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Detriti spaziali, un problema serio che mette a rischio anche l’ISS

iss detriti spaziali

Con gli oltre 23mila pezzi li che ruotano attorno alla terra, i detriti spaziali sono un problema serio che mette a rischio anche l’ISS

Ciò che gli scienziati temevano è accaduto. Un frammento spaziale troppo piccolo per essere rintracciato ha colpito una parte della Stazione Spaziale Internazionale, danneggiando il braccio robotico Canadarm2.

Lo strumento è ancora operativo, ma l’oggetto non identificato ha perforato la coperta termica e rovinato il braccio sottostante. 

Una cosa del genere succede raramente ma, con l’aumentare della spazzatura spaziale in orbita, le possibilità che ciò accada aumentano vertiginosamente. Ovviamente le varie  agenzie spaziali sono consapevoli del problema dei detriti spaziali e stanno cercando una qualche soluzione per arginarlo; finora, però, con scarsi risultati.

I radar in orbita riescono a tracciare oltre 23.000 pezzi che vengono prontamente rilevati per evitare collisioni; questi pezzi però hanno tutti le dimensioni più o meno importanti. Ogni tanto capita che frammenti più piccoli non vengano rilevati e vadano a danneggiare altri satelliti o, come in questo caso, l’ISS.

L’incidente della ISS, i detriti spaziali hanno “ferito” Canadarm 2

Qualsiasi cosa al di sotto di una certa dimensione è troppo piccola per essere tracciata, ma  continua a viaggiare nello spazio con la possibilità di causare danni significativi, incluso perforare piastre metalliche.

Canadarm2, nome amichevole di Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) è la prima vittima di questi detriti.

Ancora non è chiaro come sia avvenuto il danno ma gli scienziati stanno indagando sulla cosa, confermando comunque che le prestazioni del pezzo sono inalterate.

Nonostante tutto è evidente che il problema dei detriti spaziali sia un imprevisto destinato ad aumentare. Solo l’anno scorso, infatti, la Stazione Spaziale Internazionale ha dovuto eseguire tre manovre di emergenza per evitare collisioni con detriti spaziali. Secondo alcuni studi sembra che dal 1957, anno del lancio dello Sputnik 1, a oggi ci siano circa 130 milioni di frammenti di materiale orbitante attorno alla Terra. Numeri destinati ad aumentare se non si corre ai ripari. 

Al momento comunque l’ISS non ha subito danni e, generalmente, questi detriti spaziali riescono ad essere evitati. Ma per quanto tempo saremo ancora così fortunati?

Detriti spaziali, un problema serio che mette a rischio anche l’ISS

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