Marketing & Communication

L’importanza strategica del Content Marketing

Perché le aziende italiane farebbero bene a seguire l’esempio di quelle straniere adottando strategie di Content Marketing? I vantaggi sono molti, vediamoli assieme.

Content Marketing

Al giorno d’oggi è fondamentale che un’azienda, nel proprio piano di business, dia spazio a una strategia di Content Marketing. Grazie a una strategia ben definita, il Content Marketing permette difatti di creare contatti qualificati diffondendo contenuti di qualità in grado di educare, ispirare e convertire i potenziali utenti in clienti.

Creando contenuti efficaci che riescono a raggiungere la persona giusta con quel determinato problema che noi con la nostra azienda risolviamo, riusciamo a creare un legame di fiducia. 

Un utente compilerà un form con i suoi dati personali in cambio di un contenuto, ma sarà soddisfatto – e quindi potenzialmente interessato a noi – solo se tale contenuto riesce davvero a rispondere a una sua forte esigenza.

Cos’è il Content Marketing?

Prima di andare a parlare dei vantaggi del Content Marketing, dobbiamo capire effettivamente cos’è. 

Poiché il marketing tradizionale sta diventando sempre meno efficace e sempre più costoso, da tempo è entrato in gioco il Content Marketing poiché offre un approccio di marketing strategico incentrato sulla creazione e distribuzione di contenuti di valore, pertinenti e coerenti per attrarre e trattenere un pubblico pronto a guidare l’azione redditizia dei clienti.

Nel Content Marketing non stai vendendo i tuoi prodotti o servizi, ma stai fornendo contenuti utili e pertinenti ai tuoi clienti per aiutarli a risolvere i loro problemi. Ecco cos’è il Content Marketing, nella sua essenza.

La piramide del Content Marketing

La piramide del Content Marketing è uno schema a forma piramidale suddiviso in cinque sezioni. A ogni sezione corrispondono i vari format che un’azienda deve offrire agli utenti per farsi conoscere, in modo da poter diffondere la propria mission.

L’importanza strategica del Content Marketing - la piramide del content marketing

Dal punto di vista strutturale, la piramide è suddivisa in tre macro aree: 

  1. Core Content, ovvero quei contenuti originali come le guide, e-book, i white paper. Si tratta di contenuti complessi che richiedono uno sforzo in termini di produttività ed è per questo che sono soggetti a una schedulazione limitata. 
  2. Asset di derivazione, che sono strettamente legati ai core content e ne costituiscono la declinazione: presentazioni, infografiche, blog post.
  3. Micro-contenuti promozionali, brevi blog post, aggiornamenti, status sui social, newsletter. Sono di natura derivativa, ma vanno più verso uno scopo promozionale

Un modello così strutturato non solo si rivela efficace per aumentare la brand awareness di un marchio o di una impresa, ma è in grado di rafforzare il posizionamento dell’azienda nel proprio mercato di riferimento. 

Riuscire a fornire messaggi coerenti e focalizzati su obiettivi specifici attraverso i vari canali vuol dire creare un processo di acquisizione di lead.

In questa ottica, i contenuti sui vari canali non vengono prodotti in maniera casuale bensì secondo un chiaro processo mirato a ottenere valore e a incrementare il ROI dell’azienda.

Strategia di Content Marketing: le metriche di valutazione

Una volta creata e messa online una strategia di Content Marketing, bisogna vedere se ha realmente funzionato, ovviamente. Occorre quindi raccogliere i dati per capire se la strategia è stata un successo, oppure se dobbiamo migliorarla. 

Ma come si valutano i risultati dei contenuti nel marketing? Esistono differenti metriche per valutare l’efficacia del piano di content marketing di ogni azienda.

Consumo dei contenuti

La prima metrica di valutazione del content marketing si basa sul consumo dei contenuti. 

Tramite l’utilizzo di alcuni tool come Google Analytics, è possibile monitorare i dati relativi al consumo dei contenuti da parte degli utenti: puoi sapere quanti utenti hanno beneficiato dei contenuti, possiamo capire come l’utente ha raggiunto il contenuto (tramite quali canali), quanto l’utente rimane sul nostro contenuto e quanto spesso l’utente ha ricercato quel contenuto. 

Oltre a Google Analytics, possiamo monitorare questo dato tramite gli insight di Facebook, Instagram e YouTube.

Tramite questa funzione puoi vedere quante persone hanno raggiunto il tuo contenuto, quanti sono gli utenti che già ti seguono, e quanti no. Puoi anche monitorare i nuovi follower. 

Grazie a questi strumenti puoi monitorare il livello di awareness della tua azienda sulle varie piattaforme.

Strategia di Content Marketing: condivisione dei contenuti

La seconda metrica di valutazione è la condivisione dei contenuti. Se l’utente condivide sul suo profilo un tuo contenuto, significa che reputa interessante quel post per lui e, magari, anche per le persone che lo seguono. 

Misurare il livello di condivisione dei tuoi contenuti è un modo per capire se i contenuti che stai creando sono apprezzati dagli utenti. 

A oggi non esistono dei veri e propri tool che ti aiutano a monitorare il livello di condivisione dei contenuti, ma ci possiamo affidare agli insight che mettono a disposizione le varie piattaforme.

L’importanza strategica del Content Marketing

Capacità dei contenuti nel generare lead

La terza metrica da valutare si basa sulla capacità dei contenuti nel generare lead, quindi possibili nuovi clienti. 

Non dimenticare che i contenuti sono un mezzo per incrementare il tuo business. Quindi è importante che, oltre alla fruizione e alla condivisione da parte degli utenti, i contenuti che scegli di condividere online devono avere un fine che porti nuovi clienti al tuo business. 

Uno degli obiettivi è quello di generare lead. Ma come si può misurare la quantità di nuovi lead generati dai contenuti sul web? Quantificando, ad esempio, le iscrizioni alle newsletter o le sottoscrizioni su un blog.

Strategia di Content Marketing: capacità di generare vendite

Per concludere, l’ultima metrica è la capacità di generare vendite e di conseguenza aumentare il fatturato. 

Quest’ultimo sistema implica un monitoraggio costante dei contenuti. Software come Hubspot e Marketo sono un supporto valido per queste analisi perché i primi consentono di assegnare un valore economico ai contenuti, l’ultimo di tracciare le vendite.

Perché fare Content Marketing?

Riuscire a imprimere nella mente delle persone la nostra azienda sembra fantastico. A parole. Di fatto, uno dei motivi per cui le aziende hanno esitato ad allocare risorse per il content marketing è che può sembrare difficile capirne veramente i vantaggi. 

È vero che aziende come Apple, Coca Cola, Nike, MacDonald, Amazon sono riusciti a creare una forte brand identity, ma molte altre si fermano prima perché i risultati sono spesso difficili da raggiungere, ancor più da immaginare. 

Molte realtà imprenditoriali preferiscono investire il proprio budget in altro, lottando con i competitor all’ultimo centesimo. In questo caso, è davvero di aiuto comprendere quanti benefici può portare il content marketing. Ne voglio elencare alcuni di seguito.

Forte consapevolezza del Brand

La creazione di contenuti offre al tuo pubblico qualcosa di cui parlare. Quando parlano di te, imparano qualcosa. Pensa alle recensioni, ai consigli o suggerimenti. Questa consapevolezza del tuo marchio è considerata come un’ulteriore forma di commercializzazione del tuo brand.

Rispetto e ammirazione nel tuo settore

La fiducia, il rispetto e l’ammirazione da parte del tuo pubblico non sarà una cosa che avverrà da un giorno all’altro, ma ci vuole tempo, costanza e credibilità nel settore. 

Ma una volta che hai dimostrato la tua integrità, potrai diventare qualcuno a cui le persone sanno di potersi rivolgere per un determinato prodotto o servizio.

Conversioni indirette dei clienti

Se stai creando contenuti rivolti a potenziali clienti, accorcerai la distanza tra questi e i tuoi prodotti, aumentando la probabilità che acquisteranno i tuoi prodotti o servizi in un secondo momento.

L’importanza strategica del Content Marketing

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