarebbe la stessa. 

Fare proprio il modello della Servant Leadership, però, non è per tutti. È un modello flessibile, certo, ma fondato su capisaldi che sono intoccabili.

Dieci principi in cui tutti coloro che si identificano come leader di servizio (o leader serventi) possono riconoscersi. Principi che rimandano alle origini della teorizzazione della Servant Leadership, negli anni ’70.

Quali sono i 10 principi della Servant Leadership

i 10 principi della Servant Leadership

1.  Ascolto

La prima dote che un Servant Leader deve avere ed esercitare di continuo è la capacità di ascolto

Dare attenzione alle parole, alle richieste, alle esigenze di tutti costituisce l’unico modo per creare rapporti solidi e onesti, nel lavoro come nella vita. Dare ascolto ai collaboratori e ai dipendenti, indipendentemente dal ruolo che rivestono, è fondamentale. 

Farà sentire ogni componente della tua squadra accolto e capito e ti aiuterà a costruire quel legame solido e leale di cui hai bisogno per crescere.

Ritaglia dei momenti di incontro con i tuoi dirigenti e i tuoi dipendenti. In gruppi o singolarmente, valuta quale sia la soluzione migliore in base al numero di persone che compongono la tua azienda. 

Stabilisci magari degli appuntamenti fissi in cui dare e ricevere feedback, ma renditi anche disponibile, facendo in modo che i tuoi dipendenti sappiano che possono bussare alla tua porta, se necessario. 

2.  Empatia

Il concetto di empatia viene inserito in moltissime teorie sociologiche, per ovvie ragioni. Imparare a sentire l’altro è fondamentale per costruire rapporti sani e relazionarsi con le persone in modo positivo. 

Tra i 10 principi della Servant Leadership, l’empatia svolge un ruolo cruciale, sulla scia di quanto detto sull’ascolto. Il Servant Leader deve conoscere il proprio team nel profondo, tanto nella sfera lavorativa, quanto in quella personale. 

Valutare quali sono i punti forti e qual è il tallone d’Achille di ogni dipendente, compresi i propri, e comprendere cosa fa brillare il singolo e quali meccanismi mettere in moto per far sì che il team dia il meglio di sé, è fondamentale.

3.  Guarigione

Il mondo del lavoro, soprattutto oggi, è spietato e spesso scorretto. Se sei un imprenditore, ti sarà sicuramente capitato di assumere personale con un passato lavorativo pesante e tossico alle spalle. 

Gli ambienti di lavoro negativi possono destabilizzare un lavoratore in modi che non possiamo neanche immaginare. Ecco perché, una volta assunti, è importante curarli

Come farlo? La prima mossa – che peraltro dovrebbe essere una regola – è creare un ambiente di lavoro sano: uno spazio fisico e mentale che stimoli la guarigione, fondato su rispetto, collaborazione e meritocrazia.

Inoltre, è fondamentale che venga garantito un buon livello di work-life balance. Ovvero che il lavoro in azienda consenta ai dipendenti, tutti, di riuscire ad avere una vita extra lavorativa soddisfacente, in termini di quantità e di qualità, cioè senza portare a casa dal lavoro stress e pressione.

4.  Consapevolezza

I dieci principi della Servant Leadership costituiscono una sorta di catalogo delle qualità che un leader di servizio dovrebbe avere. Tra queste c’è anche la consapevolezza

Cosa si intende con consapevolezza è presto detto: un buon leader deve conoscere, quindi essere consapevole, di quelli che sono i punti di forza e i punti deboli di tutte le persone con cui lavora. 

In primis, però, la consapevolezza deve riguardare se stesso: un buon Servant Leader è, infatti, quello che per primo si mette sotto una lente di ingrandimento, che prima di ogni altro si mette in discussione. Solo dando il buon esempio potrà rendere un buon servizio – appunto – alla propria azienda.

5.  Persuasione

Ti vediamo storcere il naso, ma, davvero, stavolta non è come sembra. Sappiamo che la persuasione è spesso associata a discutibili e spesso antipatiche strategie di vendita. 

Quando si parla di persuasione in relazione ai 10 principi della Servant Leadership, però, non è questo a cui si fa riferimento. Nel caso specifico, con persuasione si intende il ruolo cruciale che il Servant Leader gioca nel creare consenso attorno al suo progetto, nonché la capacità di comunicarlo, condividerlo e fare in modo che tutti i suoi collaboratori lo sentano proprio.

Persuadere gli scettici, o molto più semplicemente gli ultimi arrivati, che c’è un piano, che è grande, e che sarà impossibile raggiungere il traguardo senza che tutti facciano del proprio meglio. Il vero Servant Leader è carismatico e coinvolgente!

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6.  Concettualizzazione

Strettamente legata alla persuasione c’è la dote al sesto punto dei dieci principi: la concettualizzazione. Per poter persuadere tutti i suoi interlocutori, un vero leader deve essere in grado di concettualizzare e raccontare in modo efficace il proprio business. 

Qual è, o quali sono, gli obiettivi a breve, medio e lungo termine? Dove vuole arrivare? Come conta di farlo? Saper rispondere in modo chiaro e semplice a queste domande è fondamentale per poter veicolare la mission all’esterno della camera dei bottoni.

7.  Lungimiranza

In un mondo in cui tutto si consuma nel tempo di un tap, compresa, spesso, l’attenzione di chi ci guarda o ascolta, essere lungimiranti può sembrare una dote inutile, se non controproducente. Un Servant Leader invece guarda lontano, ma non solo. 

Il vero leader lungimirante sa imparare dal passato, ascoltare il presente e intuire le conseguenze future delle sue azioni.

La lungimiranza va di pari passo con l’intuizione quindi, cioè la capacità, in questo caso, di prevedere gli esiti.

8.  Amministrazione

Non poteva certo mancare un riferimento alla gestione vera e propria. Di fatto, con amministrazione, o gestione appunto, si intende rispondere a una domanda implicita: qual è la regola d’oro di una buona amministrazione? 

È presto detto: dare il buon esempio. In parole ancora più povere, un perfetto leader di servizio deve dare il buon esempio. Non chiedere ad altri azioni, impegno o sacrifici che per primo non farebbe lui stesso. Una buona regola di vita in generale, non trovi?

9.  Impegno per la crescita

Abbiamo detto che la Servant Leadership mette al centro il gruppo. Nel teorizzare questo modello non si poteva prescindere, quindi, dal dare importanza alla formazione del personale (e della leadership, ovviamente). 

Un’azienda che prospera e un’azienda che non si ferma mai, che si impegna nel mettere a disposizione dei propri dipendenti tutto quello che serve per continuare a formarsi nel tempo.

Via libera, quindi, a corsi di formazione e di aggiornamento, che siano interni o esterni, a scambi con le scuole, a collaborazioni con altre aziende, per condividere il proprio know-how. 

Un buon leader di servizio incentiva i propri dipendenti a valorizzarsi, a studiare, a migliorarsi sempre. E lo fa a sua volta, ovviamente.

10.  Costruire una comunità

Impossibile non parlare di persone, formazione e visione. E per far si che tutti questi ingranaggi funzionino insieme, è bene oliarli di tanto in tanto. 

Per chiunque scelga di approcciarsi alla dirigenza prendendo ispirazione da questo modello, sarà fondamentale anche pensare ai momenti di team building. Da uno spazio relax in azienda fino a giornate “fuori porta” con attività mirate, tutto ciò che permette di relazionarsi con i colleghi senza dover parlare di lavoro aiuta a fare squadra. Così cresce la familiarità tra le persone e si sviluppa il senso di comunità.

Ti senti un Servant Leader?

Ecco che abbiamo chiuso il cerchio dei 10 principi della Servant Leadership. Partendo dall’empatia per arrivare al team building, ti ho raccontato tutte le doti che servono a un buon leader per essere davvero al servizio della propria azienda e, quindi, di tutte le parti che la compongono. 

Il Servant Leader lavora pensando che nella propria azienda tutti sono importanti, tutti meritano la stessa attenzione e la stessa qualità e di ascolto. 

Pensi di avere tutte le carte in regola per definirti Servant Leader? Se hai dubbi, puoi sempre scorrere questa lista e, con consapevolezza, stabilire dove puoi ancora crescere. Ricorda, solo dando il buon esempio si pongono le basi di una leadership vincente.

I 10 principi della Servant Leadership

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