“Spunti POP” dalla Community: letture, film e serie tv per queste Feste
Senza fare troppa retorica, saranno delle feste diverse. Lontane da quei viaggi in posti fuori dal quotidiano e che ricaricano, o dalle grandi tavolate e delle giocate a carte fino a tardi, con l’inconfondibile profumo di mandarino. Vivremo un’esperienza eccezionale, nel vero significato (si spera) di un evento che costituisce un’eccezione, quindi straordinario, singolare, insolito.
Una cosa è certa: in queste feste ci fermeremo e avremo tempo a disposizione, ma meno possibilità per investirlo nelle più comuni attività come feste, cinema in seconda serata, teatri, cene tra amici. Sarà più intensa la riflessione e la stima del nostro anno, del così definito “Annus horribilis”. Ognuno avrà sicuramente delle alternative, anzi, probabilmente ci ritroveremo, come accaduto lo scorso inverno, a riscoprire vecchie passioni o nuovi interessi.
Io, intanto, ho pensato di raccogliere delle idee dalla “Community” (la mia rete). Nei vari social, ho chiesto alla rete qualche idea per libri, film e/o serie tv. In diversi hanno risposto, proponendo spunti variegati: dai grandi classici, a libri tecnici, passando per ispirazioni in nuove serie tv o in vecchi film cult, finendo con gli immancabili pezzi multimediali natalizi o con i consigli di cartoni animati per i più piccini.
C’è un po’ di tutto in questa lista, senza voler essere un elenco troppo serio o specialistico. “Spunti POP”, mi piace immaginarlo così, con la speranza che qualcuno ne possa trovare uno stimolo.
Libri da leggere e film e serie tv da vedere per questo Natale un po’ insolito
- “Il magico potere del riordino: Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita” di Marie Kondo: nel primo lockdown mi ha aiutato a gestire l’ansia, riordinando le cose e quindi la vita.
- “Le intermittenze della morte” di José Saramago: per comprendere le bellezze della vita ☺️
- “Il Monaco che vendette la sua ferrari. Una favola spirituale” di Robin S. Sharma: fa capire quanto importante sia per ognuno di noi fermarsi a capire in che direzione stiamo andando. Alle volte corriamo forte ma verso direzioni sbagliate!
- “Solo bagaglio a mano” di Gabriele Romagnoli: un passo di danza perchè nella vita, come nel viaggio, serve muoversi leggeri.
- “Esercizi di stile” di Raymond Queneau: fa riflettere su come uno stesso episodio possa essere letto in una miriade di modi.
- “Cambiare l’acqua ai fiori” di Valerie Perrin: ombra e luce di ogni personaggio emergono spontaneamente. La loro resilienza fa sorridere e commuovere.
- “Elogio dell’amicizia” di Paolo Crepet: se desiderate un mondo un po’
diverso, che rispolveri i veri valori guida delle relazioni e del benessere collettivo, concedetevi questa possibilità e leggete anche un solo libro di questo autore. In particolare consiglio questo breve saggio, che ha il coraggio di sfidare ciò che abbiamo dato per scontato e troppo spesso banalizzato, “la cerniera fondamentale delle nostre vite”: l’amicizia.
- “Le parole del mare. Libero viaggio nell’oceano letterario” di Valeria Serra: una piccola/grande antologia bella, completa e indispensabile per chi ama il mare e la scrittura. Non perdete questa chicca pubblicata da un piccolo editore sardo.
- “Le regole del cammino. In viaggio verso il tempo che ci attende” di Antonio Polito: Polito ha fatto un lungo cammino a piedi da Cassino a Norcia dopo il primo lockdown. Lo racconta e poi da quella esperienza ne trae elementi di giudizio per la situazione generale del nostro paese.
- “21 lezioni per il XXI secolo” di Yuval Noah Harari: dà una visione del futuro molto interessante. Ci sono tantissimi spunti su fronti diversi (religione, AI, etica…).
- “Sapiens. Da animali a dèi: Breve storia dell’umanità” di Yuval Noah Harari: perché per capire presente e futuro bisogna partire dalla storia dell’uomo e della cultura.
- “Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni“, di Jared Diamond: fornisce un’ottima interpretazione della vita umana.
- “L’umanità in pericolo. Facciamo qualcosa subito” di Fred Vargas: permette di comprendere meglio le problematiche ambientali attuali e come migliorare il proprio stile di vita.
- “La società signorile di massa” di Luca Ricolfi: perché dovremmo tutti quanti sentirci responsabili di capire come aiutare la nostra cultura e la nostra economia a evolvere.
- “Chi ha spostato il mio formaggio” di Spencer Johnson: cambiare sé stessi in un mondo che cambia.
- “Grinta. Il potere della passione e della perseveranza” di Angela Duckworth: un libro che mi ha accompagnato durante tutto il lockdown e che dimostra come, in quasi tutti gli ambiti, sia possibile raggiungere traguardi inimmaginabili grazie alla passione ed alla perseveranza…
- “Teniamoci in contatto. La vita come impresa” di Reid Hoffman e Ben Casnocha: aiuta a gestire il proprio percorso professionale con maggiore consapevolezza, concependoci sempre come una startup.
- “Non morire di riunioni. Un metodo efficace per organizzare smart meeting che fanno bene alle persone e al business” di Marina Capizzi e Tiziano Capelli: un valido bignami per stare al passo con i tempi e su come ottimizzare al meglio le nostre giornate lavorative. Concreto, utile e smart con degli approfondimenti sulle neuroscienze assolutamente fondamentali quando si comprende che prima di organizzare meeting… stiamo coinvolgendo Persone.
- “L’intelligenza emotiva” di Daniel Goleman: porta ad una forte introspezione sulla comprensione di sé stessi e delle proprie emozioni, sull’autocontrollo, l’importanza dell’empatia nel relazionale professionale e non, il cosiddetto ‘radar sociale’. L’ho letto durante il primo lockdown e per Natale lo sto regalando a 4 amici.
- “Machine, Platform, Crowd HARNESSING OUR DIGITAL FUTURE” di Andrew McAfee ed Erik Brynjolfsson: 3 megatrend che cambiano ogni giorno la realtà che viviamo. Gran libro per chi è appassionato di Digital Transformation.
- “Brand Activism. Dal purpose all’azione” di Philip Kotler e Christian Sarkar: illuminante per capire come sta cambiando (deve cambiare) la purpose aziendale. Non sono più sufficienti le dichiarazioni di intenti, è il momento dei fatti.
- “50 segreti della scienza della persuasione” di Goldstein, Martin, Cialdini: è il libro chiave per tutti i libri di marketing.
- “Mindset. Cambiare forma mentis per raggiungere il successo” di Carol S. Dweck: brillante testo sulle differenze tra due mentalità opposte (growth e fixed) e sull’influenza che queste hanno avuto in personaggi di spicco.
- “La valle oscura” di Anna Wiener: parla dei segreti e delle pecche della Silicon Valley.
- “Le piccole grandi cose. 163 modi per raggiungere l’eccellenza” di Tom Peters: per raggiungere l’eccellenza in tutte le sue forme.
- “Confessioni di un pubblicitario” di David Ogilvy (sempre che riusciate a trovarlo!).
- “L’arte della vittoria” di Phil Knight: autobiografia del fondatore della Nike.
- “Elegia Americana” di J.D.Vance: attraverso questa lettura si riescono a comprendere meglio le dinamiche e le notizie che arrivano quotidianamente dagli USA.
- “Dodici ricordi e un segreto” di Enrica Tesio: un bellissimo libro di presenze e mancanze, con tanta ironia che ci sta sempre bene.
- “Il rosso e il blu. Una comune favola di immigrazione” di Luca Giommoni: un romanzo molto bello di Effequ. È una favola sui migranti in Italia. Ironico, divertente ma anche commovente.
- “Il più grande venditore del mondo” di Og Mandino”: una storia che parte, in un certo senso, dal Natale con finale a sorpresa.
- “Favole al telefono” di Gianni Rodari: un evergreen che ho letto a me stesso da bimbo e che ho letto da grande alle mie figlie con gioia.
- “Non mangiate Cenerentola” di Francesca Simon: proprio per i più piccoli, storia assurdamente buffa da leggere ed interpretare vocalmente nel modo migliore per il divertimento dei piccoli.
- “Fiaba di Natale” di Simona Baldelli: abbiamo sempre bisogno di magia ma in questo natale di più. E Simona crea magia con le parole e le immagini.
- “Fafa e le dolci ricette Formy-dabili” di Astrid Vinatzer e Lidia Cavallari: per far sognare e cucinare grandi e piccoli.
- “JANE EYRE” di Charlotte Bronte: a Natale ci sta sempre bene. Torniamo a un po’ di sana letteratura classica, che ci faccia sviluppare pensiero critico, empatia e… fantasia.
- “Va dove ti porta il cuore” di Susanna Tamaro: perché, specie durante le festività, chi è stato nipote possa rivivere l’affetto di una nonna che non c’ è più. Di un’adolescenza che forse, tornassimo indietro, ci farebbe vivere di più le nostre nonne e le loro saggezze❣
- “L’atlante delle donne” di Joni Saeger: perché è un lavoro capillare che fotografa la situazione della donna nel mondo a livello sociale, economico e culturale. Per non dimenticarci mai che essere donne ora deve significare cambiare lo status quo.
- “L’amica geniale” di Elena Ferrante: perché racconta una storia di amicizia, divario sociale e italianità che ci riporta al tempo dei nostri nonni.
- “I leoni di Sicilia. La saga dei Florio” di Stefania Auci: per chi ama le saghe familiari stile Gattopardo. In attesa che riaprano i musei, questo è un ottimo modo per viaggiare nei capolavori del nostro Sud.
- “Cecità” di José Saramago: per stupirsi di quanto un romanzo quasi distopico possa somigliare ai giorni nostri.
- “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón: racchiude mistero, tragedia amorosa e romanzo storico. Ne leggo molti di libri e questo è uno di quelli che maggiormente mi ha coinvolta.
- “Uomini che odiano le donne” di Stieg Larsson: l’ho comprato anni fa e cerco il tempo di leggerlo. Da russa, consiglio di leggere anche Anton Pavlovič Čechov .
- “M. L’uomo della provvidenza” di Antonio Scurati: perché avevo tanto apprezzato il suo primo, M. Il figlio del secolo, e poi mia figlia sta studiando quegli anni e non guasta ripercorrere la storia, anche con l’aiuto di qualche tono romanzato. E poi leggerò il libro “L’ora dei cani” di Sergio Albesano.
- “Libro” di Maccio Capatonda: un’autobiografia che fa scoprire come Marcello sia diventato famoso – Maccio. Narrazione ironica e a tratti surreale, con aneddoti paradossali, dettagli improbabili, capitoli fuori dal tempo che si insinuano tra riflessioni serissime e rivelazioni a cuore aperto.
- “Il cuore nel sesso. Libro sull’erotismo, il corteggiamento e l’amore scritto da uno «pratico»” di Franco Califano: per non essere troppo seri 🙂
Io aggiungo:
- “Il gusto di essere felici. Saggezza e benessere in ogni momento della vita” di Matthieu Ricard: aiuta a riflettere su come si possa nel quotidiano perseguire un atteggiamento agile alla vita. Fa comprendere come la leggerezza e il benessere dipendano dal vivere nel presente, senza conflitti.
- “Niente teste di cazzo. Lezioni di vita e di leardership dagli All Blacks” di James Kerr: per ricordare il senso e la strada, riconoscere le attività degli altri, prendersi cura (vera) di sé e della squadra, supportare ognuno nella propria crescita con costanti feedback chiari e costruttivi. Per ricordarci che ci vuole carattere. Specialmente ora, serve attenzione e riguardo per il lavoro del Team. Può essere importante farci ispirare dalla squadra più forte al mondo, gli All Blacks.
- “Il potere del cazzeggio. Perché la distrazione ci rende più intelligenti” di Srini Pillay: per fermarci e smettere di correre; per ricordarci il valore delle pause e l’importanza di divertirsi anche nel lavoro.
I film e le serie tv da vedere per questo Natale 2020
Ho chiesto anche consigli per film e serie tv. Ecco cosa mi è stato suggerito dalla mia community:
- Come serie consiglio “We are who we are”: americana ambientata in Italia, un viaggio nell’adolescenza. Come film “Joker” visto poche sere fa, Joaquin Phoenix strepitoso, superlativo. Secondo me ha interpretato il miglior Joker di tutti i tempi.
- Una serie: “Mad men” (attualmente disponibile solo su PrimeVideo, prima era esclusiva di Netflix). Copio/incollo le motivazioni che fanno di Mad men una delle migliori serie in assoluto di sempre, secondo me, ma soprattutto secondo molti. “Nelle sue sette stagioni la serie è riuscita a incapsulare gli eventi più significativi degli anni ’60, soppesandone i risvolti sulle vite di tipi umani perfettamente rappresentativi della realtà del tempo. Una straordinaria riflessione sulla nascita dell’America moderna”.
- “Young Pope” di Sorrentino: bell’esempio di dinamiche che si vedono a livello di Governance in ogni organizzazione, raccontato attraverso dialoghi bellissimi, curati e realizzazione di qualità.
- Natale = classiconi: da “Miracolo sulla 34a strada” a “Love Actually”. Perché se non a Natale, quando? ☺️❤️
- “Babbo Bastardo”: un classico.
- “Una poltrona per Due”: mai un Natale senza!
- “Gremlins” (Giuro! È un film di Natale!). Insegna che non bisogna sottovalutare l’impegno che richiede ricevere un piccolo animaletto come regalo sotto l’albero.
- “The good wife” per i grandi. Per i bambini “SING”.
- “Il giardino segreto” è incoraggiante, alla fine… La cosa più giusta che si possa fare nella vita è osare e impegnarsi a realizzare i propri sogni.
- “The Queen’s Gambit”, ma lo diranno tutti, è fantastico!;
- “The Crown”, se si ama l’Inghilterra. È scritto benissimo e, famiglia reale a parte, ci sono bellissimi shot anche della Scozia e della countryside inglese;
- “His Dark Materials”, altra serie inglese sull’esistenza di vari universi paralleli in cui sono messe in evidenza differenze, nonché similitudini, tra esseri umani in questi mondi alternativi.
- Tutta la serie di “The Walking Dead”, perché è sempre bene esercitare le proprie skill di sopravvivenza!
- “Breaking Bad” e “Il trono di spade” perché sono l’equivalente del libro “Cuore” per l’educazione alle serie tv.
- “Black Mirror” perché ogni episodio è slegato dall’altro a livello di storia, ma il file rouge resta le derive della tecnologia. Siamo pronti ad affrontarle o ci siamo già dentro?
- “Modern Love” ogni episodio è una storia d’amore diversa, ma tutte sono ispirate alla popolare rubrica del New York Times. Prospettive intime e profondamente umane sono le vere protagoniste di ogni racconto.
- Serie tv “This is Us”: perché le relazioni familiari e le perdite segnano profondamente e ogni persona ne esce cambiata e ogni carattere assume una nuova vita…
- Tra le serie, After Life, Ricky Gervais (Netflix): un piccolo capolavoro di realismo, dove il dolore non viene descritto in maniera drammatica ma con l’ironia e la comicità che contraddistingue il personaggio.
- “L’alienista”: la criminal minds di fine ottocento in una realistica New York tra ricchi scapoli in smoking, assassini alla Oliver Twist e i primi medici freudiani.
- “Gorilla nella nebbia”: per l’occasione perduta nella pandemia, di riconoscere la nostra responsabilità nei cambiamenti climatici e non solo. In ricordo di quella piccola, sana, umanità che ci ha fatto emozionare nel vedere delfini tornare a Venezia e daini passeggiare nelle piazze… senza di noi. Siamo usciti predatori come prima. Non abbiamo imparato niente.
- “Wonder“: quando empatia, amore e una grande dose di coraggio aiutano a trovare il proprio posto nel mondo.
- La serie “The IT crowd”: per conoscere un team di strampalati tecnici informatici e gli stereotipi che li circondano.
- “Il primo dei bugiardi. The invention of lying”: irriverente commedia inglese su un ipotetico mondo privo di bugie.
- “Io prima di te“: un libro e anche un film che racconta di una storia d’amore fuori dall’ordinario. L’incontro di due ragazzi che grazie a questa storia riscoprono tratti di sé stessi ormai persi o completamente nuovi. Racconta di come ci si può sentire persone completamente nuove e diverse dopo aver incontrato qualcuno di speciale nelle proprie vite, che sia un fidanzato/a o un amico/a.
- Come film, uno tra quelli che mi piace ricordare è “Perfetti sconosciuti“. La motivazione? Marco Giallini. A parte gli scherzi, fa vedere e soprattutto pensare alle nostre debolezze umane.
- “L”incredibile storia de l’isola delle rose“: a parte il fatto che è una storia vera che vale la pena conoscere per la sua assurdità, si parla di inseguire i propri ideali e “provare un po’ a cambiare il mondo”, in modo davvero or iginale. Un film di intrattenimento e intelligente.
Io suggerisco:
La serie: “La Regina degli scacchi” Il prodigio, la sregolatezza, la battaglia per la parità, l’emancipazione, i problemi emotivi/dipendenze, il dolore e la rivincita, il coraggio di decidere, i sacrifici e la costante analisi e messa in discussione degli ostacoli superati. La rabbia, l’autonomia, l’autoaffermazione e la libertà. Le capacità strategiche che richiedono un piano d’azione di lungo termine nell’idea di raggiungere un obiettivo attraverso una serie di operazioni distinte e distinguibili e la capacità di saper prevedere le mosse dell’altro.
Il costante conflitto tra talento e prezzo da pagare e il grande desiderio di competere a testa alta con le eccellenze.
C’è tutto questo in “La regina degli scacchi”, come una brillante comunicazione che passa dal linguaggio del corpo, dalla postura, dai vari e peculiari modi di impugnare i pezzi.
E una conferma: il talento, anche quello grande e naturale, va sempre alimentato con lo studio e con l’applicazione e per fiorire del tutto ha bisogno della ricchezza e della visione degli altri.
Un’altra serie “Le regole del delitto perfetto”: per me la migliore. Sei serie, mai scontate, connotate da un altissimo livello di souspance, con un colpo di scena dopo l’altro e ritmi veloci. La protagonista, Annalise Keating, un avvocato e docente di diritto penale, è una donna di colore in un’America non sempre tollerante. Carisma, competizione, depressione, dipendenze, ossessioni, relazioni ai limiti, conti con il passato: tanti sono gli elementi che ne fanno una serie da vedere assolutamente.
Terza serie: Freud. Eccentriche terapie, occulti, surrealtà per una misteriosa cospirazione. Pur non essendo un’opera biografica, tratta temi di ipnosi e psicosi in un mondo di fantascienza.
Quarta serie: Diavoli. Nel lockdown è stata la mia gioia del giovedì sera. Un grande Alessandro Borghi che avvicina anche i più lontani al mondo della finanza.
“Beata ignoranza” (di Massimiliano Bruno, del 2017). Un film sull’uso della tecnologia e dei social network, che aiuta a trovare l’equilibrio tra iperconnessione e rifiuto totale degli smartphone.
In così tanta varietà, si possono incontrare più gusti. Fatemi sapere se e cosa deciderete di intraprendere tra tutte queste proposte POP. E poi Buone Feste!
“Spunti POP” dalla Community: letture, film e serie tv per queste Feste