Città del futuro – Cosa rende tali le Smart City?
Nell’ecosistema dell’innovazione, le città del futuro, o smart city, rappresentano una necessità e un obbligo per il benessere comune.
Uno dei “tarli” che da sempre occupa la mente dell’essere umano è l’immaginare come potrebbero essere le città del futuro. A testimoniare ciò, c’è un’intera categoria di produzioni cinematografiche il cui tema centrale è rappresentato da città futuristiche con macchine volanti e robot che si sostituiscono all’uomo.
Da tempo ormai, è sempre più usato il termine smart city al posto di città del futuro, ma cosa significa? Purtroppo, non saliremo su macchine volanti, né avremo un robot che ci prepara il caffè (almeno per ora), ma il concetto di smart city rimane legato al concetto di applicazione di nuove tecnologie e di Internet of Things al campo della pubblica amministrazione.
L’obiettivo è quello di migliorare i servizi offerti al cittadino, e quindi la qualità della vita delle persone, sfruttando teorie e strumenti innovativi.
Quali sono i requisiti delle città del futuro?
Sostenibilità
Uno dei requisiti fondamentali che deve avere una città del futuro è, sicuramente, la sostenibilità. Dopo due anni di pandemia, abbiamo bisogno di ristabilire un contatto con le persone, con il pianeta e con gli ambienti naturali, e in questo le tecnologie devono avere la funzione di supportare questo fenomeno.
Prendi, per esempio, questo incredibile progetto di un grattacielo che raccoglie l’acqua piovana. Una perfetta dimostrazione di come l’innovazione possa essere utilizzata a sostegno della sostenibilità.
Ovviamente si tratta di un progetto solamente immaginato in occasione del concorso di design Redesign the World di Dezeen, ma che rende perfettamente l’idea.
Mobilità
Un altro tema, strettamente legato al concetto della sostenibilità delle città e all’innovazione, è quello della mobilità. Non si può non pensare a come, anche dopo il Covid-19, ci si è resi conto che molti degli spostamenti che si facevano quotidianamente erano superflui o fatti con mezzi che non erano per niente sostenibili.
Lo smart working ha, sicuramente, avuto un ruolo centrale nel rivoluzionare i modi di lavorare e, di conseguenza, la necessità di effettuare spostamenti da casa all’ufficio e dall’ufficio a casa.
Gli importanti meeting tra clienti e aziende, che prima venivano svolti nelle fastose sale riunioni delle grandi corporate, adesso vengono fatte da un capo all’altro del mondo tramite una call su Google Meet.
Prossimità
Ecco, allora, che le città del futuro rivedono il concetto di mobilità, rimodulandolo in base al concetto di prossimità. Secondo una teoria del professor Carlos Moreno, una vera smart city si sviluppa permettendo al cittadino di avere tutto ciò di cui ha bisogno in un raggio di massimo 15 minuti di spostamento.
Economia circolare
Tema centrale, è sicuramente anche quello di un’economia circolare della mobilità: il car sharing, così come il bike sharing e altre modalità di condivisione di mezzi di trasporto, saranno fondamentali per cambiare il paradigma delle città.
Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, una smart city per eccellenza è una città che implementa le tecnologie e gli strumenti dell’Internet of Things nel settore della pubblica amministrazione.
Efficienza e benessere
Immagina un ospedale che ha già i tuoi dati registrati se dovessi presentarti al pronto soccorso, oppure uno sportello pubblico per cui non devi fare una fila estenuante.
Ancora una volta, ci si immagina una città veloce, che mette al primo posto il benessere del cittadino e la sostenibilità ed efficienza dei processi amministrativi.
Il comune di Roma, per esempio, ha interpellato Salesforce per creare una piattaforma di Citizen Relationship Management (termine che ricorda molto il concetto di Customer Relationship Management utilizzato nelle aziende), con l’obiettivo di servirsi degli strumenti della digitalizzazione e dell’innovazione per migliorare i rapporti tra amministrazione e cittadino, ma anche amministrazione e turista, creando un rapporto human centeric e digital-first, che rende più semplice la gestione di 3 milioni di abitanti che popolano la capitale italiana.
Ma in cosa consiste effettivamente? Attraverso la piattaforma MyRome, i cittadini possono svolgere molte azioni in autonomia, senza dover ricorrere a impiegati nel settore della PA.
Il self-service fa da “snellente” di alcuni processi, permettendo alle persone di poter accedere ai servizi pubblici locali (comprese le istituzioni accademiche), presentare e tracciare le richieste e monitorarne lo stato di avanzamento.
Città del futuro al Web Marketing Festival [SCONTO]
Il tema delle città del futuro è ampio e vale la pena di essere discusso approfonditamente.
Un modo per farlo è sicuramente quello di scambiare teorie e pareri con esperti di settore e l’occasione giusta per approfondire l’argomento si presenta, ogni anno, in occasione del Web Marketing Festival – We Make the Future.
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Città del futuro – Cosa rende tali le Smart City?