Marketing & Communication

Marketing Automation: 5 sfide vinte per le aziende

Misurabilità in tempo reale, targetizzazione, fidelizzazione e molto altro ancora: ecco quali sfide delle aziende 3.0 la marketing automation è in grado di vincere.

marketing automation sfide vinte per le aziende

Clara Amodeo

Pubblicato: 26 Gennaio 2023

Non si può certo dire che sia la panacea di tutti i mali, eppure la marketing automation rappresenta un aiuto importante per le aziende, uno strumento (oltre che un insieme di strategie da usare in maniera consapevole e mirata) che consente a qualsiasi tipo di business di vincere alcune sfide tipiche dell’era della digitalizzazione, inarrivabili per chi, invece, decide di non optare per l’automazione supportata dall’uso della rete. 

Sì, perché i modelli delle aziende si stanno trasformando non solo su scala globale, ma anche con una velocità (e dunque una portata) di carattere esponenziale. 

I recenti stravolgimenti della pandemia hanno infatti portato cambiamenti economico-finanziari e politico-sociali di grande gittata che, uniti alla velocità di introduzione e adozione di nuove tecnologie, hanno letteralmente riplasmato le aziende e i loro stili, di comunicazione e di vendita.

Per fortuna, a correre in aiuto di quelle realtà che hanno deciso di cogliere la sfida della digitalizzazione c’è proprio la marketing automation: grazie alla forza dell’automazione e dell’intelligenza artificiale e non senza l’imprescindibile aiuto della rete, essa consente oggi a marketer e venditori di affrontare in maniera meno macchinosa e più efficace quella che si configura come una vera e propria challenge. 

Ma di quali sfide parliamo? Lo vediamo in questo articolo.  

1 – Innalzamento del ROI

É inutile negarlo: tutte le aziende del mondo sono concentrate, più di tutto, sul raggiungimento degli obiettivi e sul ROI delle proprie azioni di marketing. Ma cosa si  intende con questo acronimo? 

Il Return on Investment altro non è che un indice di redditività che misura la capacità dell’impresa di impiegare efficientemente le risorse a disposizione; allo stesso tempo, poi, misura la redditività corrente del capitale investito nella gestione. 

Va da sé che la marketing automation, grazie alla forza dell’automazione di tutte quelle azioni che in passato erano lasciate all’attività manuale (e al loro miglioramento in termini  qualitativi), aiuta qualsiasi team a tornare a lavorare su ciò che conta davvero, ossia portare traffico di valore che converte in minor tempo. 

Utilizzando l’automazione per svolgere le attività quotidiane, qualsiasi professionista marketing è infatti in grado di dedicare più tempo a cose come l’innovazione e l’espansione del business, aumentando così il ROI dell’azienda. 

Per capirlo meglio, guardiamo i numeri: l’automazione del marketing aumenta la produttività aziendale del 20%, mentre l’utilizzo dell’automazione può portare a un aumento di poco superiore al 14% della produttività delle vendite e alla riduzione del 12% dei costi di marketing

Il 39% degli esperti di marketing afferma che la marketing automation ha aumentato l’efficienza aziendale dal 15% al ​​35%, mentre è provato che le aziende che utilizzano l’automation hanno registrato un enorme aumento di lead e conversioni, ossia circa del 70%. 

Leggi anche: A chi serve la marketing automation?

2 – Eliminazione della divisione fra Marketing e Sales

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Uno dei rischi più grandi che corrono le aziende che non si servono della marketing automation è quello di avere due team di lavoro (Marketing e Sales, e, laddove esista, anche Service) la cui relazione è più simile a quella che intercorre tra due squadre rivali al derby della città, che non a gruppi di lavoro che dovrebbero collaborare. 

Due entità che rischiano di lavorare a compartimenti stagni, ciascuno per raggiungere il proprio obiettivo di reparto, perdendo di vista la comunicazione e,dunque, la buona riuscita  di una strategia completa.  

Grazie alle sue funzionalità, invece, la marketing automation facilita la comunicazione tra tutti i team di un’azienda che si occupano di attività che generano entrate. 

Come? Semplice, per esempio condividendo in tempo reale i database e le informazioni sui lead tra i diversi team, mappando il comportamento dell’utente classificandosi come MQL (Marketing Qualified Lead) o SQL (Sales Qualified Lead), sfruttando i software di CRM per condividere importanti informazioni sulle preferenze dei clienti e riducendo, così, notevolmente tempi, costi ed errori di trasmissione manuale dei dati tra i team.

3- Incremento della percentuale d’interazione con i prospect client

Un leitmotiv dell’Inbound Marketing recita: Deliver the Right Content to the Right People at the Right Time. O, in una singolo imperativo, personalizza. 

In un’epoca in cui ogni consumatore ama sentirsi unico, anche agli occhi dei brand, la marketing automation fornisce uno spunto essenziale per migliorare l’interazione one-to-one con lead, prospect e clienti fidelizzati, facendoli sentire al centro delle attenzioni di un intero apparato aziendale. 

Questo è possibile grazie alla personalizzazione, più o meno spinta, che l’automazione riesce a dare alle  comunicazioni dall’azienda ai consumatori: contenuti che interessano davvero un utente, soluzioni mirate per richieste reali (oltre che calate nella fase del customer journey in cui un utente si trova), esplicitazioni di nomi e invii dedicati per le più importanti ricorrenze (come il compleanno o l’onomastico), migliorano la comunicazione personale (e personalizzata) e incrementano  la percentuale di interazione con lead, prospect e clienti.    

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4 – Riduzione del numero di lead di bassa qualità

Va da sé che quanto detto fin qui porta un altro grande vantaggio per le aziende che si servono della marketing automation: esse, infatti, grazie alla personalizzazione, alla riduzione delle distanze comunicative e al perfezionamento di alcuni processi interni, e soprattutto esterni, vendono migliorare la qualità dei lead qualificati sia come Marketing sia come Sales. 

Prevedendo dei percorsi mirati di automazione, grazie soprattutto all’uso dei percorsi  di  conversione  per i  diversi  gradi della customer journey e di workflow di mail che spingono i lead verso la fine del funnel, i diversi team non possono che fare una vera e propria selezione all’ingresso, con il risultato che quelli che arrivano sono lead di qualità e in linea con le aspettative dell’azienda, per una  riduzione dell’effort e una massimizzazione dei risultati.    

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5 – Costruzione di una presenza costante online

Non di solo Bottom of the Funnel vive un’azienda. Attività di awareness e di aumento del traffico sono altrettanto vitali per un’impresa per consolidare la presenza e il nome di  quest’ultima online, sia agli occhi di nuovi utenti sia per tutti quei clienti fidelizzati che sono alla  costante ricerca di novità dal brand a cui si affidano. 

Per questi, infatti, la marketing automation svolge un ruolo importantissimo che, sfruttando l’automazione, consente all’impresa di continuare a divulgare sempre nuovi contenuti, aggiornati e interessanti, al di là del tempo.

Marketing Automation: 5 sfide vinte per le aziende

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