Marketing & Communication

Web Marketing Festival 2017: Gli Speech Imperdibili

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Manca un solo giorno ad uno degli eventi di web marketing più importanti d’Italia. Il Web Marketing Festival 2017 è alle porte ed anche quest’anno sarò presente con Spremute Digitali in veste di media partner.
Ho notato che gli speech saranno veramente tanti e per non fare confusione ho iniziato a dare uno guardo al programma da qualche giorno. Mi sono già fatta un’idea di quelli che saranno gli interventi da seguire e visto che c’ero, ho selezionato i talk che mi interessavano di più ed ho contattato i rispettivi relatori per sapere di più su quanto avrebbero trattato sul palco.
Mi è venuta in mente l’idea di scriverci un articolo, in modo che anche te che stai leggendo puoi avere un’idea migliore di quello che può essere il programma delle due giornate.
Il Web Marketing Festival, come ci ha raccontato Cosmano Lombardo in un’intervista di qualche tempo fa (che puoi trovare qui) è

[…] un evento che, partendo dalla formazione su tutti i temi connessi al web marketing e al digitale, è arrivato a diventare uno strumento in grado di trattare anche temi di carattere socio-culturale.
Nel corso di questi anni siamo partiti da 6 fino ad arrivare ad oltre 26 temi trattati all’interno di altrettante sale formative durante la passata edizione. A questo si è accompagnato lo sviluppo attento anche di altre iniziative, con radici vive e forti nelle altre sfere della società – ecco perché la Startup Competition, uno spazio importante dato alla musica e a dibattiti di approfondimento su temi di interesse attuale all’interno del Festival – sempre nel segno della rivoluzione portata, appunto, dal digitale.

Hai capito bene nella passata edizione sono arrivati a quota 26 tematiche. Sono tantissime!
Vista l’abbondanza ho dato uno sguardo a quelle che potevano essere le più interessanti da seguire così potrai decidere se avere una base da cui partire e segnare gli interventi da non perdere.

A proposito, qui trovi il programma in pdf che puoi anche scaricare 😉

Gli speech imperdibili del Web Marketing Festival 2017

Iniziamo subito a conoscere quali saranno i relatori e i talk di queste due giornate riminesi, divisi per sale e tematiche. Eccoli qui, sono tutti tuoi, nei link qui sotto troverai le interviste dei relatori 😉

 
Iniziamo con la sala Startup, qui troviamo un talk che non può passare inosservato: “L’introduzione della Blockchain nei processi della pubblica amministrazione” di Koen Lukas Hartog di Seedble Srl, nonché collega contributor, qui su Spremute Digitali.
Mi sono fatta raccontare bene di cosa avrebbe parlato sul palco e ne è venuta fuori un’interessante intervista, che voglio farti leggere:

La Parola a Lukas Hartog

Q. Ciao Lukas! È un onore averti tra gli intervistati 🙂 Insomma, domani Venerdì 23 Giugno aprirai gli interventi in sala startup. Il tuo pitch sarà sulla Blockchain e i Blockchain Pilots di cui con Seedble ti stai occupando. Spiegaci in cosa consiste questa tecnologia disruptive e come le organizzazioni governative olandesi vogliono implementarla dentro i loro processi.
 
A. Allora, Blockchain permette alle persone e alle organizzazioni che non si conoscono di poter scambiare valore senza la necessità di avere reciproca fiducia o di ricorrere a un contatto fidato per entrambi, rappresenta un cambiamento molto importante. Non ci facciamo molto caso, ma molte aziende esistono ricoprendo esclusivamente questo ruolo. Pensate alle banche, ai ragionieri, ai notai e al Governo.
Q. Come è nata l’idea di questi progetti pilota Blockchain? Perché hai scelto l’Olanda?
A. Durante un workshop sull’innovazione, che ho tenuto per i manager del governo olandese è successo che ad un certo punto questi hanno iniziato a mostrare interesse sul tema. Era inizio 2016. Hanno iniziato a voler sapere di più riguardo alla blockchain. Si chiedevano: “Ma come funziona? In che modo può cambiare la mia organizzazione?”
In un primo momento ho organizzato molti seminari e workshop. Ma loro desideravano ancora più informazioni. Dicevano, e credo avessero ragione, che l’unico modo per capire cosa fosse la blockchain era tramutare questo concetto in un qualcosa di pratico. Così sono nati i progetti pilota. Abbiamo costruito il progetto attraverso la partecipazione delle istituzioni governative e con un altro consulente con cui collaboriamo regolarmente.
Detto con una connotazione positiva, ci è sfuggito un po’ di mano 🙂 Per il primo round si sono iscritte 11 organizzazioni. Per il successivo, altre 16. Tra queste organizzazioni c’erano anche grandi città. Il terzo ed ultimo round olandese è iniziato a Maggio e a Settembre cominceremo il primo round con un progetto pilota internazionale, seguendo l’interesse dimostrato da diverse nazioni e paesi compresi Australia e India.
Q. Secondo te invece, qual è il livello di conoscenza di Blockchain e Bitcoin in Italia? Siamo pronti nel nostro bel paese a comprenderne meccanismi ed importanza?
A. Certo! L’Italia ha tanti esperti bitcoin/blockchain. Ci sono studenti italiani che fanno parte del network BEN (Blockchain Education Network) e ci sono startup interessantissime come Chainside. Non c’è bisogno di dirlo, ovviamente speriamo che anche le organizzazioni governative italiane sperimentino il grande impatto della blockchain. Le organizzazioni olandesi sono più che disposte a fornire loro informazioni e noi siamo pronti a fornirgli supporto.
Q. Cosa significa fare un progetto pilot blockchain?
I progetti pilota che abbiamo seguito comprendono 4 concetti fondamentali:

  1. La costruzione della conoscienza: teniamo presentazioni e workshop alle organizzazioni partecipanti.
  2. Lo sviluppo di un use case: ogni organizzazione sceglie un processo che vorrebbe implementare usando la blockchain.
  3. La costruzione di un network: creiamo connessioni tra le organizzazioni partecipanti e più di 100 esperti blockchain della nostra rete. È stato subito chiaro che c’era un gap tra le organizzazioni innovative e quelle governative, quindi abbiamo provato a ridurlo. Abbiamo lavorato con Università, startup, aziende IT e studenti. Un bell’esempio è il Blockchain Education Network, che possiede anche qui in Italia un interessante capitolo.
  4. La collaborazione trasversale tra le organizzazioni: ogni organizzazione ha lavorato sul suo specifico progetto. Ciò ha assicurato la velocità e la flessibilità di cui avevamo bisogno per raggiungere i risultati nel più breve tempo possibile. Ma abbiamo al contempo riconosciuto l’importanza di creare una rete “governativa” composta da persone che si occupassero di lavorare sui progetti pilota.

Q. Con i Blockchain Pilots, quali risultati siete riusciti a raggiungere con Seedble e le organizzazioni olandesi?
A. I progetti pilota hanno mostrato che la blockchain si propone di migliorare i processi governativi in due modi specifici:

  • Migliorando e semplificando drasticamente i processi amministrativi che coinvolgono molteplici stakeholder;
  • Eliminando la necessità che le agenzie governative siano proprietarie dei dati dei cittadini. Un sistema decentralizzato distribuito potrebbe creare un modo più sicuro per conservare i dati offrendo ai cittadini allo stesso tempo più controllo sui dati stessi. Alcune organizzazioni sono state concepite specificatamente per custodire e possedere i dati. Talune hanno scoperto che malgrado la loro posizione non sia sotto minaccia imminente, il loro focalizzarsi sul ruolo di terze parti fidate potrebbe essere una strategia rischiosa nei prossimi 5-10 anni. Tutti gli casi pratici sono stati pubblicati su blockchain projects.nl e presto lo aggiorneremo anche con la versione inglese.


Tra i più interessanti ho trovato anche il talk di Silvia Signoretti nella sala Facebook Marketing “Sempre più Local: Facebook Search e i risultati relazionali cambiano il Local Marketing”. Anche Silvia ha avuto modo di rispondere a delle mie domande:

La Parola a Silvia Signoretti

Q. Ciao Silvia, grazie per aver accettato di sottoporti alle mie domande 🙂 Saranno poche giuro, ma buone 🙂 Intanto per rompere il ghiaccio, presentati ai lettori di Spremute Digitali.
A. Mi chiamo Silvia Signoretti e sono una Web Marketing Strategist. Dopo una decina di anni di attività nel marketing, tra comunicazione offline e online, mi sono messa in proprio e connetto le aziende con il mondo del web marketing, partendo dall’analisi e costruendo strategie.
La mia specializzazione è nei franchising e reti di negozi e nelle attività locali di cui ho trattato anche nei volumi di Hoepli di Alessandro Sportelli (La pubblicità su Facebook, Hoepli 2016) e di Cristiano Carriero e Francesco Antonacci (Local Marketing, Hoepli 2017). Nonostante mi si conosca per la simpatia per Mark Zuckerberg  e i suoi Locations e Business Manager, studio Facebook perché mi incuriosisce ogni giorno di più il marketing relazionale e il suo sviluppo, ma nelle mie strategie, non parto mai dagli strumenti 🙂
Q. Cosa significa per te essere relatrice del Web Marketing Festival? Di cosa parlerai al pubblico in sala Facebook Marketing?
A. Il Web Marketing Festival è un appuntamento annuale che, complice l’estate, unisce la formazione al social network, quello vero, fatto con le persone (gli altri sono social media). È un appuntamento per confrontarsi con i colleghi, scoprire nuovi trend e nuovi sviluppi del web marketing, fare rete e allo stesso tempo uscire da quell’online in cui ci vedono incastrati ma che, ogni giorno di più, crea relazioni vere e durature. E poi è una forma di riconoscimento a Giorgio Tave, un mito del web marketing, e al suo staff ed è anche un bell’esercizio di public speaking per non perdere l’abitudine.
Al WMF 2017 parlerò di Facebook Search, ripescando alcuni strumenti poco conosciuti, ma ormai sul mercato da qualche tempo e andandone ad esplorare gli sviluppi. Cercherò di rendere consapevoli che, lavorare per le realtà locali, a fronte della nuova Facebook Search, prevede nuove impostazioni e un’attenzione sempre più costante al cliente finale, non tanto quello che acquisiamo e di cui si fantastica in maniera ormai spropositata in rete, ma quello che ci dimentichiamo spesso, forse troppo spesso: il cliente acquisito.
Oggi ci facciamo la guerra per acquisire nuovi clienti ma, Facebook stesso lo sta dimostrando con i risultati di ricerca, sono le relazioni che muovono nuovi clienti a incontrarci. È una forma di passaparola strategico – mi piace chiamarlo così – che un tempo si innescava con relazioni involontarie e che oggi si può strutturare, anche su Facebook.
Q. Quanto i cambiamenti introdotti da Facebook, hanno impattato sul marketing e sulla tua professione?
A. Facebook ci costringe ogni giorno al cambiamento. È una delle aziende più in fermento che abbia conosciuto. Ci sono costantemente progetti in beta implementati, provati, abbandonati, che creano aspettative e poi prontamente le disattendono, oppure ci sorprendono.
La piattaforma ha tanto da migliorare, è acerba e in costante implementazione, ma ne ho visto un’evoluzione costante da che la studio. Basti pensare che un tempo i risultati di una ricerca erano uguali, per le attività commerciali, tra gli utenti, e che oggi sono diversi per ogni persona. Cambieranno le prospettive del marketing? Non lo so, ma certamente dovremo staccarci dalle azioni standard e cominciare a studiare, anche sociologicamente, le relazioni fra clienti e business. E Facebook, di conseguenza, ci studierà per capire come darci informazioni sempre più utili, con un unico scopo, che è quello che muove tutti: mantenerci come clienti, il più a lungo possibile, all’interno della sua cornice blu.
Per la sala Mobile Marketing consiglio invece il talk di Enrico Maioli “Mobile Voicegeddon: tips & tools per rispondere alle Ricerche Vocali”. Qui Enrico parlerà di come i controlli vocali incidono sul web e darà alcuni suggerimenti per intervenire su architettura dei contenuti, testi, SEO, in un contesto mobile. Per la sala SEO consiglio invece lo speech di Matteo Monari “SEO e content marketing: alla tua azienda NON serve un blog!” con cui ho avuto il piacere di fare quattro chiacchere.

La Parola a Matteo Monari di BizUp

Q. Ciao Matteo, grazie per aver accettato di sottoporti alle mie domande. Saranno poche giuro, ma buone 🙂 Intanto per rompere il ghiaccio, presentati ai lettori!
A. Mi chiamo Matteo Monari e sono uno dei soci fondatori di BizUp, agenzia di Digital Marketing specializzata in Content Marketing e con con forte focus sulla Performance, parte – da un anno a questa parte – del gruppo Alkemy.
Q. Cosa significa per te essere relatore del Web Marketing Festival? Di cosa parlerai al pubblico in sala SEO?
A. Il Web Marketing Festival è cresciuto moltissimo dalla sua prima edizione, ed è oggi di sicuro l’evento italiano più completo nel panorama del Web Marketing. Per questo per BizUp è un onore potere essere presente sui suoi importanti palchi – quest’anno con ben 3 interventi! Nello specifico, nel mio intervento parlerò di quali sono i contenuti informativi a cui i brand dovrebbero dare maggiore priorità, e a quale sia la loro collocazione ideale, che come potete immaginare dal titolo non sarà il famigerato “blog aziendale” 😉
Q. Come gli algoritmi di Google ed i continui aggiornamenti impattano sulla tua professione e su quella dei blogger?
A. Ahimè quasi tutti coloro che in qualche modo vedono la propria professionalità legata al mondo del Web devono fare i conti con le scelte – strategiche, operative o algoritmiche – operate dai giganti della Silicon Valley, da Amazon a Google passando per Facebook e Twitter. Questo è però anche per me un elemento di motivazione che rende le nostre professioni più interessanti: questi giganti e la loro “pressione” ci costringono a non annoiarci mai!

Andiamo ora invece in sala Plenaria, qui ci sono un bel po’ di interventi che consiglio a tutti di seguire. Ad esempio non puoi lasciarti scappare il talk di Yuval Dvir, Strategy Head, Global Product Operations di Google con “The impact of human factor for digital transformation”; oppure se sei appassionato di innovazione e di Digital Transformation i talk di Marco Gay di Digital Magics “Digital Transformation e Industry 4.0” e di Ivan Mazzoleni di Microsoft “Digital Transformation e Business Model”, sono quelli che faranno al caso tuo.

Nella sala Web Analytics potrai trovare l’interessante talk di William Sbarzaglia “Dalla Web Analytics al CRM: seguiamo il lead fino alla fine”; invece per la sala Content Marketing troviamo un grande intervento “La tecnica dietro la satira di Lercio” con Alfonso Biondi e Vittorio Lattanzi di Lercio che hanno già confermato la loro simpatia in questa breve intervista:

La Parola ad Alfonso Biondi

Q. Ciao Alfonso, grazie per aver accettato di sottoporti alle mie domande 🙂 Saranno poche giuro, ma buone 🙂 Intanto per rompere il ghiaccio, presentati ai lettori!

A. Mi chiamo Alfonso Biondi, ho 32 anni e sono un ragazzo semplice e solare che vuole la pace nel mondo.
Q. Cosa significa per te essere relatore del Web Marketing Festival con Lercio? Di cosa parlerai al pubblico in sala Content Marketing?
A. Sono molto felice di rappresentare Lercio in un festival importante come quello di Rimini, sono sicuro che ci divertiremo. Il nostro intervento in sala Content – dico “nostro” perché assieme a me ci sarà il mio compagno d’avventure Vittorio Lattanzi – tratterà della tecnica umoristica e satirica: spiegheremo come nasce una battuta, quali sono le caratteristiche di una buona battuta e arriveremo alle diverse tipologie di notizie di Lercio. Se avanzerà del tempo, poi, dibatteremo argutamente del fatto che non esistono più le mezze stagioni.
Q. Siete uno dei giornali di satira più seguiti sul web: come si può fare, secondo te, a far capire la differenza con le Fake-news e le bufale? Alla fine è stato questo il vostro più grande successo.
A. La differenza tra una fake news satirica (che possiamo anche chiamare fictional news) e una bufala è solitamente lampante: nella prima l’intento comico/satirico si palesa immediatamente, a differenza della seconda il cui obiettivo è, appunto, quello di ingannare il lettore. Ti faccio un esempio:
– Lavoro, pronto piano da 4 miliardi. Gentiloni: “Ora mancano i 4 miliardi” (Lercio)
– Gentiloni choc: gli italiani imparino a fare sacrifici e la smettano di lamentarsi (sito di bufale)
Cos’altro aggiungere?
In chiusura – e a proposito di bufale – vi segnalo l’intervento del nostro Augusto Rasori al Web Marketing Festival in plenaria, dove parlerà della storia delle bufale e di alcuni clamorosi cortocircuiti tra satira, verità e bufale da Benjamin Franklin a Lercio. Consigliatissimo!

E dopo aver presentato il talk di Lercio, troviamo nella sala Competenze e professioni digitali lo speech “Quali lavori faremo nel 2020? Le nuove professioni (digitali) e le competenze che saranno richieste dal mercato del lavoro di domani” di Andrea Boscaro di The Vortex e per Strategia e Innovazione Francesco De Nobili parlerà di “Digital marketing integrato: un metodo unico per ottimizzare tutte le risorse a disposizione”. Entrambi interventi molto interessanti che consiglio di seguire.

Un talk molto utile per i manager è quello di Luigi Centenaro nella sala Brand che si occuperà di Personal Branding per gli Executive, un intervento molto interessante in cui si parla di manager e di quanto sono importanti rappresentanti dei brand. Hai mai pensato a come sviluppare una strategia di Personal Branding per un manager, che sia coerente con il brand e d’accordo con le varie anime aziendali?
Nella sala Programmatic, (se non sai cos’è il Programmatic Advertising puoi trovare la risposta in questo articoloMattia Stuani tratterà l’argomento dell’Augmented intelligence and Softwares. L’ultimo talk che consiglio di non perdere sarà ospitato dalla sala Chat Bot “AskFor: l’esperienza di una Start Up che fonda il proprio Business Model sul BOT”.
Non dimentichiamoci poi, che oltre ai talk, ci saranno dei momenti veramente divertenti grazie ad ospiti come Neri Marcoré, la musica dei Modena City Ramblers, la creatività dei contendenti del premio della Startup Competition e tanto networking. Ci vediamo a Rimini per fare rete 😉
Insomma, hai già preparato i bagagli? Dai che si parte!
Se vuoi scoprire il programma completo, visita il sito ufficiale del Web Marketing Festival
 
 

Web Marketing Festival 2017: Gli Speech Imperdibili

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