Poparazzi, la nuova applicazione che sogna di diventare l’anti-instagram
Poparazzi, in arrivo dagli Stati Uniti la nuova applicazione per le fotografia che vuole diventare l’anti-instagram per eccellenza
Per tutti gli amanti delle fotografie, ecco “Poparazzi” la nuova App che “invita” gli utenti a diventare dei veri e propri paparazzi. La particolarità di questa nuova applicazione? L’impossibilità di utilizzare la fotocamera frontale e, quindi, di caricare selfie. Una svolta, se pensiamo a certi profili Instagram decisamente monotematici.
Comunque, Poparazzi offre anche altre interessanti impostazioni come l’impossibilità di caricare didascalie e l’assenza di qualsiasi tipo di mi piace; sembra inoltre che non sarà previsto nemmeno il conteggio dei followers. Insomma su Poparazzi si possono solo caricare le foto e basta.
L’app è stata lanciata lo scorso 24 maggio e sta già andando abbastanza bene. In pochissimi giorni è diventata la più scaricata dagli store americani e sta già volando su una valutazione di oltre i 100 milioni di dollari.
Gli inventori l’hanno ribattezzata l’anti-instagram che ha come unico scopo quello di preservare i momenti più interessanti delle nostre vite, lontano dalle dinamiche social di likes, commenti e via dicendo. Gli sviluppatori hanno aggiunto che Poparazzi vuole diventare uno spazio dove non ci sia più la “pressione della perfezione” ma, dove si preferiscono i momenti e i ricordi.
In un mondo dove la crescita dei social è direttamente proporzionale all’ego di certi individui, Poparazzi sceglie di andare contro corrente ed elimina ogni fattore di “vanità”. Senza alcun dubbio è una svolta.
Poparazzi, la svolta anti-Instagram che tutti aspettiamo?
Ma non è tutto oro quello che luccica. Se da una parte l’idea potrebbe essere davvero buona, dall’altra potrebbero entrare in scena tutte quelle problematiche legate, appunto, al mondo dei paparazzi. La privacy, ad esempio; cosa succede se carichiamo una foto senza il permesso dei soggetti ripresi? È vero che ci può essere una sorta di controllo da parte dell’utente “paparazzato” ma se è una persona che non conosciamo o che non ha l’App? Ovviamente la questione è già dibattuta sui “social regolari” ma su Poparazzi potrebbe davvero esplodere e diventare un caso internazionale.
Comunque sono ancora molti i dubbi legati all’utilizzo di questa applicazione; probabilmente verranno affrontati nel dettaglio se e quando diventerà realmente famosa ai livelli di Facebook e Instagram. Al momento resta solo una bella idea, anche se sicuramente non ha niente di nuovo rispetto a quello che già è possibile fare sui social “classici”.
Staremo a vedere quale sarà il futuro di Poparazzi, ma già il semplice fatto di non vedere più 300 selfie irritanti con la medesima espressione potrebbe essere già una vittoria per il genere umano.
Poparazzi, la nuova applicazione che sogna di diventare l’anti-instagram