Stampa 3D: le nuove prospettive per l’edilizia del futuro
Tra le prospettive più interessanti per il futuro dell'edilizia c'è quello della stampa 3D utilizzata per costruire case ed edifici
La stampa 3D è un tipo di tecnologia che sta crescendo in tempi rapidissimi. Molto semplicemente si possono utilizzare metallo in polvere, plastica e altri materiali incollabili per costruire oggetti stampando strato per strato in base a file di modelli digitali.
Tra i progetti più interessanti c’è la stampa architettonica 3D, una nuova tecnologia che utilizza la stampa da applicare all’ingegneria edile.
Attraverso la testina di stampa, il materiale viene accumulato strato dopo strato e infine formato in un prodotto finito. Insomma un funzionamento molto simile a quello delle classiche stampanti 3D ma molto più in grande.
Ogni edificio, anche se ha una forma diversa, può essere costruito automaticamente tramite un programma in esecuzione. Così facendo vedremo “nascere” il progetto davanti ai nostri occhi uno strato alla volta.
Come funziona la stampa 3D per l’edilizia?
Negli ultimi anni, la Cina è diventata forse la più grande potenza dietro la crescita della stampa 3D . In Asia è il governo stesso a dare grandi fiducia e grandi finanziamenti al settore.
Uno dei vantaggi più evidenti degli edifici per la stampa 3D è la sua alta efficienza. Ci vogliono circa 24 ore di stampa per costruire una casa a un piano di 50 metri quadrati.
In prospettiva, dobbiamo pensare che un tipico cantiere residenziale genera circa 4 tonnellate di rifiuti. Il calcestruzzo utilizzato nella costruzione del pavimento, ad esempio, è particolarmente dannoso per l’ambiente. Durante la costruzione di una casa ne viene sprecato circa la metà con conseguente perdita di denaro e produzione di materiale inquinante INUTILIZZATO.
Al contrario, una stampante 3D può modificare lo spessore della struttura in modo molto preciso, utilizzando il cemento solo dove è realmente necessario.
La digitalizzazione della struttura stampata è un altro vantaggio della stampa 3D. Ciò significa che il disegno presentato sul computer può essere convertito direttamente in istruzioni per la stampante. Ciò elimina la necessità di convertire il progetto in disegni, riducendo così errori, risparmiando sui costi e riducendo i ritardi. C’è un ulteriore vantaggio della digitalizzazione, ovvero rimuove gli ostacoli alla creatività progettuale. Gli architetti possono fornire progetti personalizzati o semi-personalizzati a un costo inferiore senza doversi preoccupare di formare altri per eseguire il piano.
Insomma la stampa 3D per l’edilizia è molto vantaggiosa e se nel futuro prenderà sempre più piede potrà portare a grandi vantaggi in termini economici e di inquinamento.
Certo ci sono ancora dei problemi da risolvere al riguardo, ma in tempi ragionevolmente brevi questa potrebbe diventare davvero l’edilizia del futuro
Stampa 3D: le nuove prospettive per l’edilizia del futuro