De Unicornis – Ricerche sul campo parte seconda
La seconda lista delle più profittevoli startup del mondo vede business molto peculiari rispetto allo standard dei colossi tech.
Nella prima parte abbiamo visto unicorni particolarmente famosi o quantomeno colossali.
Nella seconda parte della classifica vedremo settori particolarmente esotici o particolari, innovazioni in settori emergenti o nati in zone diverse dai colossi industriali Americano e Cinese.
Unicorni rari parte 2
Klarna
Valore: 31 miliardi
Prima startup della lista a non essere di dominio statunitense o cinese.
Nata in Svezia nel 2011, a Stoccolma, la società di Fintech ha triplicato la sua valutazione nell’ultimo anno.
Si occupa di pagamenti a rate per qualsiasi tipo di articolo.
I fondatori sono Sebastian Siemiatkowski, che possiede quasi l’8% di Klarna, Victor Jacobsson, che ha una quota del 10%.
Epic Games
Valore: 28,7 miliardi
Ha raccolto un miliardo solo nell’ultimo aprile, Epic Games, famosa per il videogioco Fortnite campione d’incassi, sta crescendo in popolarità grazie al suo innovativo store e al suo particolare business plan.
L’azienda è nata a Cary negli Stati Uniti nel 2018 e il suo successo è stato planetario.
DataBricks
Valore: 28 miliardi
L’azienda, di San Francisco, è stata fondata nel 2019 e si occupa del trattamento e dell’analisi dei dati.
La società ha ricevuto un finanziamento di 1 miliardo di dollari in vista di una probabile Ipo con investimenti di Microsoft, Google e Amazon.
Rivian
Valutazione: 27 miliardi
Una startup che sfida Tesla, nata nel 2019 a Playmouth negli USA ha recentemente ricevuto un Round di finanziamenti per competere col colosso.
Vogliono lanciare una linea di trasporti driverless prima di Elon Musk. Ci riusciranno?
Nubank
Valore: 25 miliardi
Una delle pochissime startup latino americane ad aver raggiunto la soglia di Unicorno, nata in brasile, chiude la lista come esponente del settore fintech sudamericano.
Nata nel 2013, è la più grande banca di tecnologia finanziaria del continente.
Meno di dieci anni dopo, la società è sopravvissuta a una recessione e ad una pandemia, emergendo con oltre 34 milioni di clienti in Brasile, Colombia e Messico.
Un risultato immenso, e con questo ottimismo, voglio concludere con un augurio di ripresa dopo un anno, quasi due di difficoltà.
De Unicornis – Ricerche sul campo parte seconda