La creator economy e come sta cambiando il mercato – Parte 1
La creator economy è quell'ecosistema di servizi che si sviluppa rispetto ai nuovi metodi di fruizione dell'intrattenimento digitale e l'UGC
Nell’ultimo periodo l’affermarsi del trend sempre più frequente dell’User Generated Content e delle sue implicazioni (a dir poco considerevoli) sta dando vita a una sempre più fervida Creator economy. (Anche chiamata Passion economy).
È importante notare come questo modello di business non stia impattando solo sui modelli di fruizione dei consumatori finali, e sui creators, ma anche sulle industrie di prodotti software e sulle soluzioni della filiera per soddisfare questi ultimi con interfacce sempre più user friendly e che aiutino il sempre più grande numero di “amatori” del settore a creare contenuto prossimo agli standard qualitativi dei mezzi espressivi.
Del resto, le opportunità di monetizzazioni sono notevoli e tra i più giovani un sempre crescente numero di ragazzi aspira a diventare, in futuro, un content creator e un imprenditore di conseguenza.
Le istanze di monetizzazione nel corso del tempo sono diventate sempre più presenti e richieste, a partire dalle prime su Youtube, fino ad arrivare a Gumroad e Patreon, nel 2013, per rendersi conto che le produzioni avessero un costo e necessità di sostentamento.
Questo ci porta a quello che è il mercato attuale dell’intrattenimento.
La creator Economy
Nel passaggio tra 2019 e 2020 il numero di creators che guadagnavano almeno 10.000$ al mese è cresciuto dell’88%. Quelli con un introito di almeno 1000$ al mese del 94%.
Ci sono attualmente 50 milioni di content creators nel mondo.
Come si compone questo genere di settore?
È Composto principalmente da 6 categorie
Creazione di Contenuti – Dove si inseriscono le aziende che forniscono strumenti specializzati per la creazione di contenuti di qualità, da fotografia, al video, alla cura per l’audio.
Crescita del pubblico – Nell’ecosistema della creator economy questo ruolo è affidato ai social media, che sono fondamentali per la distribuzione dei contenuti e la crescita, che ci porta a:
Acquisizione del pubblico – Dove vengono catalogate tutte le startup che offrono servizi in grado di aiutare i creators a realizzare e a comunicare con la propria community. Sono presenti servizi di newsletter, community e live streaming qui.
Monetizzazione online – Esterna alle piattaforme su cui si sviluppa il contenuto, quelle come Patreon, Ko.fi, E via dicendo sono necessità fondamentali per i creators, ma anche ottimi modelli di business.
Monetizzazione Offline – Tutte le aziende che si occupano della produzione e della commercializzazione del merchandise dei creatori di contenuto, è un business assolutamente redditizio e che risponde a una domanda ancora insoddisfatta.
Gestione delle attività di business – Aziende che forniscono risposta alle necessità più tradizionali e di management che servono ai creativi per sopravvivere al mondo dell’economia. CRM, commercialisti e via dicendo. –
Con questo ci fermiamo e continueremo nella parte 2 perché c’è ancora tantissima carne al fuoco.
La creator economy e come sta cambiando il mercato – Parte 1