La tecnologia in futuro aiuterà a ridurre le emissioni di CO2
La tecnologia in futuro aiuterà a ridurre le emissioni di CO2. Quali novità per rendere l'innovazione più sostenibile per il pianeta?
Le automobili, purtroppo, continuano ancora ad inquinare e ad emettere anidride carbonica; anche se, con le nuove tecnologie, meno che in passato, quando non erano dotate neanche della marmitta catalitica.
Ma qual è il potenziale della tecnologia per diminuire le emissioni di anidride carbonica? E quanto può costare ridurre tali emissioni? Stando a uno studio effettuato dall’International Council on Clean Trasportation (ICCT), vi sono diverse tecnologie che possono essere adoperate per ridurre le emissioni di CO2 nelle nuove auto; fra cui miglioramenti dell’efficienza di quelle con motore a combustione e il passaggio ai veicoli elettrici.
Riguardo alle politiche in vigore attualmente, i produttori rispettano gli obiettivi di riduzione prefissati (del 15% entro il 2025 e del 37,5% entro il 2030); ma non si impegnano per niente per superare questi livelli minimi, e vi è un rischio di ristagno delle auto elettriche.
Vi sono quindi diversi scenari, per valutare gli investimenti richiesti per ciascun veicolo, a seconda dei diversi obiettivi di riduzione di anidride carbonica per l’omologazione.
Tecnologia e riduzione di CO2, obiettivi futuri
Si può andare da un grado di ambizione di riduzioni lieve, ad uno moderato, ad uno elevato. Nel caso di ambizione lieve, gli attuali obiettivi di diminuzione delle emissioni sono aumentati del 20% entro il 2025; del 50% entro il 2030; del 70% entro il 2035.
I produttori sfruttano alcuni dei restanti motori a scoppio e aumentano ulteriormente la quota di veicoli elettrici sul mercato; così le auto elettriche a batteria costituiscano circa la metà delle nuove auto vendute entro il 2035.
Con l’ambizione moderata, invece, i nuovi obiettivi di riduzione dell’anidride carbonica sono aumentati del 30% entro il 2025, del 70% entro il 2030 e del 100% entro il 2035.
Per raggiungere tali obiettivi, i produttori devono sfruttare il residuo potenziale dei motori a scoppio, anche con una riduzione della massa delle auto e col passaggio a veicoli ibridi leggeri.
Le auto elettriche ibride plug-in (PHEV) sono eliminate più velocemente, ed i veicoli elettrici aumentano di circa il 50% entro il 2030 e del 100% entro il 2035.
Nel caso dell’ambizione alta, entro il 2030 tutte le nuove auto saranno a zero emissioni di CO2.
Questo significherà un rapido passaggio ai veicoli elettrici a batteria, durante il quale sarà sfruttato appieno il potenziale rimanente dei motori a scoppio.
In tutti questi casi, comunque, i costi diretti di produzione aumenteranno rispetto al 2021, e potranno andare da 400 fino a 1700 euro, nello scenario più drastico.
Queste spese iniziali sulla tecnologia delle auto vengono però bilanciati da risparmi sul costo del carburante per tutta la loro durata, e sono pagate completamente entro quattro-sei anni, per cui, sul lungo termine, il rapporto costi-benefici diventa più favorevole.
La tecnologia in futuro aiuterà a ridurre le emissioni di CO2