Trucchi e consigli per obiettivi a lungo termine
Metodi per raggiungere l'obiettivo
Empowerment nella ricerca di ciò che si vuole
Lo sapevi che il 92% non riesce a raggiunge gli obiettivi che si prefissa di ottenere?
Perché arrivare ai risultati a lungo termine è così complesso per le persone?
La sensazione di vivere senza un piano a lungo termine per la propria vita è esattamente la stessa che si prova ad andare in gita in macchina senza navigatore, può essere carino e dare sporadiche gioie ma perdersi poi porta a una meravigliosa gita nella palude dello stantio, e ancora peggio è la sensazione data dalla schiacciante monotonia che ti priva di strumenti concreti per raggiungere ciò che desideri.
Il rischio di depressione, stress e ansia è più vicino di quanto possa sembrare in questi casi. Ed è qui che c’è da ricordare che i piani a lungo termine sono quelli che devono dare concentrazione ed energia.
Fare il grande salto – Rendersi conto delle paure e vincerle per riuscire ad andare avanti
Raggiungere i propri desideri, molto più che spesso può fare una enorme paura.
Questo accade perché il focus viene posto sempre sulla chiarezza del presente e non orientato verso il futuro, e ci si perde nelle possibilità di scelta date dall’immediato.
E questo contrasto spesso può fare davvero, davvero paura:
- c’è il terrore di iniziare
- di fallire
- e di riuscire
Se le prime due sono comprensibili intuitivamente, la terza è tutt’altro che tale, perché va a fare leva sulla paura di perdere la metodologia della propria routine arrivando a temere il vuoto post obiettivo.
Ci sono però dei modi per provare a superare le difficoltà e rendere i propri sforzi produttivi ed efficaci rispetto a ciò che si desidera:
- Orientarsi verso un obiettivo in linea con i propri valori
- Usare una strategia Woop (Wish, Outcome, Obstacle, Plan) per rendere il sogno percorribile a passi completi
- Spezzettare il piano a lungo termine in task a breve termine
- Pianifica i tuoi obiettivi in modo tale da rendere impossibile la scelta di lavorare o meno su di loro (Lo faccio? Non lo faccio? C’è tempo? Sono domande che non devono esistere, lavoraci e basta)
- Fai programmi che non ti facciano cadere negli Urgency Bias, rispetto ad altre necessità momentanee (dare priorità al momentaneo, a priori perché è un out come più temporalmente vicino)
- Parti dalla fine e pianifica da li
- Evita il perfezionismo e raggiungi un grado di confidenza accettabile con l’incertezza
Ciò detto il percorso è davvero lungo e di certo non privo di difficoltà. Sul nostro podcast (in arrivo nei prossimi giorni) questi punti diventeranno una mini rubrica giornaliera, quindi seguici se ti va di saperne di più, li troverai tutti sul nuovo sito!
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