L’Istituto italiano di tecnologia e l’Inail a lavoro su un robot per supportare l’essere umano negli sforzi fisici
La sezione “Dynamic Interaction” dell’Istituto italiano di tecnologia hanno siglato un accordo con l’Inail per dare vita a un robot che possa aiutare l’uomo a spostare oggetti pesanti.
La sezione “Dynamic Interaction” dell’Istituto italiano di tecnologia ha siglato un accordo con l’Inail per dare vita a un robot che possa aiutare l’uomo a spostare oggetti pesanti.
Questo nuovo prezioso assistente avrà il compito di aiutare l’uomo nelle funzioni in cui viene richiesto l’uso della forza fisica. Al momento il progetto prevede l’uso industriale e ospedaliero, con la realizzazione di due modelli distinti, ma non si escludono in futuro ulteriori prospettive di utilizzo non solo legato alla movimentazione dei carichi.
Priorità del progetto è quello di pensare principalmente al benessere del lavoratore, non solo fisico ma anche per intervenire in suo aiuto in caso di situazioni pericolose e rischiose per la sua salute. Un braccio destro che sappia aiutare al momento giusto e proteggere dall’insorgere di problemi fisici legati al lavoro.
Parlando sempre in termini di sicurezza, il robot avrà anche il compito di prevenire danni fisici e psicologici dovuti alla ripetitività del lavoro cosa che avviene, ad esempio, dentro le fabbriche con le catene di montaggio.
Dal 2017 l’Istituto italiano di tecnologia si è occupato del progetto AnDy (Advancing anticipatory behaviors in dynamic human-robot collaboration) per sviluppare una tuta sensorizzata pensata per registrare i movimenti del corpo, studiare i pericoli derivanti dagli sforzi fisici e prevenire i possibili rischi per la salute. Questi movimenti poi possono essere trasmessi al robot che replicherà le informazioni che riceve aiutando l’uomo nel lavoro.
Il progetto si è evoluto in ergoCub, che abbina i movimenti della tuta sensorizzata ai nuovi androidi che saranno in grado di valutare e gestire i rischi fisici dei lavoratori sempre in contesti industriali o ospedalieri.
La collaborazione con l’Inal nasce in prospettiva di un reale miglioramento delle condizioni di lavoro e del loro benessere psicofisico.
Questo progetto prende vita con l’obiettivo cardine di fornire un reale supporto ai lavoratori per evitare loro danni fisici dovuti a sforzi e movimenti ripetitivi sul posto di lavoro. Come già detto se gli esperimenti avessero esito positivo in futuro si potrebbe pensare a molte altre applicazioni a cui integrare il progetto.
L’Istituto italiano di tecnologia e l’Inail a lavoro su un robot per supportare l’essere umano negli sforzi fisici