Diminished Reality – Reale migliorato o distruzione dell’imperfezione?
In un certo senso, la Diminished Reality è l’opposto della realtà aumentata. Invece di addurre contenuto al mondo reale, il valore che se ne trae è per sottrazione.
Con l’AR si modella il mondo con l’aggiunta di immagini, suoni, sensorialità aptica e stimoli olfattivi sinestetici. Con la Diminished, si elimina o diminuisce una quantità di stimoli percepibili dal mondo.
Se non si fosse capito ho utilizzato un complesso sistema per rimuovere i convenevoli.
Tecnicamente, la DR non si trova lungo il Virtual Continuum classico ossia lo span di realtà miste che va da quella fisica a quella Virtuale, perché a differenza di come farebbe una VR o una AR, non modifica e mescola esplicitamente i tipi di realtà: non è pokémon Go, ma neanche Ikea App, ciò non toglie che le due forme in opposizione possano essere usate congiuntamente per creare esperienze visuali uniche.
Le tipologie di Diminished Reality
Generalmente ci sono due principali categorie di DR: quella osservazionale e quella In-Painting.
Queste definizioni sottolineano le tecniche usate per produrre la riduzione del reale:
Quella Osservazionale utilizza immagini pre-catturate e video di una scena in background, poi quando nuovi oggetti fisici vengono incorporati nello spazio, le immagini di background vengono usate come riferimento per comprendere le informazioni che vengono ostruite dalle forme nuove comparse e di conseguenza ripristinarle.
La In-painting invece, è una tecnica che tenta di “dipingere” sopra gli oggetti con una Texture e una patch di dati visivi, tentando di trarre informazioni dall’immagine stessa.
Le forme in painting di DR sono meno accurate ma provvedono un approccio più generale per copletare i risultati di DR quando la scena pre-azione non è accessibile e non consultabile.
Gli utilizzi della DR
Il principale utilizzo è quello della post produzione cinematografica, sebbene non sia possibile mantenere quello standard per una produzione in tempo reale.
Di diminishing in tempo reale è possibile vedere esempi soltanto nella community della ricerca in quel settore, ma presto, assieme alla AR, potrebbe riservare qualche sorpresa vantaggiosa anche al di fuori di essa.
Primi tra tutti gli appaltatori e i costruttori potrebbero beneficiarne ampiamente. Per esempio, una ditta edile potrebbe rimuovere il vecchio parcheggio ecomostro e abbandonato per poter al suo posto apporre l’immagine del nuovo albergo in costruzione, ma potrebbe essere usata anche nella paesaggistica e nella rimozione di elementi di disturbo.
Non bisogna smettere di considerare però che potrebbero esserci rischi per la salute, soprattutto se guardando attraverso il filtro DR ci si dimentica che gli oggetti fisici comunque rimangono, e l’utente rischierebbe di farsi male o infortunarsi.
Ciò detto, la tecnologia è in sviluppo e può portare drastici miglioramenti nei settori industriali, anche se c’è da dire che si aggiungerebbero a loro volta dilemmi etici considerevoli, se considerassimo anche la questione del superfluo e della sua rimozione, soprattutto perché potrebbero ledere ad un ipotetico consumatore finale, con tutto ciò che ne comporta a livello economico e pubblicitario.
Detto questo, l’innovazione che può portare comunque potrebbe cambiare drasticamente in meglio interi settori, e va guardata con ottimismo.
Diminished Reality – Reale migliorato o distruzione dell’imperfezione?