Covid e Green Pass: dati a rischio
Una coalizione di diversi gruppi per difendere le libertà civili, ha scritto una lettera al Parlamento Europeo esortando una revisione del progetto di passaporto vaccinale digitale.
Le associazioni hanno deciso di lanciare l’allarme perché “impaurite per la mancanza di protezione dei dati personali”. Nell’attuale proposta infatti, osservano che non ci sia una effettiva salvaguardia contro la sorveglianza e che il progetto dovrebbe dare invece il massimo in questo campo perché rischia di produrre delle forti discriminazioni.
La commissione Ue ha presentato una proposta il 17 maggio per rendere possibile il green pass ma questo è ancora in fase di approvazione ed è necessario anche che il parlamento si debba esprimere.
Il documento, che dovrebbe consentire di ripristinare una libera circolazione all’interno dell’UE e non solo, riporterebbe anche informazioni sensibili quali, informazioni sui vaccini, test negativi, guarigioni e informazioni sulla casistica.
Il garante della privacy e le associazioni nazionali
In Italia il garante per la Privacy ha lanciato un avvertimento sui dati personali.
“Va chiarito che solo una verifica offline tramite infrastruttura pubblica può garantire i principi di privacy. “ e continua,
“Inoltre si dovrebbe fare il possibile per ridurre il rischio sui dati una volta che gli Stati membri potrebbero estendere l’applicazione del certificato per altri scopi, come l’ingresso a luoghi di lavoro o culto, impianti sprotivi e raduni”. Infine:
“Va chiarito che qualsiasi ulteriore uso di questo sistema è vietato o deve essere previsto dalla legislazione nazionale.”
Le associazioni puntano il dito sulle discriminazioni che si aprirebbero a causa di un pass vaccinale di siffatta costituzione, sia nel godimento di diritti per chi è vaccinato, sia per chi non ha status di residente nell’UE, come migranti privi di documenti, perché non si dispone di metodologie digitali abbastanza radicate da accogliere un documento digitale nella loro accettazione.
Ciò detto il green pass sembra ancora la soluzione più consistente e maggiormente applicabile, ma soprattutto, necessaria, sarà possibile conciliare le due istanze e le due posizioni in tempo?
Covid e Green Pass: dati a rischio