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Runet, l’internet Russo è realtà. Il Cremlino censurerà anche i siti più importanti?

Dopo diversi anni test e decine di tentativi, Runet - l'internet indipendente russa - sembra realtà.

Dopo diversi anni test e decine di tentativi, Runet sembra realtà. Per chi non lo sapesse parliamo dell’internet indipendente russa che vorrebbe fare concorrenza al web “regolare”.

Il primo sito a pagare le conseguenze dell’avvento della nuova rete è Twitter che già da diverso tempo ha iniziato a subire rallentamenti e dei malfunzionamenti in tutta la Russia. Il celebre social, infatti, ha rifiutato di eliminare alcuni tweet considerati pericolosi dal governo di Putin e nello specifico dal Roskomnadzor, l’autorità che si occupa delle comunicazioni in rete e della loro eventuale censura.

La richiesta di rimozione riguarda ben 3168 tweet che da quanto si legge dai rapporti delle autorità “incoraggiano il suicidio dei minorenni e contengono pedopornografia e informazioni sull’uso di droghe”. A queste richieste hanno fatto seguito le minacce del Governo russo di limitare la banda a Twitter in tutta la Russia, rendendo così impossibile il caricamento di immagini e video.

Effettivamente però, ad esclusione dei tweet incriminanti, la Russia ha scelto il celebre social come banco di prova per Runet, perché è tra i meno utilizzati in tutta la nazione. Con poco meno di 700 mila utenti attivi ogni mese, Twitter è considerato “minore” rispetto ad altri social e per questo è perfetto per testare la censura della nuova rete.

Di recente, comunque, erano iniziate anche le operazioni per scollegare la rete internet russa da quella globale. Il pretesto era quello di cercare di prevenire eventuali attacchi hacker su larga scala. Adesso che Runet è quasi completamente operativa, le operazioni di censura e di intervento su siti e post ritenuti “scomodi” possono procedere indisturbate, arrivando anche a toccare le piattaforme più grandi come YouTube, ad esempio.

Comunque i test di Runet hanno causato anche effetti collaterali indesiderati, come ad esempio il blocco del sito del Cremlino e quello del Roskomnadzor, anche se i problemi sono stati prontamente risolti.

Ad oggi i test di stabilità e di censura on-line sono andati a buon fine, portando il Governo a limitare anche le piattaforme più conosciute, come è successo a Twitter, appunto.

Intanto fa sapere l’autorità che se il sito non rimuoverà al più presto quei tweet “compromettenti” le restrizioni di banda potrebbero andare avanti fino a maggio e anche oltre.

Runet, l’internet Russo è realtà. Il Cremlino censurerà anche i siti più importanti?

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