Conosci la tua rete LinkedIn?
Nel 2015 LinkedIn ha subito diversi cambiamenti che lo hanno reso – finalmente – una piattaforma professionale di social networking. L’introduzione della funzionalità di blogging (Pulse), il miglioramento del grado di socializzazione all’interno dei gruppi, il perfezionamento della inbox per le conversazioni tra utenti e l’ottimizzazione degli analytics rappresentano i principali passi avanti fatti dal colosso americano da oltre 300 milioni di professionisti. Il 2016 sarà l’anno del mobile recruiting e il lancio dell’applicazione dedicata alla ricerca del lavoro (LinkedIn Job Search) è in linea con il trend. Lo scorso anno la versione mobile aveva subito un netto restyling (nonostante necessiti ancora miglioramenti) ed erano state lanciate anche le applicazioni dedicate alla gestione dei gruppi (LinkedIn Groups) e alla condivisione di blogpost (LinkedIn Pulse). Tanta roba, molto probabilmente implementata a causa dei rumors (diventati quest’anno realtà) dell’ingresso di Facebook nel mondo professionale con Facebook at work.
Nei miei corsi sul Personal Branding e in alcuni articoli passati ho sempre sollevato l’importanza della rete e, soprattutto, di quanto conti più la qualità dei contatti piuttosto che la quantità. Ma quanto effettivamente conosciamo la nostra rete? La versione base di LinkedIn offre un ottimo strumento per capire chi ci segue e come trarre benefici dai propri collegamenti. Entra nel dettaglio, fai uno zoom sulla tua rete!
La funzionalità “Chi ha visitato il tuo profilo” consente oramai di:
- avere una overview del trend di interesse intorno al tuo profilo negli ultimi 90 giorni. Difatti, consente di comprendere l’andamento circa le visualizzazioni da parte dei tuoi collegamenti stimandone anche le future, oltre a riportare quante – effettivamente – si sono convertite in azioni effettuate nei confronti del tuo profilo (ad esempio: messaggi, congratulazioni, commenti, …)
a. il numero di visite al tuo profilo per quella settimana specifica
b. la variazione rispetto alla settimana precedente
c. il numero di updates (condivisioni, post, aggiornamenti) da te effettuati.
d. il numero di nuovi collegamenti
e. il numero di commenti
f. il numero di post “consigliati”
g. il numero di post condivisi nei gruppi
- avere una overview della tipologia di contatti che hanno visualizzato il tuo profilo negli ultimi giorni, categorizzandoli per azienda piuttosto che per area geografica.
- avere una overview della tipologia di professionalità che stanno curiosando nel tuo profilo, classificandoli per qualifiche piuttosto che per settore di competenza.
Altra funzionalità gratuita che garantisce LinkedIn è il ranking del tuo profilo, ossia il posizionamento rispetto alla tua rete di contatti in termini di visualizzazioni ricevute negli ultimi 30 giorni.
LinkedIn, inoltre, fornisce per la versione in lingua inglese, anche la possibilità di analizzare i dati e le interazioni dei blogpost pubblicati.
In tal modo c’è la possibilità di comprendere meglio quanto il tuo profilo è interessante e visualizzato all’interno della rete LinkedIn. Ti consiglio 3 semplici azioni da fare costantemente per migliorare il proprio profilo e lavorare sul Personal Branding:
- Monitora. Controlla periodicamente i tuoi dati e – se non vuoi pagare la versione premium per visualizzare in dettaglio i trend – annotali per capire se il tuo profilo è in crescita oppure no e come varia nel tempo.
- Indaga. Se noti che il tuo profilo è visualizzato da un numero elevato di professionisti provenienti dalla stessa azienda, o settore, oppure area geografica, cerca di capire le motivazioni. Hai da poco avviato un progetto in un settore specifico? Un’azienda è particolarmente interessata al tuo profilo?
- Interpreta. Nell’analisi del trend noti un picco di visualizzazioni quando ti colleghi a nuove connessioni e contemporaneamente carichi più contenuti? Oppure quando condividi un blogpost su Pulse? Studia il trend e comprendi qual è il modo più efficace di gestire la tua attività su LinkedIn.
Conosci la tua rete. Il business è networking.
Conosci la tua rete LinkedIn?