Marketing & Communication

Gli errori da evitare per il personal branding

Branding

Credits Jason Hargrove on Flickr.com

Noto che molti, nonostante un’iniziale diffidenza, si stanno dedicando alla cura della propria immagine sul web. Alcuni hanno compreso in pieno il concetto di Personal Branding, altri ancora stentano a calarsi nella parte faticando – e non poco – nella creazione del proprio brand, con risultati a dir poco disastrosi. Come è stato detto più volte, il percorso è molto lungo. “Il Personal Branding è una maratona, non uno sprint” – ci ricorda Riccardo Scandellari, uno dei massimi esperti sul tema. Lavorare alla propria immagine fino a consolidarla nella mente di chi ci osserva richiede tempo e dedizione. Spesso si commettono errori banali dettati dalla fretta di ottenere risultati immediati e dalla superficialità nell’approccio al social media e al web. Ecco i più comuni.

Non conoscere le piattaforme. Ogni social ha le proprie dinamiche. Ciò che funziona benissimo su Facebook, non è altrettanto applicabile su Twitter o Linkedin, piuttosto che Google Plus. Mi riferisco alla grandezza dei post, agli orari di pubblicazione, all’utilizzo dei link e degli hashtag, alla tipologia di interazione, ecc… Esistono delle semplici regole da rispettare che non possono esser ignorate. Informati prima di postare un contenuto.

Dimenticarsi dei target e dei contenuti. La creazione dell’immagine sul web incomincia con l’identificazione degli obiettivi – sia personali sia professionali – da raggiungere e con la pianificazione dei contenuti da condividere. Scrivere sul web senza aver chiaro dove si voglia arrivare rischia di esser addirittura dannoso e di allontanare le persone collegate a noi. Meglio investire più tempo nella definizione di target e contenuti, piuttosto che partire a razzo senza poi sapere dove si vuole arrivare. Prima di iniziare “analizzati” (approfondisci).

Autoproclamarsi ed essere autoreferenziale. La cosa che più conta non è quel che dici, ma ciò che fai in concreto. Evita di fare esclusivamente marketing di te stesso con le parole e dai evidenza con in fatti delle tue competenze. Non dedicarti solo a selfie e autoproclamazioni. Non c’è spazio per i narcisi. Condividi la tua conoscenza con il pubblico senza aver timore, impara a dettagliare con dati le tue argomentazioni, mostrati disponibile ad fornire un aiuto.

Criticare senza costruire. Alcuni sono focalizzati a criticare continuamente gli altri. Se ogni tre post uno sarà di critica verso qualcuno, chi ti segue, nel suo immaginario, dirà di te che non sei in grado di generare valore. La critica può e deve esserci, ma con moderazione e soprattutto non deve essere fine a se stessa, ma deve essere impiegata per raccontare cosa faresti tu se fossi nei panni della persona che stai criticando.

Sottovalutare il proprio network. Il mezzo migliore per coltivare e far crescere il tuo network, è il network stesso, sia online sia offline. Non chiuderti tra le quattro mura ma ogni tanto esci per collegarti a nuove persone. Cerca eventi o workshop di interesse per conoscere potenziali clienti o collaboratori o, anche solo, per condividere esperienze e opinioni. Il business è networking e avviene non solo attraverso il web. L’immagine conta, ma conta ancor di più la persona e il contatto umano. Cosa fai? Sei ancora davanti al pc?

Gli errori da evitare per il personal branding

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