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Little Hackers, un libro per insegnare la programmazione ai bambini

Little Hackers

Little Hackers, un libro per insegnare la programmazione ai bambini. La rivoluzionaria idea di un ingegnere di Google

I bambini stanno imparando a programmare sempre prima; ed è quasi un dato di fatto se si considera il rapido aumento della tecnologia.

Tuttavia, i genitori potrebbero essere preoccupati per le implicazioni sulla salute dei loro figli con gli occhi incollati a uno schermo per più ore in un giorno.

Brandon Tory, un ingegnere di Google, ha escogitato una soluzione, partendo da quella che sembra una reliquia del lontano passato: un libro.

Little Hackers è pensato per l’apprendimento del codice di programmazione per i bambini di età inferiore ai nove anni. Quando è nata l’idea, suo figlio aveva solo sei anni; ma l’ingegnere si rese conto che era in grado di spiegare alcune delle nozioni di base solo con una penna e un foglio di carta millimetrata, senza bisogno di uno schermo.

Scritto a livello di lettura di seconda elementare, il libro permette ai bambini di entrare nel mondo delle STEM.

Inoltre è disponibile anche un’esperienza digitale per migliorare l’apprendimento che farà leva sulla realtà aumentata. I bambini potranno controllare i personaggi animati in 3D e alcune risposte nascoste ai problemi nella cartella di lavoro semplicemente scansionando il libro con qualsiasi smartphone.

Ma poiché il libro è stato progettato in primo luogo per ridurre il tempo trascorso sui dispositivi, questo non è del tutto necessario per poterlo utilizzare.

Little Hackers, quale è l’idea alla base del progetto?

Tory, ha anche disegnato i personaggi del libro per essere più rappresentativi della comunità afroamericana. L’ingegnere, infatti, ha affermato che durante la ricerca su risorse alternative a misura di bambino, non ha trovato quasi nessuno dei materiali che presentavano bambini simili a lui o a suo figlio.

Secondo una ricerca, sembra che la minoranza che più influisce sui leader dell’industria tecnologica è quella nera; questa mancanza di rappresentanza indica una barriera invisibile per i bambini di colore per “vedere se stessi nella tecnologia”.

L’idea alla base di Little Hackers è quella di ispirare le future generazioni; oltre che di aiutare ad abbassare la barriera all’ingresso per l’apprendimento dei fondamenti della programmazione e a creare riflessioni con storie autentiche e diverse nella tecnologia.

La campagna di Brandon Tory ha superato il suo obiettivo iniziale di 10.000 dollari e attualmente si attesta a poco più di 11.000; se tutto andrà secondo i piani Little Hackers potrebbe diventare realtà prima del previsto.

Little Hackers, un libro per insegnare la programmazione ai bambini

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