Startup & Entrepreneurship

Quali sono i 5 fattori critici che determinano il successo di una startup?

Cosa occorre a una Startup per arrivare al successo? Ricordiamoci che una Startup è un’impresa innovativa che deve avere una crescita molto rapida.

fattori di successo startup

Cosa determina il successo di una startup? Sono 5 i fattori che permettono al progetto di affermarsi sul mercato.

Nel 2022 non c’è nessuno che non abbia sentito, letto o utilizzato il termine “Startup”. Etimologicamente, questo verbo fraseologico di origine americana, significa proprio “iniziare qualcosa dal principio”, portandosi dietro una certa forza propulsiva, esplosiva; ed è proprio l’esplosività che ne determina il successo. Non sorprende quindi che questa espressione sia stata trasformata in uno dei termini più utilizzati del nostro millennio.

Una Startup è, infatti, un’impresa innovativa fondata da uno o più imprenditori, che si pone come obiettivo quello di risolvere una carenza di un mercato di riferimento, in maniera originale e con una crescita molto rapida.

Il termine Startup deriva dall’inglese “avviare”, “iniziare” ed è fortemente collegato a un’idea di accensione esplosiva ed energica.

Quale la strada per il successo di una Startup?

Le definizioni di “Start up” sono molteplici, ma tutte mettono in evidenza la necessità per un’azienda di questo tipo di individuare un bisogno dei consumatori da risolvere in maniera innovativa, con tempistiche veloci, modelli di business replicabili e spesso utilizzo massivo della tecnologia.

È quindi possibile, anzi necessario, soprattutto per chi avesse intenzione di avviare una propria impresa, tenere a mente quali sono le caratteristiche per creare una startup che sia destinata al successo:

  1. Scalabilità
  2. Replicabilità
  3. Innovazione
  4. Temporaneità

La prima, la scalabilità, è legata alla crescita. Per essere tale, una Startup deve poter vantare una crescita esponenziale senza venire limitata dalla scarsità delle proprie risorse e sistemi di produzione e deve poter raggiungere un pubblico sempre più ampio anche in brevissimo tempo.

Ogni nuova impresa innovativa deve poi avere un chiaro modello di business che non solo sia solido e ben articolato, ma soprattutto che sia replicabile: ripetibile in tutte le sue parti e processi e soprattutto spendibile in mercati di diverse dimensioni e in diverse zone geografiche, apportando semplici modifiche.

L’innovazione, insieme alla replicabilità, ad una crescita esponenziale e a una durata limitata, è un elemento intrinseco di ogni Startup.

Abbiamo già detto impresa innovativa? Si, perché l’innovazione è un elemento intrinseco nella natura di una Startup, che nasce proprio per soddisfare esigenze che non hanno ancora un mercato in cui sfociare, per risolvere problemi che non hanno ancora una soluzione con prodotti o servizi risolutivi e originali.

Infine la temporaneità: una Startup è solo la prima fase, l’avviamento della storia di quella che si spera essere un’azienda prospera e di successo.

La mappa delle pratiche organizzative e strategiche della Startup: il business model

Oltre a queste quattro caratteristiche fondamentali, va menzionato un elemento essenziale su cui far poggiare le fondamenta della propria azienda: il business model, cioè uno strumento concettuale che raggruppa le pratiche organizzative e strategiche di un’impresa, che deve essere flessibile e dinamico.

Nonostante le definizioni siano molteplici, proprio come nel caso delle “Startup”, è unanime la considerazione di quello che deve essere presente in un modello di business: la proposta di valore dell’impresa, il suo mercato di riferimento e le caratteristiche del processo di produzione.

business plan elemento fondamentale per startup
Il Business plan è un elemento fondamentale di ogni Startup e può essere reso in forma grafica grazie al Business Model Canvas.

Per mettere nero su bianco il proprio modello di business e gli attori che ne fanno parte, uno dei metodi più utilizzati è la stesura di un Business Model Canvas, ideato da Alexander Osterwalder e Yves Pigneur. Si tratta essenzialmente di una rappresentazione grafica semplificata delle principali attività che caratterizzano l’azienda e il suo modo di fare business, formato da diversi blocchi in cui inserire informazioni esplicative di facile lettura.

Al centro rimane la proposta di valore espressa per mezzo di vantaggi che i consumatori otterranno grazie al proprio prodotto o servizio.

Importante infine tenere a mente che per far decollare la propria idea imprenditoriale sono necessari finanziamenti, che all’inizio sono necessariamente messi a disposizione dagli stessi creatori e dai loro contatti più stretti. Questo è un passaggio delicato, ma essenziale perché come abbiamo già detto spesso le Startup devono fare i conti con risorse limitate.

Dove racimolare quindi il denaro necessario per una Startup?

Dopo aver dato fondo alle proprie tasche, è comune rivolgersi ad amici e famigliari e attuare magari una strategia di crowfunding; se poi il progetto risulta essere davvero vincente e si è capaci di presentarlo in maniera adeguata è possibile attirare l’attenzione di qualche business angel esperto del settore, passando infine per canali più istituzionali dove è possibile partecipare a bandi e/o rivolgersi a Incubatori e Acceleratori afferenti all’ambito universitario.

Labor (in armonia) vincit omnia

un team coeso è elemento di successo per una startup
Un team coeso ed eterogeneo è fondamentale affinché il proprio business abbia successo.

Ovviamente tutto questo va progettato partendo da una componente fondamentale: la creazione di un team eterogeneo e lungimirante, che guardi nella stessa direzione. Soprattutto nelle prime fasi del ciclo di vita di una Startup, dalla giusta composizione del gruppo di lavoro dipende molto spesso la buona riuscita del progetto.

Generalmente la composizione varia dalle tre alle cinque persone e può essere costituita ad hoc in base al business model da attuare, oppure può nascere dall’unione dei fondatori, da coloro che hanno avuto l’idea iniziale, i quali realizzeranno poi il progetto partendo dai punti di forza e competenze del team. In questo caso sarà loro compito trovare le giuste figure tecniche che li affianchino, laddove le proprie skills non siano sufficienti.

Le esigenze dei singoli possono variare, ma generalmente a ogni Startup serviranno competenze tecniche, competenze di marketing e comunicazione e infine competenze organizzative. Nonostante la divisione dei compiti, è necessario che obiettivi e focus siano comuni, pena il fallimento del progetto.

Un grande salto nel buio, ma con un buon paracadute

La strada per il successo è complessa e deve essere il risultato di una serie di azioni mirate e decise in base alle proprie esigenze e allo stadio di sviluppo.

Può capitare di aver dato vita alla propria idea imprenditoriale, ma di essere in uno stallo alla messicana, senza riuscire a dare la svolta necessaria per avere davvero successo. Le strade da intraprendere per riuscire a smuovere la situazione sono diverse, e dipendono anche dalla fase di vita in cui si trova la propria Startup.

trovare i giusti finanziamenti per una startup
Trovare i giusti finanziamenti è una fase essenziale per lo sviluppo di una Startup.

Se ci si trova per esempio in una fase iniziale (o pre-seed), dove si ha l’idea e poco altro, può essere utile agire su due fronti: innanzitutto farsi conoscere investendo sulla comunicazione e sulla propria immagine e secondariamente creare un MVP (Minimum Viable Product), ossia un prototipo che sia validabile sul mercato con poco dispendio di risorse. Il tutto trovando i giusti finanziamenti e un team vincente.

Se invece si è in un early-stage, fase successiva alla precedente, in cui gli step iniziali sono già stati smarcati, ma le cose tardano a decollare, è importante monitorare le proprie metriche di crescita e cercare di utilizzarle al meglio; come nel primo step è necessario lavorare con un team costruito ad hoc, utilizzare corretti metodi di fundraising e investire in comunicazione e networking.

Se ci si trova nel terzo stadio di crescita, o late stage, il trucco è invece capire come replicare e scalare il proprio modello. Per fare lo scatto in avanti è necessario trovare le strategie adatte a far conoscere la nostra attività al grande pubblico cercando anche di riproporre il proprio business in altri mercati, paesi o settori. Anche in questo caso per farlo sono necessari i giusti capitali in quantità evidentemente sempre maggiori e strutturate.

Superati con profitto tutti questi stadi, è arrivato il momento di rimanere a galla ottimizzando.

In generale, se si riscontra un ritardo nell’avanzamento, è fondamentale analizzare il quadro generale identificando il fattore che ostacola la crescita e sviluppare una strategia d’azione che supporti la visione della propria azienda e risponda ai bisogni del mercato. Si potrebbe provare per esempio a commercializzare i prodotti in modo innovativo sfruttando le varie opportunità di comunicazione above the line e laddove è possibile aggiungere funzionalità ai propri prodotti o addirittura crearne di nuovi che rispondano allo stesso bisogno per verificare quale sia il più efficace. 

E per riprovarci?

fallimento startup
Il fallimento non deve essere un ostacolo a nuovi tentativi: imparando dai propri errori è possibile ricominciare e ritentare la strada del successo.

Il fallimento in Italia non è mai visto in chiave positiva, ma gli americani ci hanno insegnato che spesso si può davvero risorgere dalle proprie ceneri. In caso quindi si abbia avuto una brutta esperienza, ma si abbia il desiderio di dare valore a una nuova idea imprenditoriale, è sicuramente utile imparare dagli errori commessi, da quelli propri e da quelli altrui.

È importante riconsiderare il segmento di utenti a cui si fa riferimento per assicurarsi che la nuova idea risolva un problema reale, ed è necessario creare un MVP che dia il modo di verificarne la validità. È importante poi che la nuova immagine non venga associata a quella precedente, e in questo caso una buona strategia di comunicazione o di rebranding può e deve essere il punto di partenza.

Anche trovare i fondi necessari potrebbe essere più complicato della prima volta, perché è necessario che gli investitori si fidino del nuovo progetto: se famigliari e amici possono credervi sulla parola, per convincere investitori privati e network aziendali sarà necessario fare un passo in più, presentando un business model strutturato e chiaro e dimostrando di aver capito le cause del precedente fallimento.

Dopo di che l’esperienza può solo che essere un punto a proprio favore.

Per essere sicuri di non incorrere in questo problema, Uberto Saltarelli ci elenca dei consigli pratici per evitare il fallimento di una startup. E se volete saperne di più, ecco l’intervento di Bill Gross, fondatore di Idealab, ai TED del 2015!

Quali sono i 5 fattori critici che determinano il successo di una startup?

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